Mi pare carino. Da approfondire
Gestionale ambientato nell’antico Egitto per 1-5 giocatori, dalla durata di 30-75 minuti, la cui meccanica è incentrata sulla ruota posta al centro del tabellone modulare e che indica ogni turno qual è il costo aggiuntivo per svolgere le azioni.
È presente anche una versione in solitario, La cospirazione del traditore, che modifica le regole generali.
Come si gioca a Pharaon
Per prima cosa si compone il tabellone unendo i cinque moduli (le aree che rappresentano le azioni) che sono separati tra loro dalle colonne degli dei. Le colonne servono anche per indicare quali sono gli obiettivi di quel dio: sui due lati, infatti, troviamo i requisiti che devono essere entrambi soddisfatti per realizzare l’obiettivo e ricevere la ricompensa in punti prestigio. Gli obiettivi non sono esclusivi, tutti li possono soddisfare ricevendo la stessa ricompensa.
Nel gioco abbiamo cinque tipi di risorsa che rappresentano i campi di potere del regno, cioè agricoltura, giustizia, monarchia, edilizia e commercio; a queste si aggiunge l’argento che rappresentava la saggezza e può essere usata come jolly. Le risorse sono raffigurate all’interno di due forme diverse: il quadrato è il costo, il cerchio è il guadagno. Abbiamo, poi, i vasetti funerari, che forniscono risorse immediate.
La partita dura 5 round composti da un numero variabile di turni.
Le aree delle azioni sono cinque: nell’area delle offerte, troviamo i set di gettoni offerta che servono a sostituire le risorse; nell’area dei nobili e in quella degli artigiani, si pescano le rispettive carte che valgono punti prestigio alla fine, i nobili hanno delle abilità diverse (temporanee, permanenti o ad attivazione), gli artigiani forniscono risorse e vasetti; nell’area del Nilo ed in quella della camera di sepoltura è possibile avanzare sui tracciati che forniscono punti in base al livello raggiunto. Il primo giocatore che possiede due nobili ed ha raggiunto la terza fase della camera di sepoltura, diventa il nuovo faraone e riceve sette punti.
Quando tutti passano, il round termina: il giocatore che ha passato per ultimo non posiziona il gettone sulla piramide, ma lo fa avanzare sul tracciato del turno; poi, si svuota la ruota e si gira. A fine partita si ricevono ulteriori punti per risorse ed offerte avanzati ed eventualmente sulle offerte.
Prime impressioni
Dalla lettura del regolamento non si riesce a giudicare la bontà effettiva del titolo, tutto sembra ben armonizzato e funzionale, ma senza quel qualcosa in più di originalità.
La variabilità viene data dagli obiettivi che cambiano a seconda delle colonne; dalla quantità di carte, vasetti e gettoni offerta, superiore a quelli che si usano in partita; dalla direzione in cui gira la ruota e dai poteri variabili dei personaggi.
La componente aleatoria è presente soprattutto nella pesca dei gettoni offerta, ma non sembra incidere molto.
L’interazione è ai minimi termini; ma, in compenso, per essere un piazzamento lavoratori il tema mi è sembrato ben rappresentato.
In sintesi, consiglio una prova su strada per fugare ogni dubbio.