Road to Magnifico 2024 #3 - Cinque eurogame emersi post Essen Spiel

Quali sono i giochi su cui si sta focalizzando la giuria dopo le ultime uscite di Essen 2023?

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In realtà molti e non solo i cinque che vedete in questo articolo. Anche tra i soli eurogame, ce ne sono tanti al vaglio attuale e altri già scartati. Questi cinque sono però sicuramente quelli emersi con più forza dalla fiera e quelli che sembrano più adatti ad affermarsi come i migliori eurogame dell'anno.
Potrebbero entrare anche tutti negli otto Magnifici? Potrebbero, ma i posti sono pochi e ci sono altre categorie da considerare, oltre agli altri eurogame già pubblicati durante l'anno.

Nelle prime due puntate * abbiamo parlato di cinque giochi papabili per la selezione e di cinque meno probabili, mentre in questa ci focalizziamo solo sulle novità euro della Essen Spiel
Nella prossima, magari, vi parlo un po' anche del versante american.

Nota: vi ricordo che tutte quelle qui riportate sono in parte mie impressioni e in parte impressioni riportate da altri, dal forum, ecc. In nessun modo rispecchiano le valutazioni della giuria, dalla quale mi sono preso un anno sabbatico.

Kutná Hora: The City of Silver

Era il più atteso pre Essen, mentre ora, dalle prove sul tavolo, sembra mostrare qualche criticità. Il gioco si sviluppa attorno a due elementi chiave: le carte azione, che sono sempre le stesse per tutta la partita e soprattutto il mercato con i suoi prezzi variabili, determinati ogni volta da ciò che fanno i giocatori. Proprio questo suo particolare twist non è detto che aggiunga profondità alla partita, anzi potrebbe rivelarsi qualcosa di non solo poco controllabile, ma anche poco prevedibile, lasciando i giocatori in preda ai soli aggiustamenti tattici.
Il resto del gioco si sviluppa come un piazzamento tessere con cui ottenere punti vittoria in vari modi e una parte di costruzione della cattedrale che sembra anche un po' slegata dal resto del gioco. 
In ogni caso rimane un gioco originale e con una certa profondità, che merita il giusto approfondimento per essere valutato correttamente.

The White Castle

Dagli stessi autori di The Red Cathedral, ecco un gioco che dalla sua ha un peso inferiore a quello degli altri quattro che trovate in lista, una durata contenuta e anche un costo parecchio competitivo. Pur non essendo stato folgorato dal precedente Red Cathedral, questo White Castle aggiunge sicuramente un livello di complessità al tutto, facendolo diventare un potenziale candidato alla selezione del Magnifico, potendo giocarsela per la casella “smart game”, in competizione con giochi come Oranienburger Kanal
Il lavoro fatto su White Castle pare ottimo, le azioni sono poche e il timing di quando eseguirle appare fondamentale. Resta da vedere quanto effettivamente profondo sia il gioco – dopotutto il Goblin Magnifico è un premio per giocatori esperti – e se non si riveli un'insalata di punti e basta, ma le carte in regola per la valutazione le ha tutte.

Nucleum

Il più complicato e pachidermico dei giochi considerati, questo Nucleum ha tanto di Brass, qualcosa di Barrage e una punta di Great Western Trail. Ah, pure la meccanica base di Concordia. Ha però anche il suo tratto originale, ovvero le tessere azione che possono essere usate sia per fare azioni che per costruire le linee ferroviarie con cui collegare i settori della mappa. Il gioco ha tante azioni, tutte orientate però a riempire il tabellone, soddisfare contratti e alimentare gli edifici posizionati in mappa. Si vede il design di Simone Luciani nei molti bonus ottenibili, nella risoluzione dei contratti privati e pubblici e in tanti piccoli particolari.
La maggior obiezione che viene fatta al gioco è che sia troppo faticoso e lungo e che quindi l'impegno profuso non ripaghi poi abbastanza. In realtà è un gioco spiazzante, opaco, che ti mette davanti tante cose e tante strade, ma senza mai prenderti per mano e indicarti quello che è giusto fare: devi scoprirlo da solo. Sicuramente un peso massimo che richiederà diverse partite per essere compreso in tutti i suoi aspetti.

Evenfall

L' underdog di questa lista, quello meno considerato prima della fiera, probabilmente per l'autore emergente e la piccola casa editrice austriaca. Invece il prodotto è assolutamente curato e il game design rivela un gioco di carte, di combo e costruzione motore che non ha nulla da invidiare a giochi più blasonati. Molte le strategie possibili, molti gli incastri, tanti i modi per far punti, ma tutti ottenuti a caro prezzo, dato che è un gioco parecchio stretto, se non si pianifica con attenzione.
La scarsa interazione tra giocatori è probabilmente il suo punto di debolezza maggiore, ma ciò non toglie che proprio Evenfall potrebbe emergere da questa cinquina, per le altre sue qualità.

Evacuation / Hexodus

Lascio per ultimo il gioco di Vladimir Suchy perché è il meno discusso della cinquina. Nel senso che già prima di Essen ci si aspettava un gran titolo e tali aspettative si sono riconfermate sia in fiera sia nelle partite fatte dopo. Evacuation ha dalla sua uno spunto originale nel game design – il motore produttivo smontato da una parte e rimontato dall'altra, una serie di meccaniche che lo rendono complesso (il tracciato dei satelliti, il trasporto tra pianeti, le produzioni separate), ma al contempo coeso, perché ogni parte è funzionale all'altra, sia tematicamente che meccanicamente, infine una profondità invidiabile.
Resta solo da verificare che le partite non siano troppo uguali a loro stesse, dopo varie prove, ma giocarlo con l'opzione delle carte azione differenziate dovrebbe scongiurare questa ipotesi.

 

* Precedenti articoli della Serie:
Road to Magnifico 2024 #1 - 2023: sarà un anno di grandi giochi?
Road to Magnifico 2024 #2 - Cinque giochi che non credo vedrete in selezione

Commenti

Se Suchy non ha ancora vinto un magnifico è giunto il momento! Altrimenti dovrete darglielo alla carriera e non sarebbe uguale 😅

Molto interessante.

Ma perchè i Cavalieri dello Zodiaco?

Dei 5 provati solo 4.

La mia classifica:

1) evenfall

2) nucleum

3)kutna hora

4)withe castle (che non metterei neanche)

Non vedo presente Ratti di wistar. Non l ho provato ma mi ispira molto

 

Peccato per loro che esista Stationfall

Purtroppo sono riuscito a provare solo Evenfall, spero di colmare questa lacuna alla Gobcon. Devo dire che è stata una sorpresa,  gioco veramente valido.

Mi stupisce l'assenza di Darwin's Journey ma dipende dal fatto che non era un titolo di Essen. 

Comunque questi al netto di qualche elemento vagamente distintivo in fin dei conti sono un po' sempre la solita roba, io tifo per Stationfall o Hegemony.

Nucleum direi che stacca gli altri di parecchio... Evacuation si candida al top flop imho.

La pre-selezione la trovo più che buona (di Hegemony, Horseless Carriage, Darwin's Journey ne avevamo già parlato a inizio anno). Ecco qualche commento in merito.

Kutna Hora: il mercato ha la sua logica. L'aspetto ostico nelle prime partite è comprendere tale logica. Ma non mi sembra corretto affermare che a lungo termine possa essere un elemento aleatorio, anzi, piuttosto il contrario (diventa prevedibile).

Nucleum: personalmente ho trovato il gioco semplice da approcciare. Sarà che ho imparato il titolo guardando dei videotutorial e una partita intera. Da quanto ho capito, il regolamento è scritto con i piedi. Ma il gioco in sé lo reputo semplice da spiegare. Poi, essendo una race, conviene, a mio avviso, accelerare. In questo modo le partite non durano troppo. (Sì, c'è chi sostiene che accelerare non è per forza la migliore cosa da fare, ma andrà a finire come qualsiasi altro gioco race, alla fine sarà l'opzione migliore da adottare, imho).

Evacuation: alla Spielwoche di Wildhaus (settimana di giochi) è stato bocciato. Troppo "more of the same". Io l'ho giocato volentieri, anche se in termini di ambientazione, il messaggio di fondo che viene trasmesso lo reputo superato. So bene che il motivo per cui avviene l'esodo è una catastrofe solare imminente (o qualcosa del genere, non mi ricordo). Ma se interpretiamo il gioco in quest'altro modo, è forse più chiaro cosa non apprezzo. Avrebbero potuto fare le cose diversamente, a mio avviso: "In Evacuation le risorse sulla Terra si stanno esaurendo e quindi è necessario evacuare il pianeta per poter continuare a vivere con lo stesso standard di vita, sfruttando al massimo le risorse di un altro pianeta. L'idea di una possibile crescita socio-economica infinita può così adare avanti e trovare ulteriore terreno fertile. Le altre opzioni, in questo gioco, non vengono minimanente prese in considerazione (economia circolare, eventuale decrescita, ecc.). Resta la convinzione che il progresso tecnologico ci salverà da ogni problema, colonizzando - in questo caso - e sfruttando altri pianeti. La domanda ora è una ed è la seguente: abbiamo realmente ancora bisogno di giochi di questo genere nel 2023, considerando la crisi planetaria che stiamo affrontando (Agenda 2030)? Non è forse tempo di proporre giochi che prendono in considerazione la limitatezza delle risorse del pianeta e l'importanza di un uso parsimonioso di quest'ultime?"

The White Castle: è un peso medio di gestione dadi che è difficile da paragonare agli altri titoli presenti nella lista (non ho ancora provato Evenfall). A me sta piacendo, è chiaro che continuando a cambiare le carte nel castello, il gioco risulta più tattico che strategico. Dover incastrare tutto in 9 mosse, lo trovo comunque una sfida avvincente. Puntare ad avere tante carte presso il faro, mi sembra in ogni caso strettamente necessario.

Locompetitivo scrive:

Se Suchy non ha ancora vinto un magnifico è giunto il momento! Altrimenti dovrete darglielo alla carriera e non sarebbe uguale 😅

Suchy come Leonardo di Caprio

Qualche commento dalla giuria o da chi l'ha provato su Karvi?

Mi ispirava tantissimo dalla lettura del regolamento, ma 

1- Non ne parla nessuno, da nessuna parte. Per quanto parlarne troppo a volte è solo questione di marketing, non parlarne del tutto raramente è un buon segno

2- è introvabile se non in tedesco

Sui titoli citati, ineccepibile. Nucleum sta continuando a piacermi sempre più. Son contento il caporedattore parli di German con entusiasmo.

Elijah scrive:

Evacuation: alla Spielwoche di Wildhaus (settimana di giochi) è stato bocciato. Troppo "more of the same". Io l'ho giocato volentieri, anche se in termini di ambientazione, il messaggio di fondo che viene trasmesso lo reputo superato. So bene che il motivo per cui avviene l'esodo è una catastrofe solare imminente (o qualcosa del genere, non mi ricordo). Ma se interpretiamo il gioco in quest'altro modo, è forse più chiaro cosa non apprezzo. Avrebbero potuto fare le cose diversamente, a mio avviso: "In Evacuation le risorse sulla Terra si stanno esaurendo e quindi è necessario evacuare il pianeta per poter continuare a vivere con lo stesso standard di vita, sfruttando al massimo le risorse di un altro pianeta. L'idea di una possibile crescita socio-economica infinita può così adare avanti e trovare ulteriore terreno fertile. Le altre opzioni, in questo gioco, non vengono minimanente prese in considerazione (economia circolare, eventuale decrescita, ecc.). Resta la convinzione che il progresso tecnologico ci salverà da ogni problema, colonizzando - in questo caso - e sfruttando altri pianeti. La domanda ora è una ed è la seguente: abbiamo realmente ancora bisogno di giochi di questo genere nel 2023, considerando la crisi planetaria che stiamo affrontando (Agenda 2030)? Non è forse tempo di proporre giochi che prendono in considerazione la limitatezza delle risorse del pianeta e l'importanza di un uso parsimonioso di quest'ultime?"

I due concetti non sono mutualmente esclusivi, non è smettendo di produrre giochi con questa "filosofia" che si migliorano le cose, ANZI - come per i giochi "storici", anche e soprattutto quelli che trattano di argomenti controversi, è VITALE continuare a farli, ovviamente spiegandoli e contestualizzandoli, ma senza buonismi anestetizzanti. Altrimenti ci si dimentica di tutto e si vive di favolette al tavolo, mentre nella vita reale va tutto a ferro e fuoco. Preferisco il contrario.

Badger28 scrive:

 

Elijah scrive:

 

Evacuation: alla Spielwoche di Wildhaus (settimana di giochi) è stato bocciato. Troppo "more of the same". Io l'ho giocato volentieri, anche se in termini di ambientazione, il messaggio di fondo che viene trasmesso lo reputo superato. So bene che il motivo per cui avviene l'esodo è una catastrofe solare imminente (o qualcosa del genere, non mi ricordo). Ma se interpretiamo il gioco in quest'altro modo, è forse più chiaro cosa non apprezzo. Avrebbero potuto fare le cose diversamente, a mio avviso: "In Evacuation le risorse sulla Terra si stanno esaurendo e quindi è necessario evacuare il pianeta per poter continuare a vivere con lo stesso standard di vita, sfruttando al massimo le risorse di un altro pianeta. L'idea di una possibile crescita socio-economica infinita può così adare avanti e trovare ulteriore terreno fertile. Le altre opzioni, in questo gioco, non vengono minimanente prese in considerazione (economia circolare, eventuale decrescita, ecc.). Resta la convinzione che il progresso tecnologico ci salverà da ogni problema, colonizzando - in questo caso - e sfruttando altri pianeti. La domanda ora è una ed è la seguente: abbiamo realmente ancora bisogno di giochi di questo genere nel 2023, considerando la crisi planetaria che stiamo affrontando (Agenda 2030)? Non è forse tempo di proporre giochi che prendono in considerazione la limitatezza delle risorse del pianeta e l'importanza di un uso parsimonioso di quest'ultime?"

 

 

I due concetti non sono mutualmente esclusivi, non è smettendo di produrre giochi con questa "filosofia" che si migliorano le cose, ANZI - come per i giochi "storici", anche e soprattutto quelli che trattano di argomenti controversi, è VITALE continuare a farli, ovviamente spiegandoli e contestualizzandoli, ma senza buonismi anestetizzanti. Altrimenti ci si dimentica di tutto e si vive di favolette al tavolo, mentre nella vita reale va tutto a ferro e fuoco. Preferisco il contrario.

Sembra un discorso cinico ma è la pura verità..

Badger28 scrive:

per i giochi "storici", anche e soprattutto quelli che trattano di argomenti controversi, è VITALE continuare a farli, ovviamente spiegandoli e contestualizzandoli, ma senza buonismi anestetizzanti.

Sono totalmente d'accordo con te. Conservo con piacere ad esempio la mia copia di Puerto Rico e gioco con interesse ai giochi storici, anche quando hanno ambientazioni impegnative.

Il titolo di Suchy però parla di un futuro più o meno lontano. In quel caso capisco meno il discorso. Trovo più piacevole credere che l'umanità abbia imparato dai suoi errori che vedere il contrario. Vladimir crea un futuro in cui l'umanità pare non abbia imparato molto dal passato. Ciò mi rattrista.

Quindi é una telefonata che quest'anno il goblin lo vince un american? :D

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