Teotihuacan: city of gods: tutti contro tutti Magnifico 2019

Nuovo appuntamento con il tutti contro tutti dei nominati al magnifico. Oggi parliamo del gioco di Daniele Tascini.

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Teotihuacan: City of Gods

Teocoso per gli amici, il gioco dal nome impronunciabile (pare evochi una divinità precolombiana), col tabellone che uccide la voglia di imparare le regole, sulle cui caselle pure i lavoratori muoiono (e vengono mangiati dai compagni), si è rivelato poi così scorrevole da meritarsi un posto fra la lista degli 8 magnificabili. Vediamo cosa ne pensano i goblin che l'hanno provato.

Questo gioco era adatto ai tuoi gusti o volevi solo provarlo per curiosità?

[kopalecor] I German sono stati il mio primo amore, Tascini è un ottimo autore, a Essen 2018 non sono riuscito a provarlo ma i resoconti ne parlavano in maniera entusiasta, quindi riponevo grandi aspettative su questo titolo e l'ho comprato a scatola chiusa (prima ancora di provarlo).

Teotihuacan: tavoli Play 2019
Teotihuacan: tavoli Play 2019
[Boiler] La curiosità era solo per l'autore a dire il vero, perché da quella casa editrice purtroppo ho avuto solo delusioni (fino ad ora).

[AkioSix] Teotihuacan era bene o male il titolo che più attendevo per questa annata. Sulle tracce di Marco Polo è uno dei miei titoli preferiti e apprezzo molto anche Tzolk'in: il calendario maya, diciamo che riponevo grandi aspettative. Già dalle prime impressioni lette in rete però mi ero fatto l'idea che forse forse non era proprio oro quello che luccicava sulla piramide e recentemente sono finalmente riuscito a provarlo personalmente.

[nd_1969] Il gioco mi ha subito attirato per la sua componentistica. Ricordo di averlo visto al tempo del Kickstarter di Dice Settlers. Partecipo da tempo con diversi amici alle campagne KS per cui abbiamo creato un gruppo apposito. Lo aggiunsi insieme a pochi altri come addon, senza neanche aver preso Dice Settlers. Il nome di Tascini per me comunque era una garanzia di un buon german almeno di medio livello. Provato il gioco a Lucca, ho avuto modo di spiegarlo durante quelle serate organizzate dalla Tana dei Goblin di Pisa nelle serate Da Essen a Lucca. Mi ha subito attirato e mi è piaciuto. Una volta ricevuto poi l'ho fatto provare a diversi amici. Ho avuto modo di portarlo e spiegarlo anche ad altri alla GobCon Deluxe, e vedo che in generale è piaciuto a tutti. Poi purtroppo a fine GobCon qualcuno me l'ha rubato.

[Fabuloso] Io amo i cinghialoni e quindi questo gioco era nelle mie corde.

[Gotcha] Preso per curiosità durante il Kickstarter, visto il nome dell'autore, e devo dire che è stata una piacevole sorpresa.

[Kurta] Il ricordo di Tzolk'in: il calendario maya e il pedigree degli autori mi aveva incuriosito .

[Sava73] Curiosità per tutto quanto realizza Tascini.

[Gabriele Fantato] Essendo un onnivoro e avendo sentito numerosi pareri sulla sua pesantezza, ero molto curioso di provarlo. Amo i giochi complicati che dopo un po' si rivelano al giocatore e quindi sapevo che probabilmente avrebbe fatto per me.

[Poldeold] A. Apprezzo i gestionali di un peso medio alto; B. Quando vedo dei dadi vado in visibilio (anche se in questo caso non si può parlare di un gestionale dadi classico); C. Mi piace molto Tascini che è anche coautore di Tzolk’in: il calendario maya e Sulle tracce di Marco Polo, che mi sono piaciuti moltissimo.

[Mauro12345] Essendo Sulle tracce di Marco Polo uno dei miei giochi preferiti per me era assolutamente impensabile non provare questo gioco. Quindi più che curiosità era la speranza di veder nascere un nuovo best seller tra gli eurogame.

[Boba] Gioco che seguivo per il genere da me prediletto (piazzamento lavoratori) e per l'autore.

[Zadrow] Sono un amante dei german e quindi sicuramente sapevo che il gioco era della categoria a me prediletta. Inoltre, ho molto apprezzato altri giochi di Tascini (Tzolk’in: il calendario maya, Sulle tracce di Marco Polo), quindi ero sicuramente ben disposto nei confronti di Teotihuacan.

Quali sono secondo te i pregi di questo gioco?

[kopalecor] L'"invecchiamento" dei dadi è molto interessante e mi è piaciuto nella sua implementazione, le partite hanno un setup che è diverso ogni volta, la rondella "tabellizzata" funziona egregiamente, ha una più che discreta profondità sia tattica che strategica.

Magnifico: area Play 2019
Magnifico: area Play 2019
[Boiler] Annovero nei pregi la variabilità del setup, il retrogusto tzolkiniano e la gestione della falsa rondella, cosa che mi mette sempre in crisi nel calcolare il timing giusto, difatti ho perso fino ad ora tutte le partite.

[AkioSix] Indubbiamente è un bel gioco e nonostante gli arzigogolati simboli e orpelli sparsi sui vari materiali, si fa in fretta a familiarizzare con le meccaniche. Ecco magari poi un paio di turni poi per farsi un'idea di come far girare il tutto servono. C'è anche una sufficiente dose di interazione fra i giocatori: si spende cacao per fare azioni in cui sono presenti i dadi di altri giocatori e la corsa a costruire i pezzi della piramide fa stare in agguato per scegliere il momento migliore per realizzarli. Gioco solido e appagante.

[nd_1969] Uno dei pregi è la possibilità di poter configurare in maniera assolutamente casuale la posizione delle varie aree e i bonus, in modo da avere un setup diverso ad ogni partita. In questa maniera si può rimanere al riparo anche da imperfezioni di bilanciamento o da occasioni di convenienza del movimento dei dadi in base a mosse scriptate. Molto bello l'effetto scenico della costruzione della piramide al centro del tabellone. E ho apprezzato anche la meccanica dell'uso dei dadi come lavoratori che aumentano la loro esperienza e quindi anche le loro "potenzialità" man mano che agiscono nelle varie aree di lavoro.

[Fabuloso] Dal mio punto di vista il gioco gira molto bene: lo gradito la meccanica di base del gioco emi piace il sistema di combo. I materiali sono buoni.

[Gotcha] La meccanica della crescita dei dadi, l'alta variabilità dovuta alla configurazione casuale dando partite che non sono mai uguali e la costruzione della piramide.

[Kurta] Le azioni a ruota (simil Gerdts) ed il ricordo a Village “nella morte dei adepti”, l’ambientazione precolombiana.

[Sava73] Dopo due giri di "ruota" bene o male lo hai capito.

[Gabriele Fantato] Al primo posto metto la bellezza del tabellone, grande, evocativo e chiaro una volta imparata la simbologia. Riguardo al gioco direi la semplicità delle meccaniche se prese singolarmente: ho molto apprezzato l'invecchiamento dei lavoratori e la forza della manodopera; la possibilità di crearsi una strategia diversa da tutti gli altri mantenendo la possibilità di competere per la vittoria. Lode all'immensa variabilità, non sono un esperto di statistica ma credo che sia davvero difficile che si facciano due partite uguali tra di loro già solo allestendo casualmente gli spazi azione.

[Poldeold]  Innanzitutto trovo che il gioco sia solido e ben architettato. Le meccaniche funzionano bene e la sfida è sufficientemente interessante senza che il gioco sia appesantito.
In secondo luogo trovo abbia una grande variabilità, data soprattutto dal fatto che le location dove effettuare le azioni possono cambiare posizione: questo aspetto rende le partite molto diverse l’una dall’altra: conta tanto interpretare bene la “mappa”. La meccanica cardine che si basa sul movimento dei dadi che “invecchiano” la trovo molto divertente. Infine a livello di materiali il gioco è ottimo.

[Mauro12345] l gioco ti spinge a dover risolvere un piccolo rompicapo ad ogni singola mossa. Se ti arrendi e fai la mossa più “facile” solo per recuperare quella risorsa che ti serve, non andrai molto lontano, ma se ti sforzi puoi sempre trovare la maniera di fare qualcosa che ti serve nell’immediato e che darà anche un vantaggio per le mosse successive. E poi il tabellone è imponente, capisci subito che sei di fronte a qualcosa di importante.

[Boba] Il gioco piace per la meccanica di piazzamento lavoratori/dadi su spazi multiazione disposti in una sorta di vincolo di movimento di rondelliana memoria. Simpatica l'idea dei dadi che “invecchiano” e poi trapassano, così come la costruzione della piramide (bellissime le tessere-mattone), appagante visivamente e (forse) centrica nella strategia standard. Ottima variabilità di setup, buona interazione, no alea.

[Zadrow] È un gioco ben strutturato ed avvincente. Ci sono molte opzioni strategiche da valutare ad inizio partita e molte strade diverse per fare punti. Inoltre ad ogni turno c’è comunque una componente tattica, perché si deve ottimizzare la propria mossa in funzione della situazione del tabellone. Per essere un gestionale è, inoltre, veloce: all’inizio della spiegazione può sembrare complesso, ma poi giocando i turni scorrono via molto veloci e il downtime è decisamente ridotto. Il meccanismo con cui si utilizzano i lavoratori (una sorta di rondella) e la crescita dei lavoratori rendono il gioco decisamente interessante.

Quali sono secondo te i difetti di questo gioco?

 [kopalecor] Premesso che non sono mai riuscito a giocarlo in quattro, ma sempre e solo in tre (quindi con dadi del quarto colore piazzati casualmente ad inizio di ogni era). Mi è sembrato un po' "largo", alla fine si riesce quasi sempre a fare quello che ci si prefigge, certo magari a volte si paga un po' più di cacao ed altre volte le decorazioni e tessere vantaggiose per la piramide ti vengono soffiate, però nulla di insormontabile. Ci sono delle cose che devi fare per forza (alcune tecnologie, costruire la piramide), ma questo in verità non mi ha dato fastidio. Il gioco c'è ed è valido, forse però mi aspettavo qualcosa di più.

Teotihuacan: tavoli Play 2019
Teotihuacan: tavoli Play 2019
[Boiler] Non credo sia il titolo top dell'autore. Se fosse uscito un paio di anni prima forse avrebbe avuto più risalto. Ci può stare in una collezione, ma se ne può fare benissimo a meno.

[AkioSix] Il difetto più grande per me è il costante senso di déjà-vu percepito in ogni singolo concetto e componente del gioco. Abbiamo dei lavoratori (i dadi) che girano nei vari spazi azione del tabellone che funge da grossa rondella, si prendono risorse che - lo direste mai? - trattasi di legno, oro e pietra e si costruisce la piramide. Ci sono le tecnologie che danno bonus permanenti e ci sono gli immancabili tracciati dei culti visti e rivisti alla nausea in ogni dove. Originalità non pervenuta.

[nd_1969] Dal mio punto di vista non ho riscontrato particolari difetti in questo gioco, a parte i soliti errori di traduzione del manuale italiano - ma è una edizione GiochiStarter, non possiamo sparare sulla Croce Rossa.

[Fabuloso] Poca interazione fra i giocatori. Alle volte è inutilmente pesante.

[Gotcha] Non ho riscontrato grossi difetti, direi un compito ben fatto.

[Kurta] Per un German la troppa alea nelle tessere oracolo, delle tessere incisione, la paralisi che ne deriva nel posizionamento della tessera piramide e lo spaesamento della grafica troppo piena di simbolini. [Poi] L’assenza di un tabellone più disegnato ed artistico: Tzolk'in: il calendario maya era meraviglioso da vedere.

[Sava73] Una spiegazione lunghissima e particolareggiata per ogni area del gioco.

[Gabriele Fantato] È un gioco complicato: per i non avvezzi la spiegazione potrebbe essere difficile da gestire e questo lo esclude da una buona fetta di mercato, nonostante il gameplay si dimostri abbastanza scorrevole. Porge un po' il fianco alla paralisi da analisi in alcuni frangenti, ma niente di così pesante secondo me.

[Poldeold] Di sicuro non brilla per grande originalità visto che ritrovo alcuni aspetti tipici dei giochi di Tascini: la risalita sui templi di Tzolk’in: il calendario maya, la lettura della “mappa” di Sulle tracce di Marco Polo. Non trovo sia un gran difetto comunque visto che l’amalgama di Teotihuacan è sufficientemente diversa per permettere di vivere un’esperienza differente. Alcune regolette specifiche rischiano a volte di facilitare qualche dimenticanza. Nelle nostre partite a volte capitava che qualcuno dicesse “ma hai fatto questo?” oppure “guarda che devi fare anche quello…”

[Mauro12345] L’iconografia non è sempre chiara. Ci sono alcuni bonus che onestamente si potevano disegnare in maniera molto più intuitiva. Infine è un gioco che non si fa molto amare alla prima partita e forse neanche alla seconda: purtroppo oggi con tutte le novità che escono rapidamente e ci distraggono di continuo, per un gioco è fondamentale dare una bella sensazione già alla prima partita. Sotto questo aspetto Teotihuacan è un tedescone vecchia maniera, se ne vuoi godere devi dedicarci partite su partite.

[Boba] Strategia principale più allettante di altre.

[Zadrow] Non vedo difetti particolari nel game design. Se devo trovare dei difetti posso indicare la scarsa originalità (di fatto sa tutto di un po’ già visto, anche se è amalgamato molto bene).

A chi lo consiglieresti?

[kopalecor] Ai giocatori di stampo "tedesco" che cercano un gioco di fascia medio-(alta?) che funziona bene. Chi ha amato Tzolk’in: il calendario maya ritroverà in Teotihuacan l'ambientazione pre-colombiana, ma i giochi sono molto diversi tra loro ed entrambi divertenti, condividendo solo una giusta complessità (e i templi, ma vabbè).

[Boiler] Ho sentito gente che si lamentava del setup e della durata della partita, io invece trovo più frustante la lunghezza della spiegazione. Non lo consiglio di sicuro come uno dei primi titoli in generale e nemmeno come primo titolo dell'autore. Sicuramente a chi cerca un qualcosa che a sprazzi e ricorda sia Tzolk'in: il calendario maya che la rondella di Gerdts.

[AkioSix] Agli amanti degli euro-games medio livello, diciamo di non troppa lunga esperienza ludica. Ripeto, non perchè sia un brutto gioco anzi, ma sicuramente in una biblioteca ludica discretamente fornita andrebbe a fare da doppione con altri titoli.

[nd_1969] A giocatori che amano i giochi euro di medio livello in su. si tratta di un bel cinghialetto. Ma le meccaniche sono comunque molto chiare. Soprattutto ci vuole il suo tempo a giocarlo quando si hanno dei giocatori alla prima partita. Ma personalmente non ho mai avuto motivo di annoiarmi, nonostante il gioco in certe fasi si sia protratto giunto un po' di più del necessario.

[Fabuloso] A chi piacciono le insalate di punti. Devono piacere i sistemi di combo. Forse è inutile dirlo, ma se non ti piacciono i German stanne alla larga.

Teotihuacan: tavoli Play 2019
Teotihuacan: tavoli Play 2019
[Gotcha] A tutti. Anche alla vecchina che attraversa le strisce con calma, che gli piacciono i giochi impegnativi ma non troppo. Potrebbe rimanere confusa dal primo impatto con le spiegazioni, ma dopo due giri viaggerebbe come un treno.

[Kurta] A giocatori esperti e abili a districarsi tra le varie azioni ed i numerosi simbolini.

[Sava73] A chi non conosce Gerdts e la sua rondella (anche se Tascini ne ha una interpretazione decisamente originale).

[Gabriele Fantato] Giocatori esperti e amanti dei German.

[Poldeold] Sicuramente ai gamers di stampo german che amano costruire la propria strategia in base alle condizioni iniziali che si trovano davanti. Non è un gioco per tutti anche se non lo classificherei come troppo pesante.

[Mauro12345] Molto in generale a chi ama scervellarsi e intestardirsi per cercare la soluzione più efficace.

[Boba] Agli amanti del piazzamento lavoratori e azione tramite dadi e a chi vuole un gioco impegnativo, ma che poi scorre bene e appaga non solo nel giocarlo ma pure visivamente. Autore garanzia.

[Zadrow] Sicuramente a chi piacciono i German, ma non solo. Nonostante le regole possano sembrare molte, in realtà non è un gioco pesante. Lo consiglierei a chi sono piaciuti giochi come Tzolk’in: il calendario maya (con cui condivide autore, ambientazione e i tracciati delle divinità, ma le meccaniche di gioco sono proprio molto diverse; ritengo inoltre che quest'ultimo sia più complesso), Village, Heaven & Ale, Stone Age e giochi simili.

C'è un gioco che avresti visto bene negli otto del Magnifico e uno che avresti invece levato? E qual è il tuo Magnifico tra gli otto candidati?

[kopalecor] Mi è piaciuto Feudum, sebbene per certi versi "barocco" l'ho trovato un titolo interessante e che mi ha divertito, poi l'artwork è fantastico. Tra gli otto proposti mi manca di provare Detective e Tokyo Metro, quindi tra i rimanenti sei se fossi un giurato voterei per Rising Sun.

[Boiler] Founders of Gloomhaven. Bistrattato da molti, anche dal sottoscritto ma mi sono dovuto ricredere. Tra gli otto invece scelgo Underwater Cities. Avrei tolto Tokyo Metro.

[AkioSix] Quest'anno ludico mi sono più dedicato ad approfondire i bei giochi degli anni passati, ammetto che degli otto selezionati ho provato solo Teotihuacan e personalmente non lo avrei inserito nella rosa dei finalisti per la scarsa originalità. Mi sono piaciuti invece tantissimo VektoRace e Cryptid che, nel loro ambito (giochi di corse e deduttivi), sono a dir poco strepitosi. Capisco che non abbiano però il giusto peso per rientrare nei parametri del Magnifico, ma meritano veramente.

[nd_1969] Devo dire che la selezione del Magnifico di quest'anno ben rappresentava alcune tra le novità più rilevanti che abbiamo visto circolare. Mi spiace soltanto vedere come Tokyo Metro abbia riscosso poco interesse. Il gioco merita a mia opinione un giudizio più contemplato. Alcuni davanti a quella tovaglia e allo stile essenziale sono fuggiti a gambe levate. Altri si sono fissati sulla presunta antiergonomicità di alcuni componenti di gioco. Ho avuto modo di giocarci anche più recentemente, e devo dire che a distanza di tempo ho saputo apprezzare di più proprio quegli aspetti criticati. In confronto ad esempio con 18Lilliput, il tracciato con gli indici dei valori delle linee ferroviarie è semplicemente geniale. In un colpo d'occhio hai già i valori di 1/3 e 2/3 che servono per determinare certi aspetti in fase di speculazione e quanto riceverai per quella linea alla fine della partita.  Le carte azioni dalla grafica essenziale sono poi assolutamente chiare e riconoscibili dopo soltanto alcuni turni di gioco. Alcune linee in mappa possono sembrare completamente inutili, ma hanno comunque una loro utilità marginale; si può sempre far partire un treno anche senza investirci sopra per generare delle utilissime entrate. Insomma per farla breve, Tokyo Metro è un ottimo gioco e secondo me è stato ampiamente sottovalutato.

[Fabuloso] Architetti del regno occidentale lo avrei visto bene tra gli otto candidati. 18Lilliput lo avrei rimosso tranquillamente dalla lista. Come Magnifico io voto senza dubbio Underwater cities.

[Gotcha] Non avendoli giocati tutti non mi sento di levare qualcuno, ma punterei su questo o Root come vincitore.

[Kurta] Avrei visto bene Western Legends (per me una rivelazione) ma non conoscendo tutti gli altri titoli leverei Tokyo Metro.  Il magnifico tra questi non saprei forse lo darei a Root per quello che ho letto e che non vedo l’ora di provare.

[Sava73] Il 2018 non è stato un anno ricco di giochi "notevoli" nelle caratteristiche imposte dal premio; credo quindi che la selezione sia più che valida. 

[Gabriele Fantato] Vincitore azzeccato! In attesa di provare Root però devo dire che, se durasse leggermente meno, avrei visto Underwater Cities come vincitore. Mi è piaciuto davvero tanto.

[Poldeold] Purtroppo ho provato solo Teotihuacan e Underwater Cities. Quest’ultimo l’ho preferito e mi spiace non abbia vinto. Ho trovato la sua meccanica principale piuttosto innovativa. Pensando al peso dei candidati mi sarei forse aspettato di vedere Feudum. In realtà però non lo conosco e quindi non posso esprimere un parere.

[Mauro12345] Tra i candidati del Magnifico avrei visto bene Brass Birmingham, perché è un gioco splendido e secondo me si differenzia da Brass: Lancashire quel tanto che basta da poter essere considerato in gara con gli altri. Avrei tolto Rising Sun, di cui personalmente non apprezzo il sistema di combattimento basato sulle aste, né l’aspetto diplomatico. Tra i finalisti il mio preferito è sicuramente Teotihuacan, ma penso che Root sia oggettivamente il gioco che ha meritato il premio.

[Boba] Visto bene: Crown of Emara o Carpe Diem. Levato: 18Lilliput. Il mio magnifico: Rising Sun.

[Zadrow] Avrei inserito sicuramente Alone e forse anche VektoRace. Non posso indicare il mio “Magnifico” avendo provato a fondo solo Teotihuacan; tra gli altri candidati ho fatto una mezza partita a Rising Sun e Blackout Hong Kong, troppo poco per poterli giudicare.

 

Teotihuacan: premiazione Play 2019
Teotihuacan: premiazione Play 2019

Commenti

Non capisco questa osservazione di AkioSix:

si prendono risorse che - lo direste mai? - trattasi di legno, oro e pietra

Ma se l'ambientazione è quella di un cantiere precolombiano, di cosa si dovrebbe trattare? Di mandarini, meteoriti e piume di fenice?!? Una risorsa base è una risorsa base, la scegli in funzione dell'ambientazione, che diamine! Mi puoi dire che l'ambientazione non sia originale, ma non che le risorse siano banali!

Non capisco questa osservazione di AkioSix:

si prendono risorse che - lo direste mai? - trattasi di legno, oro e pietra

Ma se l'ambientazione è quella di un cantiere precolombiano, di cosa si dovrebbe trattare? Di mandarini, meteoriti e piume di fenice?!? Una risorsa base è una risorsa base, la scegli in funzione dell'ambientazione, che diamine! Mi puoi dire che l'ambientazione non sia originale, ma non che le risorse siano banali!

Adorazione e salute, per esempio. Dipende dal taglio che dai al gioco. Molti giochi traggono il loro elemento di spicco dalla scelta di una risorsa particolare da trattare e dalla sua particolarità. La scelta della tradizionalità mette i giocatori a loro agio e, in un gioco come questo che di carne al fuoco ne mette comunque, è la scelta giusta. Ma ti assicuro che non è l'unica scelta. In Olympus le risorse erano pesce, cerbiatti e grano (con cui ci costruivi edifici). In Brass costruisci gli edifici con ferro e carbone. La realtà è che sono "cose da spendere che produci altrove". Non stiamo parlando di giochi simulativi.

sì ma non è che bisogna essere originali a tutti i costi a sto mondo.

Questo è un german classico che pergiunta innova anche un po' il meccanismo della rondella. In sè è un gran buon gioco; se si dovessero introdurre grandi novità in ogni titolo, allora uscirebbe un gioco ogni 10 anni.

E se bisogna essere originali a tutti i costi, forse, per quel che riguarda il piazzamento lavoratori, dopo Agricola e Caylus avrebbero anche potuto smettere di farne.. 

Certo. Era solo per dire che AkioSix (o altri come lui) possono voler cercare giochi che trattino in modi differenti le risorse senza sentirsi accusati. Non sto dicendo che Teocoso manchi di originalità (infatti è in lista).
 

Eeeh, quanto clamore per una frase, c'è anche tutto il resto :P era per enfatizzare il fatto che non ho trovato un elemento che sia uno originale. Poi sono pareri personali, io non ne sentivo proprio il bisogno di questo titolo che prende di tutto e di più da Tzolk'in, ma per farne un gioco mediocre. Ciò non toglie che possa essere piacevole da giocare

Beh. Un gioco ogni 10 anni magari no, però un po meno giochi un po piu originali non guasterebbe.

Qua escono centomila giochi al giorno, tutti uguali, e la smania di comprare e provare i nuovi fa si che se fai due partite allo stesso ti senti un esperto.

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