Storie di giochi da tavolo: Ticket to Ride

TTR cover
Mattia "Matthew80"

Alan R.Moon volle, sempre volle, fortissimamente volle... fare il game designer di professione. Ecco la storia dietro a un grande successo.

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Giochi

Oggi parliamo della genesi di Ticket to Ride. Non fate gli snob, si tratta di uno dei titoli con cui una buona parte di voi (compresa la sottoscritta) ha approcciato il gioco da tavolo moderno.

TTR Nordic Countries, mappa per 2-3 giocatori con trenini bianchi, neri e viola
TTR Nordic Countries
Attenzione a non sottovalutarlo. Sì, è vero, si spiega in pochi minuti, ha due regole in croce, grosso modo è tutto qui: durante il turno puoi fare una tra due azioni (pescare carte o scartarle per reclamare una tratta e posizionare i trenini del tuo colore)... semplicissimo vero?

Vero, ma ciò che rende Ticket to Ride un super-gioco è la profondità, la quantità di scelte che ti pone davanti ad ogni turno, ti fa ragionare in maniera tattica. Ragion per cui è sia un grande introduttivo, sia un titolo che conquista il proprio spazio in libreria anche nelle collezioni dei giocatori abituali.

Ha tutte le carte in regola: è un gioco solido, non presenta tempi morti, i turni girano rapidi, dal lato estetico si presenta ottimamente (non per niente l'editore è Days of Wonder), e poi i trenini... a chi non piacciono i trenini, suvvia! Inoltre è talmente basilare da essere modulabile, ne sono prova le innumerevoli espansioni. In parole povere è il gioco che ogni game designer vorrebbe avere nel curriculum.

TTR: trenini rosa, i cui proventi sono andati alla BCRF per la ricerca contro il cancro al seno
Trenini rosa, per la ricerca contro il cancro al seno (BCRF)
Ed è proprio quello che voleva fare Alan R. Moon, voleva creare il gioco perfetto. Moon ricorda di aver avuto l'illuminazione su come progettare Ticket to Ride nel 2003, durante una provvidenziale passeggiata mattutina in riva all'oceano a Beverly (MA). All'epoca non se la passava molto bene, dopo il piccolo successo di Airlines (1990), e, dopo aver fondato e chiuso una casa editrice, la White Wind, stava quasi pensando di rinunciare a inventare giochi. Aveva trascorso gli ultimi vent'anni svolgendo lavori mal pagati, progettando giochi da tavolo durante il tempo libero. Purtroppo, facendo il cameriere, di tempo libero ne aveva sempre di meno.

Nel 2003 stava già lavorando a un progetto totalmente diverso a tema treni, ma il playtesting non stava andando affatto bene, il gioco era troppo complicato. Pensando e ripensando a operare cambiamenti con ritocchi per migliorarlo, quella mattina, vedendo per l'appunto un treno che correva in lontananza, decise di dare un colpo di spugna per operare un cambiamento radicale. Arrivato a casa, creò subito un prototipo della mappa e iniziò a stendere una bozza del regolamento. Il playtesting fu un successo plateale. Moon inviò il prototipo a tre editori: due non risposero nemmeno (ma immagino che si stiano ancora mangiando il proverbiale cappello), mentre la Days of Wonder concordò subito un incontro con l'autore.

TTR USA 10th Anniversary Deluxe
TTR USA 10th Anniversary Deluxe
La leggenda narra che Alan, durante quell'incontro, fece fare solo qualche turno a Eric Hautemont (co-fondatore della Days of Wonder), spazzando via tutto dal tabellone subito dopo... lasciandogli così la voglia di finire la partita! Qualche settimana più tardi lo richiamarono, con la conferma di voler pubblicare il suo gioco, che vinse l'ambìto Spiel des Jahres nel 2004.

Tanto di cappello alla Days of Wonder, che dopo la vittoria rese disponibile quasi subito il gioco online GRATIS! Il motivo è semplice e geniale: avendo fiutato il potenziale, ambivano alla massima diffusione di Ticket to Ride. Perché la gente compra Monopoly? Perché è a loro familiare, non leggono nemmeno il regolamento perché si tramanda a voce... ecco, sfruttando questo effetto di familiarità e regolamento assimilato, l'avere offerto il gioco in digitale ha avuto un effetto esplosivo sulle vendite; chi ci giocava online, comprava poi la copia fisica.

TTR Primo viaggio
TTR Primo viaggio
Il seguito è sotto gli occhi di tutti: tonnellate di premi, le espansioni che ormai non si contano più e che aggiungono ognuna una meccanica diversa, le versioni Primo viaggio per i più piccoli, le versioni standalone dedicate alle città, come TTR: New York coi taxi al posto dei trenini, senza dimenticare le meravigliose versioni deluxe per gli anniversari di Ticket to Ride USA (decimo e quindicesimo anniversario, quest'ultimo coi trenini trasparenti) e Ticket to Ride Europa (quindicesimo), nonché la versione digitale con relative app per smartphone. Stiamo parlando di più di otto milioni di copie vendute, uno dei rari casi di successo sia di vendite sia di critica del settore.

 

Si ringrazia Mattia "Matthew80" per le foto della copertina, della deluxe e di Primo viaggio.

Commenti

Bellissimo...mi è venuta voglia di giocarci SUBITO!

Interessante, come sempre.

Sono sempre molto interessanti gli articoli di questa serie, non vedo l'ora di leggere il prossimo; grazie e ottimo lavoro👍

Ttr non sbaglia mai. Un classico 😁

Ticket to Ride é un gioiello!

Complimenti per l'articolo, interessantissimo!

MPAC71

Gioco bellissimo e rubrica molto interessante. Bravi.

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