Selezione Giochi Essen 2017: dal 1 alla C

Lista Giochi Essen 2017: 1-C

Ecco la prima parte della lista dei giochi che ho scelto per orientarmi meglio alla fiera di Essen 2017. Partiamo da 13 Minutes fino ad arrivare a Custom Heroes...

Anteprime

13 Minutes

Versione super liofilizzata di Twilight Struggle in cui giocare carte come eventi (propri o neutrali) oppure come punti azione con cui collocare influenza sulle carte poste sul tavolo. A fine partita si faranno punti per le carte influenzate e si perderà se si sarà attivata la Defcon. Gioco rapidissimo e minimalista che potrebbe essere appagante ma per capirlo occorre giocarlo e vedere l’interazione tra loro delle carte e degli eventi. Per chi gioca da due e cerca un gioco breve ma potenzialmente interessante va tenuto d’occhio.

Voti per 13 Minutes

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 6

1920 Wall Street

Gioco in cui si comprano e vendono azioni lungo un tracciato circolare di carte in cui spostarsi costa monete. Le azioni renderanno il loro valore a fine gioco, valore modificabile in molti modi. Gioco semplice con materiali buoni e ridotti all’osso. Potrebbe essere molto carino ma non rientra nel mio genere sia come tema che come peso.

Voti per 1920 Wall Street

  • Voto personale: 6
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 5

878 Viking

Ennesimo gioco della serie della Academy games che sfrutta una meccanica semplice e lineare per dar vita a wargame light molto divertenti e di breve durata. Complice un finanziamento andato bene su Kickstarter questo titolo presenta miniature al posto di cubetti ed una serie di espansioni a corredo. Il nocciolo del gioco è lo stesso ma in questa versione ambientata durante l’invasione vichinga dell’Inghilterra sono state aggiunte vari elementi che potrebbero aver migliorato l’esperienza di gioco a scapito forse di un gradino superiore di complessità. Il gioco appare interessante e se capitasse lo vorrei provare non avendo in collezione altri titoli di questa serie pur avendoli giocati ed apprezzati.

Voti per 878 Viking

  • Voto personale: 8
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 8

Agra

Tedescone dello stesso autore de La Granja. Ambientazione a parte, i materiali sono buoni e la grafica ottima. Tante azioni e possibilità che a cascata danno bonus e sbloccano altre azioni. Tutto intersecato in un amalgama non sempre coerente ma che pare gestibile con una buona dose di strategia e ottimizzazione tattica. È un titolo che rispecchia a pieno i miei gusti; regole ed autore contribuiscono a rafforzare tale sensazione. Spero di riuscire a provarlo in fiera ma non è escluso l’acquisto anche in assenza di una prova sul campo.

Voti per Agra

  • Voto personale: 8,5
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 9

A Handful Of Stars

Dopo “Pochi acri di neve” e “Mythotopia” Martin Wallace ci propone l’ultimo(?) titolo della trilogia che sfrutta più o meno le stesse meccaniche di deck-building dei precedenti giochi. Trovando ottimi i due precedenti questo gioco non può che interessarmi, specialmente se, come sembra, pare aver risolto i problemi di fine partita che aveva il precedente Mythotopia. Inoltre ha anche implementato fazioni asimmetriche a me molto gradite solitamente nei giochi. Non è un acquisto certo solo perché mi convince poco la meccanica di battaglia ed inoltre non vorrei che fosse diventato particolarmente bellicoso come genere di gioco. Vedremo

Voti per A Handful Of Stars

  • Voto personale: 8
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 8

Altiplano

Dall’autore di Orleans esce questo nuovo gioco che ne riprende in pieno le meccaniche di Bag-building senza però inserirle in una plancia fissa con elementi di logistica come nel suo famoso titolo. Qui sembrerebbe esserci una semplificazione nella gestione del sacchetto e delle tessere estratte ma è da verificare quanto tutto questo sia un miglioramento o meno. Io non amo molto Orleans per cui questo potrebbe lascarmi ancora più freddo o convincermi come non aveva fatto il suo predecessore. La grafica e la copertina del gioco mi piacciono moltissimo.

Voti per Altiplano

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 7

Antagonism

Gioco astratto su scacchiera in cui da due a quattro giocatori devono mangiare le pedine avversarie attaccandole con le proprie. Diversi colori delle pedine ne determinano capacità e movimenti. Mentre impilare le pedine una sull’altra (max tre) ne aumenta capacità difensive ed offensive. Tutto molto classico e scacchistico per un titolo che non mancherà di piacere agli amanti del genere. Io mi trovo raramente ad intavolare titoli di questo tipo per cui passerò oltre senza grandi problemi.

Voti per Antagonism

  • Voto personale: 6
  • Voto oggettivo: 6,5
  • Indice appetibilità: 5

Arena For The Gods!

Giochino della IELLO in cui si combatte dentro un’arena a colpi di dadi. La grafica molto bella e la buona componentistica (anche se non ci sono miniature) non bastano a sollevare questo titolo dalla sua semplicità. Tutto già visto e molto banale, si tirano i dadi che a coppie uguali permettono di fare l’azione raffigurata tra le classiche movimento/attacco/spinta/attacco a distanza. Pochissime le scelte e banale il game-play per un family che non suscita il mio interesse.

Voti per Arena For The Gods!

  • Voto personale: 5
  • Voto oggettivo: 6
  • Indice appetibilità: 4

Azul

Gioco astratto in cui si devono realizzare dei bellissimi muri con le tipiche Azuleja portoghesi. A turno si devono prendere le tessere ceramica (ce ne sono di diverso colore e fantasia) dal centro del tavolo e piazzarle su apposite righe della propria plancia. Nelle righe si possono mettere solo tessere uguali fra loro. Terminato il piazzamento sulla propria plancia ogni riga completa piazza una tessera di quel tipo sulla griglia alla sua destra. Si fanno punti per le tessere piazzate in base a quante altre già messe le sono ortogonalmente adiacenti. Poche regole (non le ho descritte tutte) ma una buona profondità per un titolo che sembra davvero interessante e che presenta meccaniche nuove e ben pensate. Non sono un fan del genere ma questo gioco mi ha colpito positivamente e spero di poterlo provare in fiera perché non disdegno un eventuale acquisto.

Voti per Azul

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 8
  • Indice appetibilità: 8

Babylon Tower Builders

Gioco astratto in cui si devono costruire torri e ponti su un tabellone comune mirando a piazzare i propri omini in cima ad essi per fare punti con le maggioranze finali su ogni livello della costruzione. Simile a Torres e molto semplice nel regolamento, questo astratto potrebbe essere abbastanza carino ma tutto sommato anche un tantino ripetitivo. Non amo particolarmente questo genere di giochi e alla fine non li intavolo molto spesso. Rimane un gioco pulito e ben fatto per chi ama questo tipo di astratti.

Voti per Babylon Tower Builders

  • Voto personale: 6
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 5

Bardagi

Gioco di gestione risorse, mano di carte e combattimenti. Meccaniche semplici, gestione azioni con carte coperte, battaglie senza dadi e upgrade di unità e edifici. Tutto molto classico senza particolari spunti originali per un gioco che andrebbe provato per capire come ne esce il mix di meccaniche ma che non è in cima alle mie priorità.

Voti per Bardagi

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 6

Barenpark

Gioco abbastanza light in cui si fa un teris con le tessere raffiguranti uno zoo. Occorre ottimizzarne il piazzamento e le sinergie per fare più punti degli avversari. Sembra essere un gioco family di peso e durata medio-leggeri e come tale potrebbe non essere affatto male ma non rientra nella mia categoria di interesse. Magari provandolo mi conquisterà ma non ne sono particolarmente attratto pur non avendo nulla di male nel suo target.

Voti per Barenpark

  • Voto personale: 6,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 5

Bronze Age

Gioco semplice semplice a tema civilizzazione che tramite l’utilizzo di carte in combinazione fra loro fa piazzare cubi su terreni specifici lungo un tabellone diviso in righe e colonne. Non si possono piazzare cubi su colonne arretrate rispetto a quella dove si è piazzato l’ultimo e alla fine del gioco ottieni punti per vari bonus e per maggioranze di colonna e di righe non interrotte. Si tratta di un astratto semplice ma non banale che dovrebbe durare abbastanza poco e offrire diversi spunti tattici. I materiali sono sufficienti e la grafica molto carina. Se dovesse risultare divertente dopo una prova pratica e il costo fosse contenuto potrebbe anche trovare un posto nella valigia dei giochi di ritorno dalla fiera.

Voti per Bronze Age

  • Voto personale: 7,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 6

Burgle Bros

Gioco cooperativo per 1-4 giocatori di circa 90 minuti in cui siamo dei ladri che devono trovare specifici tesori e scappare dalla mappa, formata da carte quadrate inizialmente coperte, senza farsi beccare da allarmi e guardie. Se presi, ci si può salvare scartando appositi segnalini ma finiti questi una volta presi si perde la partita. Tante opzioni di movimento e azione durante il gioco non riescono a dare brio ad un titolo che ai miei occhi non pare avere nulla di particolarmente nuovo o accattivante. Per ora non spicca.

Voti per Burgle Bros

  • Voto personale: 6
  • Voto oggettivo: 6,5
  • Indice appetibilità: 5

Calimala

Gioco interessante ambientato nella gilda dei tessitori di Firenze. Si tratta di un piazzamento lavoratori e gestione risorse con un twist originale nella griglia delle azioni. Ogni lavoratore dei giocatori per compiere azioni viene posizionato su una griglia in uno spazio che confina con due azioni da compiere. Il lavoratore rimane lì e potrà compiere ulteriori azioni di quel tipo, se altri piazzeranno i loro lavoratori nel medesimo spazio. Il quarto a piazzare fa scattare una fase di punteggio. Il gioco appare originale e potrebbe essere un buon titolo sebbene penalizzato da una grafica che proprio non mi piace, nonostante lo stile sia teoricamente affine ai miei gusti. Se capita, cercherò di provarlo.

Voti per Calimala

  • Voto personale: 7,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 7

Campus Caffè

Gestionale di media durata e complessità in cui siamo camerieri che devono far fronte al maggior numero possibile di ordini. Ogni ordine oltre a dare punti fornisce anche bonus per il proseguo della partita donando variabilità e strategia al tutto. Per dotarsi dei cibi richiesti occorre gestire il risultato del lancio di due dadi che mano a mano che la partita avanza saranno sempre più influenzabili dalle nostre nuove abilità. Un gioco cui ho già giocato una partita intera e che mi è piaciuto abbastanza. Vedremo se finirà tra gli acquisti della fiera.

Voti per Campus Caffè

  • Voto personale: 7,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 7

Capital

Classico gioco di piazzamento tessere da un’ora circa. Si fanno sei turni con 4 tessere a turno da piazzare una alla volta facendo poi un draft dopo ogni tessera. Piazzarle costa ma in alternativa si possono sovrascrivere tessere precedenti il cui costo è scontato alla tessera piazzata sopra oppure scartare la tessera senza metterla per ricevere 3 soldi. Ogni tessera è divisa in quattro zone e alla fine le zone adiacenti uguali si contano come una unica e rendono punti a seconda del tipo. Ci sono anche tessere con effetti speciali e mail-stone da prendere a fine era. Tutto già visto ma non per questo banale o male implementato. Rimane un gioco come tanti altri che però potrà piacere agli amanti del genere perché i bonus e le possibilità sono molteplici. Per quanto mi riguarda non c’è nulla che mi invogli all’acquisto ma potrei sbagliarmi.

Voti per Capital

  • Voto personale: 5,5
  • Voto oggettivo: 6,5
  • Indice appetibilità: 5

Capitan Is Dead, The

Collaborativo a tema spaziale in cui si deve riparare la nave prima che venga distrutta o invasa dagli alieni. Tanti ruoli diversi con diversi bonus e malus per eseguire la azioni nei vari settori della nave cercando di riparare i danni subiti, limitare gli allarmi rossi e cacciare l’invasione degli alieni a bordo. Ottimizzare le mosse e la mano di carte sono le chiavi del successo affidato anche alla dea bendata a causa della continua pesca delle carte Allarme. Il gioco potrebbe non essere nuovissimo ma è sicuramente interessante e ha suscitato la mia curiosità. Vedremo reperibilità e prezzo oltre che eventualmente cercare di provarlo in fiera.

Voti per Capitan Is Dead, The

  • Voto personale: 7,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 7

Card City Xl

Viard è un autore che amo molto ma con questo titolo sembra aver voluto realizzare un gioco di complessità e durata decisamente inferiori al suo solito. Sicuramente è un’operazione voluta ed il suo genio non mancherà di aver inserito spunti interessanti anche in questo suo nuovo titolo ma non incontra in modo particolare il mio favore. Si tratta di prendere e piazzare delle carte raffiguranti edifici cittadini in modo da ottenere punti e bonus in misura maggiore possibile. Il tutto con regole di adiacenza e piazzamento che ricordano quelle del suo titolo Small City (che trovo bellissimo). Se capita, gli darò volentieri una chance in fiera ma so già che sarà difficile visto l’esiguo numero di tavoli che Viard ha alla Messe e visto che non mi interessa così tanto da attendere a lungo per fare una prova.

Voti per Card City Xl

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 7

Carthago

Titolo difficile da giudicare soprattutto a causa di un regolamento scritto male e che non aiuta a capire il flusso del gioco. Si usano carte per fare azioni che permettono l’acquisto di ciò che a fine partita darà punti secondo alcuni moltiplicatori. Ambientazione posticcia, grafica brutta e poche idee scarsamente originali mi fanno giudicare male questo titolo anche se, come detto, non è facile alla lettura del suo poco chiaro regolamento. Per me bocciato, ma giudizio da prendere molto “con le molle”.

Voti per Carthago

  • Voto personale: 5
  • Voto oggettivo: 6
  • Indice appetibilità: 4

Castles Of Caladale

Si tratta di un giochino in cui si prendono tessere e si piazzano secondo alcuni vincoli per fare il castello più bello e remunerativo. Punti per castello completo, per le torri, ecc. ecc.. Meccaniche già viste per un gioco che non ha nulla di nuovo. Carina la grafica e carina la presenza del racconto che narra la legenda dietro il nome del gioco. Non ha però nulla di particolare che possa attrarre la mia attenzione, tutto già visto.

Voti per Castles Of Caladale

  • Voto personale: 5
  • Voto oggettivo: 6
  • Indice appetibilità: 4

Caverna Cave Vs Cave

Versione per due giocatori del mastodontico predecessore omonimo. Anche in questo caso Rosemberg sembra riscaldare una vecchia minestra ma già in precedenza operazioni simili mi hanno poi positivamente stupito per cui non mi sento di bocciare questo titolo. Tuttavia rispetto ad altri suoi giochi Caverna è uno di quelli che mi ha convinto meno in quanto era una semplificazione di Agricola che reputo un capolavoro assoluto. Non penso che lo proverò a meno che non capiti l’occasione, lascerò al dopo-fiera il compito di farmi capire se anche questo gioco sarà un successo del geniaccio di Owe…

Voti per Caverna Cave Vs Cave

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 6

Cerebria

Titolo davvero originale per il tema trattato. Si gioca in due fazioni che combattono per il controllo delle sfere caratteriali impersonando le emozioni umane. I materiali e la grafica sono bellissimi e il tema davvero unico. Le meccaniche appaiono un mix di gestione e controllo maggioranze con elementi originali che sono però difficilmente giudicabili dalle sole regole. La casa editrice fino ad ora ha sfornato solo titoli belli per cui sicuramente metterò le mani su questo gioco che è anche indipendente dalla lingua. Pledgiandolo su KS non penso che andrò a provare il titolo in fiera, ammesso che ci sia.

Voti per Cerebria

  • Voto personale: 8,5
  • Voto oggettivo: 8
  • Indice appetibilità: 8

Charterstone

Quasi impossibile giudicare questo titolo dal solo (e molto parziale) regolamento. Si tratta di un legacy le cui regole si amplieranno giocando e che promette anche la possibilità di essere rigiocato comprando un meno costoso restarter kit. La casa editrice che amo, l’italianizzazione ad opera Ghenos e il fatto che sia un legacy di un gestionale in cui devi far crescere il tuo villaggio, mi fanno interessare parecchio a questo gioco ma non credo che andrò a provarlo in fiera data la natura legacy dello stesso.

Voti per Charterstone

  • Voto personale: 8,5
  • Voto oggettivo: 8
  • Indice appetibilità: 7

Clans Of Caledonia

Sono stato a lungo in dubbio se pledgiare questo gioco durante la campagna Kickstarter che gli ha fatto vedere la luce con un abbondante finanziamento. Tuttavia alla fine ho desistito per la semplice assenza di bonus esclusivi degni di nota. Ciò non toglie che il gioco sembri davvero molto interessante e ben fatto. Sia per gli ottimi ed abbondanti materiali che per la bella grafica. Appare un mix di elementi già visti e presi da altri titoli blasonati (Terra Mystica, Agricola, ecce cc) ma tutto mescolato sapientemente e con qualche spunto di originalità dove maggiormente c’era bisogno. Tanto basta a farmelo desiderare molto, anche perché siamo esattamente all’interno dei giochi che preferisco di più come peso e meccaniche. Cercherò di provarlo a tutti i costi ma eventualmente non escludo di prenderlo comunque.

Voti per Clans Of Caledonia

  • Voto personale: 9
  • Voto oggettivo: 8,5
  • Indice appetibilità: 9

Cloudmine

Gioco tutto italiano che propone una variante di Dixit basata su nuvole che assomigliano alle macchie di Rorshhach. La differenza sta nei tre ruoli invece di due e nel tentativo scoperto di indovinare. Carino ma davvero troppo simile a Dixit e con una componente di inventiva secondo me inferiore. Ottimo per chi ama il genere e vuole un altro gioco di quel tipo.

Voti per Cloudmine

  • Voto personale: 7
  • Voto oggettivo: 8
  • Indice appetibilità: 6

Coaster Park

Gioco in cui bisogna letteralmente costruire una o più montagne russe. I giocatori comprano all’asta i vari pezzi di montagna russa per costruire una o più tratte che alla fine daranno punti. La particolarità è che tali montagne russe sono realmente costruite tramite tratte tridimensionali fatte in cartone che si collegano una all’altra e che daranno punti solo dopo che una pallina le testerà scorrendo su di esse. I punti verranno fatti solo se la palla arriva e supera il tratto costruito. Se si ferma prima non dà punti! L’idea è indubbiamente carina come notevole è la realizzazione (c’è addirittura il giro della morte!). Resta da capire se basta a rendere divertente un gioco tutto sommato piuttosto classico e banale nel suo svolgimento…

Voti per Coaster Park

  • Voto personale: 6,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 6

Codnames Duet

Ennesima versione di Codname dopo quella con le immagini e quella hard. Questa volta il tutto viene rivisitato per permettere a soli due giocatori (o due squadre) di divertirsi con la nota meccanica. Le trovate pregevoli per giocare in coppia ci sono, ma il titolo base, per quanto molto bello, già rientra poco nel mio genere (i filler brevi e caciaroni). Questo inoltre è per due, numero che metto in tavola davvero di rado.

Voti per Codnames Duet

  • Voto personale: 6,5
  • Voto oggettivo: 7,5
  • Indice appetibilità: 5

Cosmogenesis

Titolo che trasuda amore per lo spazio da ogni parte. L’autore è appassionato di astrologia e formazione planetaria e si vede. Durante il gioco dovremo cercare di portare pianeti sterili o giganti gassose il più vicino possibile a diventare pianeti idonei alla vita e pieni di essa. Per farlo dovremo dotarli di lune, di atmosfera ecc ecc in un susseguirsi di azioni e reazioni a ciò che faranno gli avversari. Appare interessante e spero di poterlo provare dato che il tema inusuale e qualche meccanica azzeccata hanno suscitato la mia curiosità.

Voti per Cosmogenesis

  • Voto personale: 7,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 8

Crusaders

Titolo sostanzialmente astratto che però ha belle meccaniche e interessanti idee nella gestione dei bonus e delle azioni che sono molto incrementabili. La falsa rotella (dato che lascia piena libertà di scelta) sembra comunque fare bene il suo dovere e potrebbe uscirne un astratto spacca-cervelli ben congegnato. Non sono sicuro della sua variabilità anche a causa di un setup fisso ma potrebbe essere un problema marginale. Curioso di provarlo ma senza troppa fretta.

Voti per Crusaders

  • Voto personale: 7,5
  • Voto oggettivo: 7
  • Indice appetibilità: 7

Custom Heroes

Gioco che ha come meccanica base quella delle prese come i normali giochi di carte, cui però aggiunge la possibilità di upgradare le carte inserendovi altre carte semitrasparenti sopra. La grafica è bella e molto jappo ma la meccanica alla base mi pare piuttosto piatta. Sicuramente un gioco che potrà piacere a chi cerca nell’ambientazione e in un livello abbastanza family un gioco di carte con tema fumettoso, ma io francamente non sono interessato.

Voti per Custom Heroes

  • Voto personale: 6
  • Voto oggettivo: 6,5
  • Indice appetibilità: 4