Pillole di OdR 10 - In the Year of the Dragon

Il miglior gioco di Feld?

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In the Year of the Dragon

Due partite a In the Year of the Dragon giocate tra il 31 e l'1.

Tematicamente mi sembrava il gioco perfetto per capodanno, dato che il ritmo è scandito da un calendario, che la partita volge al termine alla fine del dodicesimo mese e che ci sono i fuochi d'artificio.

Per tutti prima esperienza con questo titolo (me compreso). Al tavolo tutti giocatori occasionali o non giocatori (me escluso). Gente parecchio sveglia, comunque (me compreso?).

Prima partita in tre. Dopo un'esaustiva spiegazione delle regole e un paio di round, il mio amico se ne esce con un "bello questo gioco!". La terza giocatrice gli farà eco a fine partita. Io avevo alte aspettative, ma non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Avvincente, serrato, strategico, interattivo. Bello, insomma. Ho particolarmente apprezzato la scorrevolezza dei round e il ritmo della partita. Per quello che offre, è un gioco dalla durata decisamente contenuta e privo di tempi morti.

Come primo approccio, mi viene naturale impostare una partita aggressiva sul tracciato Persona per restare in testa. Non saprò giocare bene, ma almeno mi riservo le scelte migliori. In qualche modo paga: finisco primo con 80 punti, seguito a ruota dall'amica a 75. Il mio amico si assesta tra i 60 e i 70 punti.

Seconda partita il giorno dopo, in quattro stavolta. Dopo pochi round, il mio amico se ne esce di nuovo con un "che bel gioco, bellissimo!" (e dire che era appena stato falcidiato da un morbo e che finirà ultimo anche in questa partita). Decido di variare l'approccio e gioco un po' nelle retrovie (sarò stato primo giocatore sì e no tre volte). Troppo certo della vittoria con i miei due Buddha anziani da dodici punti, commetto un paio di leggerezze negli ultimi due turni che per poco non mi costano la partita, consentendo alla mia amica di pareggiare i miei 90 punti. Vinco comunque lo spareggio, trovandomi momentaneamente in vantaggio sul tracciato Persona, ma imparo che in questo gioco ogni punto è fondamentale e la superficialità si paga a caro prezzo. Prossimo obiettivo: superare i 100 punti.

Alla fine tutti contentissimi, e io più di tutti per il successo riscontrato (a quelli arrivati fin qui: conoscete benissimo quel vago senso di colpa legato al fallimento di una proposta ludica, specialmente se di mezzo ci sono dei neofiti).
Vai a spiegarglielo, poi, che il gioco non è più in commercio e che per procurarselo dovranno spulciare nell'usato. Che tristezza!

 

Commenti

Capolavoro assoluto, tra i miei giochi preferiti. Effettivamente non perdona gli errori, ma da grandi soddisfazioni non appena afferri la varietà delle strategie, con il gioco che ti mena per costringerti a scegliere quella piu efficace per scansare gli eventi infausti e fare comunque punti.

 

 

Grazie alla redazione per aver selezionato questo breve resoconto. A saperlo, avrei cercato di essere più dettagliato. Ma più che fornire un'analisi della partita (per questo c'è il video dell'expert gameplay made in Tana), volevo trasmettere il primo impatto di questo titolo ormai classico su un gruppo inesperto che lo ha scoperto soltanto adesso. 

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