
Gran bel legacy, c'è poco da aggiungere senza spoilerare!
Nel XIX secolo alcuni lungimiranti pionieri delle neonate imprese ferroviarie iniziarono a costruire binari negli States, uno dopo l'altro, un po' alla volta...
Quando Alan Moon, Rob Daviau e Matt Leacock decidono di fare squadra, ecco che nel 2023 nasce Ticket to Ride Legacy - Leggende del Vecchio West, edito da Days of Wonder e distribuito in italia da Asmodee. Come dice il titolo stesso, si tratta di un gioco di tipo legacy, dove nel corso di una campagna lunga dodici partite si andranno a modificare regole e materiali.
Vediamo di capire a cosa andiamo incontro evitando gli spoiler.
Aprendo l'enorme scatola del gioco e seguendo le prime indicazioni per il setup, ci renderemo conto che la mappa è incompleta e che, man mano che andremo avanti nella storia, saremo noi ad espanderla.
Il gioco parte come il più semplice dei Ticket to Ride: pesca carte, giocale per piazzare trenini, risolvi biglietti destinazione. Non è previsto, quantomeno inizialmente, un bonus per la tratta continua più lunga.
Nelle prime partite, essendo il gioco ambientato proprio durante la nascita delle prime compagnie ferroviarie, avremo a disposizione ben pochi treni (venti per l'esattezza), per cui anche la durata di ogni singola partita sarà molto ridotta. Via via che si andrà avanti nella campagna questi elementi tenderanno ad aumentare.
Infatti, come nel più classico dei giochi legacy, nel proseguire la campagna vedremo aggiungersi nuovi treni, nuovi biglietti destinazione e tanti altri materiali che scopriremo giocando.
Quello che possiamo dire è che ci troveremo davanti sia nuove che vecchie meccaniche, riprese magari da qualche espansione passata, aggiungeremo, modificheremo o toglieremo regole e saremo probabilmente costretti a rivedere le nostre strategie o il nostro modo abituale di giocare a Ticket to Ride, di partita in partita.
Come fu per Pandemic Legacy, anche questa versione di Ticket to Ride promette di restituire un prodotto finito, al termine della campagna, assolutamente rigiocabile. E come per i suoi predecessori, il rischio è che dopo una serie così lunga di partite (perché si, sul finale vi sembrerà di averne giocate molte di più), la voglia di continuare a giocarlo sapendo che non ci saranno altre sorprese sia quasi del tutto scemata. Ma questo, probabilmente, dipenderà dai gusti e dalle esigenze dei singoli giocatori.
I materiali sono di tutto rispetto, non si discostano dalla qualità di quelli del gioco base e le chicche che salteranno fuori di tanto in tanto, saranno all'altezza del resto dei componenti.
La scalabilità è buona, anche se nelle prime partite una mappa così piccola potrebbe risultare un po' ostica in cinque giocatori, ma si riesce quasi sempre a trovare il modo di fare tutto, se non si cerca di strafare.
Il prezzo è un po' eccessivo, parliamo di 110 euro per dodici partite, per una media di quasi dieci euro a partita, giustificati però dalle tante sorprese che ci attendono e dalla quantità di componenti che troveremo all'interno della scatola.
Tra l'altro, giocando tutta la campagna con lo stesso gruppo di gioco, sarà sufficiente dividere la spesa per l'acquisto, abbattendo così sensibilmente il costo pro capite.
In conclusione ci sentiamo di consigliarlo sia agli appassionati di Ticket to Ride, che troveranno in questa versione nuova linfa, sia a chi non ha mai provato un gioco di tipo legacy, ritenendo questo titolo decisamente abbordabile e con una crescita lenta e costante che permetterà a tutti di seguirne l'evoluzione senza troppi problemi.
Gran bel legacy, c'è poco da aggiungere senza spoilerare!
Finito di giocare qualche settimana fa, alla fine sono arrivato ultimo, ma mi sono divertito tanto. Ad ogni partita qualcosa di nuovo e bello per rendere ogni partita leggermente diversa e sempre tesa. Lo abbiamo giocato in 5, ma sinceramente non abbiamo trovato le prime mappe strette.
Un neo? La parte narrativa è parecchio povera
Un neo? La parte narrativa è parecchio povera
Tu pensa che lo metterei tra i pregi ahahah
Narrativa inesistente o quasi.
Ogni partita c'è un giochino nuovo da gestire che, spesso, dura abbastanza poco (la partita stessa o al massimo le due seguenti).
Tutti questi mini-giochi li trovo carini ma slegati e buttati lì come fossero piccole espansioni del gico normale.
Mi è mancato un respisto maggiore, una coesione tematica tra il tutto, qualcosa che lo rendesse una campagna e non tante partite un pelo diverse tra loro che poi finisco con un unico vincitore.
Poi il gioco è carino, divertente e si lascia portare avanti molto bene. Però mi aspettavo qualcosa in più.
Da non esperta di Legacy non mi è chiara una cosa: i materiali subiscono modifiche e quindi non è possibile ricominciare il gioco? Resta però però possibile giocare partite "classiche" con la mappa finale?
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