Le Termopili e la leggenda di Leonida

Monolith

Tra gli evocativi teatri di guerra che ospitano le Mitiche Battaglie Elleniche di Pantheon, per l’epicità che consegna all’eternità gli eventi accadutivi spicca il passo delle Termopili, il cui tabellone-mappa è protagonista assoluto dell'espansione oggi descritta dal prode Sir Alric Farrow.

Approfondimenti

"Nelle Termopili: marciamo. Nello stretto corridoio: marciamo.
Dove i numeri di Serse non conteranno niente".

Delios, 300

L’epica moderna è prima di tutto narrazione tesa spesso ad emozionare colui che ne fruisce, possibilmente senza deluderlo… al fine ch'egli torni a fruire ancora, ancora e ancora. Spesso è il lieto fine, raggiunto magari a prezzo di immani sacrifizi, prove di coraggio, tenacia e superamento di circostanze disperate, ad assicurare al lettore o allo spettatore quel senso di realizzatasi giustizia e la convinzione che, in una qualche maniera, le cose sono andate come dovevano.

Ettore
Ettore
I miti dell’Antica Grecia nemmeno a dirlo seguono un sentiero del tutto differente. Ettore si batte per difendere la patria, la famiglia, il suo popolo. Deve affrontare un nemico che ha dedicato tutta l’esistenza al combattimento e che brama cieca vendetta e gloria nei secoli, un guerriero pressocché invulnerabile ed equipaggiato con le armi forgiate da un Dio. Ettore ci prova, scaglia la sua arma con tutto se stesso. Non servirà. L’arma si infrange sullo scudo reso indistruttibile proprio da Efesto. Ettore perde, e rovinosamente. Prima l’onore, costretto a fuggire attorno alle mura di Troia, compresa la sua inferiorità, a fuggire da un nemico che ha come epiteto -Pié Veloce-. A fuggire a piedi, nonostante egli sia Ettore, -Domatore di Cavalli-. Poi perde la vita, tranciata via da colui che brandisce un’arma soprannaturale, sì, sempre opera del Dio di prima. Infine del suo cadavere viene fatto scempio proprio dal rivale, che lo lega al proprio al carro e lo trascina rovinosamente sotto gli occhi di coloro che lo hanno amato e ammirato per una vita intera.

Non è un caso isolato. Teseo vince il Minotauro ma esce dal Labirinto solo grazie all’aiuto di Arianna, pronta a tradire persino suo padre Minosse per amore dell’eroe. “L’eroe” la porta con sé verso Atene. Poi però pensa che non farebbe un gran figurone a tornare dai suoi concittadini con la figlia del loro acerrimo nemico come promessa sposa.  L’eroe abbandona Arianna su un isolotto. Preso da pensieri di gloria, dimentica di sostituire le sue vele nere con quelle bianche (l'unica cosa che gli aveva chiesto di fare il padre), segno del buon esito della sua impresa a Creta. Re Egeo scorge da lontano le vele nere, pensa che il figlio sia morto e si getta dalla scogliera, dando da quel momento il suo nome al mare della Grecia. L’eroe Teseo sbarca e di lì a poco diventa Re di Atene, dove lo attende una vita di banchetti, piaceri e occasionalmente amazzoni rapite. È uno dei pochi eroi della Grecia che arriva a pancia piena in età matura, con nel talamo figliuole del calibro di Medea e di Ippolita, una specie di Bobo Vieri ellenico.

Eracle nasce con una Dea che lo odia. Non l'ultima delle Dee, tipo quella delle primule o della colazione. Era, la Regina dell'Olimpo. È costretto a compiere imprese pazzesche, le 12 Fatiche, per ottenere la libertà di… vivere in pace. Le compie. Ma la Dea non ci sta, e ne provoca comunque la morte, per di più con l’inganno. Orfeo è innamorato di Euridice, la donna perfetta, bella, simpatica e pure paziente. Euridice lo ama. Un serpente morde Euridice. Euridice muore. Ma Orfeo è pronto a tutto per salvarla. Scende da vivo negli Inferi, la chiamano catabasi, come dicevamo nell'approfondimento di qualche settimana fa trattasi di cosa riuscita a pochissima gente ben selezionata, tipo Dante, Clark Kent e Pegasus. Sir Alric ci ha spedito tanti nemici giocando ai dungeon crawler, ma senza catabasi, a pezzetti. La cetra di Orfeo arriva a commuovere persino l’inflessibile Ade, Nume dell’Oltretomba. Per un istante tutto negli Inferi è immoto, ogni punizione è cristallizzata, ogni dannato e ogni dimonio resta incantato dalla più sublime delle melodie. Gli viene concesso di riportare la sua amata tra i vivi, a condizione che sulla via del ritorno non si volti mai a guardarla. Andrà male, poi malissimo, infine peggio.

Mythic Battles: Pantheon - Scheda Leonida
Mythic Battles: Pantheon - Scheda Leonida
Potrei continuare. Anche la storia di Leonida, apparentemente, fa parte di questa famiglia di tragedie greche. Anche se quello di Leonida non è un mito dello stesso stampo di quelli citati poc'anzi. Re Leonida I ("figlio del leone"; Sparta, 540 a.C. circa – Termopili, 21 agosto 480 a.C.), è realmente esistito e tra il 490 e il 480 a.C. fu sovrano di Sparta. Quando fu annunciato il contenuto del Core Box di Mythic Battles Pantheon, in molti furono sorpresi di vedere Leonida tra i cinque eroi presenti, insieme ad Achille, Odisseo, Eracle ed Atalanta, in mezzo a Dei e mostri come l’Idra e Cerbero. Perché Leonida nella scatola base? Che c’entra? Perché non Perseo o Ettore, Orfeo o Giasone, Teseo o Sir Alric? Forse per sfruttare la popolarità di recenti film e fumetti?

Il tenebroso Sir Alric invece ha tanto apprezzato quella scelta, quell’inserimento. Il tema dei pochi contro molti, pronti al sacrificio in nome del bene superiore, è intriso d’una vigoria emotiva lineare ma dirompente. Dalla Chanson De Roland ai Sette Samurai, passando per il Fosso di Helm, arriva dritto ai cuori se narrato con enfasi. Leonida poi non è invulnerabile. Non ha il genio di Ulisse, la velocità (e la differenza reti) di Atalanta o la forza di Eracle. Ma è uno stratega formidabile, una guida che i suoi uomini seguirebbero (e seguiranno) fino all’ultimo sospiro e un guerriero di primordine, specialista nella difesa delle posizioni, senza bisogno di facoltà soprannaturali. In Mythic Battles Pantheon tutto questo è reso benissimo ed è davvero bello vederlo guidare eserciti e in particolare i suoi spartani, forte di talenti quali Falange, Supporto e Guardia, ma soprattutto di capacità speciali come Condottiero Naturale e Muro di Scudi.

È stata quindi una mossa azzeccata concepire quella delle Termopili  (più correttamente si dovrebbe dire Termopile, "Le porte calde", ma suona quasi peggio di birra analcolica e caffè decaffeinato) come unica mappa acquistabile separatamente, in forma di add-on, durante le campagne crowdfunding di Pantheon. Parliamo oggi proprio del Campo di Battaglia delle Termopili, una delle espansioni "piccole" più sottovalutate di Mythic Battles Pantheon, anche se, come vedremo, non va affatto consigliata a tutti.

"Qui è dove li bloccheremo! Qui è dove combatteremo! Qui è dove moriranno!"
Leonida, 300

Mythic Battles: Pantheon - Termopili battlefield
Mythic Battles: Pantheon - Termopili battlefield
La mappa presenta la famosa strettoia, che comunque non complica o rende affatto sgradevole una battaglia in scala schermaglia, con alte rupi da un lato e la scogliera dall’altro, utili le prime per esaltare le capacità di arcieri, unità che attaccano a distanza, volanti o abili arrampicatori, le seconda per spingere giù, verso la morte, i propri incauti nemici grazie al brutale talento Spinta Possente. Nella zona meno angusta ci sono sparuti boschetti, utili per ripararsi dalle frecce o per scagliare alberi contro gli avversari grazie al talento Forza della Natura. Non mancano rocce e un’area destinata all’inevitabile ammassarsi di cadaveri, regolamentata dallo scenario allegato. C’è tutto quello che serve per sfruttare le capacità più varie. È una delle migliori mappe da utilizzarsi per le schermaglie a partita singola e infatti è una delle due che il famigerato Sir Alric ha più utilizzato in questo senso. Non avendo particolarità caratterizzanti, come vulcani, paludi, inferi, mari e isole, è quella che viene più spontaneo selezionare per la classica partita “normale e generica” insieme alla famosa Olimpo in Rovina della scatola base. Però quest’ultima la userete così tanto in tutte le campagne tematiche e scenari classici di Pantheon, che sicuramente per le schermaglie singole preferirete le Termopili. Un fattore che molti ignorano è che sul retro è presente una mappa di mare aperto che può essere utilizzata in congiunzione con quella contenuta nell’espansione dedicata a Poseidone, per rappresentare un enorme e doppio tabellone di battaglia navale con tanti punti coinvolti. Ma voi non lo ignorerete, perché ve lo ha appena detto il mastodontico Sir Alric.

"Non cedete loro niente! Ma prendete da loro tutto!" 
Leonida, 300

Mythic Battles: Pantheon - Scenario Termopili
Mythic Battles: Pantheon - Scenario Termopili
Lo scenario incluso, Resistenza alle Termopili, è un competitivo uno contro uno da 45 minuti circa e rappresenta una rielaborazione della storia delle Termopili post Cataclisma. In questo caso Leonida sarà chiamato a difendere il passo guidando i suoi Spartani, schiere di Opliti e di Toxotoi (gli arcieri dell'Antica Grecia), potendo però stavolta contare sulla presenza al suo fianco di Ares, Dio della Guerra, pronto a sostenere tali coraggiosi guerrieri senza mai usufruire, in questo scenario, del potere di radunare nuove armate, a causa di un malefizio officiato da Persefone. Gli invasori saranno schiere di morti viventi, solo truppe ma in quantità infinita, emerse da un accesso al Regno dei Morti mentre la barriera stigea che trattiene i defunti si fa sempre più sottile. Questo scenario è consigliato soprattutto per far cominciare a giocare un neofita contro un esperto perché, nonostante sia bilanciato per possibilità di vittoria, le truppe infernali sono gestite con un regolamento semplificato creato appositamente per questa battaglia. Lo scenario richiede solo Core Box e Pandora’s Box. Le regole che lo descrivono sono le uniche stampate su un foglio cartonato deluxe di tutto Pantheon (quest’espansione non presenta manuali). Non è uno scenario tra i più memorabili, ma è uno dei migliori tra quelli brevi e, come dicevamo, un’ottima scelta per presentare il gioco ad un non esperto, offrendo più opzioni tattiche al difensore ma più o meno pari possibilità ad entrambi.

Sconsiglio quest'espansione senza dubbi a chiunque voglia giocare quasi solo campagne tematiche. La mappa delle Termopili non è mai necessaria in campagne ufficiali e compare solo in alcune campagne fan-made. Auspico però che la prenda in considerazione chiunque sia particolarmente interessato alla modalità partita singola, che per essere apprezzata richiede di possedere più mappe possibile. Passare dalle quattro del Core Box a cinque con questa, la più adatta forse per le schermaglie, è una possibilità da non sottovalutare. Perché credetemi, a volte non è solo il chi si affronta, ma anche il dove lo si combatte e perché a rendere una battaglia davvero, davvero memorabile. 

Daxos: "Tu vuoi affrontare Serse solo con questo pugno di soldati? Credevo che Sparta avrebbe almeno eguagliato il nostro numero".
Leonida: "Non è così? Tu, dimmi, qual è il tuo mestiere?"
Arcade: "Sono un vasaio, Signore".
Leonida: "E tu, arcade, qual è il tuo mestiere?"
Arcade: "Scultore, Signore".
Leonida: "Scultore, tsk. E tu?"
Arcade: "Fabbro, Signore".
Leonida: "Spartani! Qual è il vostro mestiere?"
Spartani: "Ahu! Ahu! Ahu!" [clangore di scudi e lance]
Leonida: "Visto, caro amico? Ho portato molti più soldati di te".

Commenti

"Va a dire agli Spartani ,o viandante, che qui, secondo la legge di Sparta, noi giochiamo"

E niente, ogni articolo di Sir_Alric_Farrow, è un elogio alla cultura, all'arte, all'ironia...

Sempre un piacere leggerli, e contento che continui a scriverli!

Leonida: Tu, Arcade. Qual è il tuo mestiere?
Arcade: Scultore, sire.
Leonida: E tu, Arcade? Qual è il tuo mestiere?
Arcade: Vasaio, sire.
Leonida: E tu?
Arcade: Il fumettista.
Leonida: E tu?
Arcade: Il geologo.
Leonida: Spartani! Qual'é il vostro mestiere?
Spartani : Ahu! Ahu! Ahu! [lo sciampista!]
Leonida: ...
Skrotos: E' solo un'occupazione temporanea.

L'unica ragione per cui non mi fiondo a comprarlo è aver già fatto l'all in. A questo giro mi salvo.

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