Outpost73: Cronache intorno al Tavolo #02

Diario del Capitano, data astrale 0-7-0-4-1-2-3... stella! Così forse si capisce la battuta.

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Cloudspire

I'm so happy and not at all jealous

Smonti, rimonti, rismonti e rirismonti tutto e poi se le cose devono andare male, ci vanno lo stesso. E così mi perdo Play per la prima volta dopo, boh… dodici anni? Tredici? Forse anche di più, ma cambiamo discorso, vah, che mi rode troppo.
Anzi, no. Sapete quando per anni vi dite “Vabbè ma alla fine ci si vede alla Deluxe, o a qualche altra CON”, “Play è distante, faticosa… troppo strapazzo, comincio ad avere un’età…”, “Ma si l’anno prossimo non ci vado, relaaaaaax!” e poi capita che veramente non riuscite ad andarci e col cuore siete lì, vedete le foto degli amici tutti insieme e vi pare di sentire la puzz... ehm l’afrore goblin!, che poi niente-niente è proprio l’anno che per la prima volta al Magnifico vince proprio QUEL gioco che voi apprezzate e che mai e poi mai vi aspettereste lì in cima agli otto?
Ecco. Inter – Lazio del ‘98 ho rosicato meno.

Per questa settimana non leggerò la home. Troppe giocate, troppi ricordi, non ce la faccio… astenersi, purificarsi, ascendere… fino alle nuvole:

Cloudspire

Lobo. A casa mia. Con un bustone che pare pesantissimo!
Ma quanta birra hai portato? Guarda che in frigo ce n’è...
No. Non è birra.
Ho portato un American!” Lo dice come fosse un problema. “A ODK non piacerà”.
Ma come! Assiduo giocatore di Blood Bowl figuriamoci se si lascia spaventare da un Chip Theory Games, io sono curiosissimo! American? Mi diventano gli occhi a cuoricino… e poi una vocina dentro mi dice “Sava guarda Clouspire che ti piace” ma non ricordo chi fosse, ma stica sono già preso benissimo!
ODK? Lo adorerà! E comunque c’è pure Sbrecco, ma stica, basta German, stasera divertimoci!

Sollevare Cloudspire per portarlo sul tavolo, giuro, è stata un’impresa. Pesantissimo. Dentro centinaia di fiche (tipo 220, gettone più, gettone meno). Non ho mai faticato, letteralmente, così tanto per aprire una scatola. Ma poi lo splendore! Tante, pesanti, una meraviglia al tatto. “E cosa sono questi tappetini qui?" Neoprene. Morbido, ben disegnato, elegante. Che schifo il cartone, non lo voglio più il cartone, voglio questo! Editori datemi questo!!
Automatico: “Quanto lo hai… pagato?
Non risponde.
"Azz.. così tanto?"
Lobo non sarebbe Lobo se non sboroneggiasse, si potrebbe quasi dire “loboneggiasse” tanto è da lui, quindi non resiste: “Io, non molto, ma non ti consiglio di cercare in giro, ci resteresti male”. Per il momento ascolto il consiglio, sono troppo distratto dai componenti, dalla grafica, dagli sbrilluccichii…

...distratto si, ma non così tanto da vedere che il Maestro impiega un tempo enorme a settare il tavolo. Guarda e riguarda il regolamento (breve nota: conosco pochissime persone che immagazzinano regolamenti con la facilità di Lobo, che spesso ci ha spiegato giochi provati settimane prima senza accedere manco una volta alle sante pergamene); “Ahia”. Penso. O forse lo dico proprio: “Eh, dovrete riguardarvi le vostre razze per capire cosa fanno”; “Ahia!”.
Quei gettoni lì, quelli con le stellette sono gli eroi”, “Quali stellette?” dice Sbrecco senza i suoi occhiali; “AHIA!!!
Ok, avete capito, ve la faccio breve: spiegone megagalattico su componentistica, concetti di gioco e meccaniche. Una roba che viene voglia anche a me di bloccarlo e dire: “Dai! Facciamo un giro di prova!”, e invece è ODK a ironizzare dicendo: “Io sono pronto! Tanto è un American!

Cloudspire è un MOBA da tavolo, intreccia tower defense e strategie asimmetriche; tiene incollati al tavolo da 1 a 4 giocatori su di una mappa esagonale per oltre tre ore.
Per dire della scalabilità: Lobo: “Questo è il regolamento da 1” e se la ride. Intonso. Lo amo.

C’è da dire che una volta iniziato non gira affatto male.
Acquisti le tue unità. Ci sono due “valute” nel gioco.
Le schieri.
Punti un bersaglio che sarà lo stesso per tutto il turno.
Vai per la strada più breve verso quello, ma poi meni a tutto quello che incroci.

Quando finiscono i minion finisce pure il turno.
Ripetere per quattro volte alternando i potenziamenti della propria base.

Il caos non fa che mascherare l’ordine. E viceversa.” – Anonimo, ma potrebbe benissimo essere un Gogol ubriaco
Cloudspire: un gioco dove tutto sembra andare secondo i piani, finché ti accorgi che non stavi capendo nemmeno la tua fazione. I miei amici Na’vi dovrebbero fare boom… e invece fanno meh. Non riesco ad avvicinarmi quanto vorrei al mio bersaglio, non riesco nemmeno a farli tornare indietro per proteggere la base, non riesco manco a potenziarli, a che pro che tanto poi devono implodere!
E dire che una delle loro feature migliori sarebbe il teletrasporto…
Mah. (Meh?)
Sento tanta tanta fatica a salire questa curva di apprendimento così ripida.

Stiamo lasciando vincere Sava, non mi pare il caso che poi se lo compra sto gioco!
Gnegnegnè… ma che vincere! Cioè sì, ho più punti degli altri ma mi sento in enorme difficoltà, il gioco è stretto potente e non perdona errori.
E infatti al terzo turno tutti contro Sava. Lobo perde prima ancora di entrare, ma mi fiacca.
E Sbrecco mi finisce, metodico.
Alla fine, decidono di prendersela pari lui e ODK, e di non giocare nemmeno il quarto turno.
Tanto, senza me e Lobo ancora giocanti, era solo un accanimento terapeutico.

No, non lo comprerò.
Oh! Mica perché ho perso (male). Di solito perdere aumenta l’accanimento (ci vuole terapia?). E nemmeno perché il gioco sia brutto. Tutt’altro.

Ma mi sono detto BASTA.
BASTA acquistare giochi solo perché bellissimi da “vedere”.
BASTA acquistare giochi con regolamenti enciclopedici.
BASTA spendere tanto per un’esperienza che poi — nella realtà dei nostri tavoli — non vivrà mai come dovrebbe.

Caz.. ehm scusate, Porc… ehm.. insomma io lo voglio 'sto gioco, ma poi lo so che non ci giocherei. Però, diciamoci la verità: quanto ci caschiamo ancora con la bellezza?

Intorno al tavolo…

Vi è mai capitato? Di innamorarvi di una mappa, di un’illustrazione, di un’idea sparata in quarta di copertina… e poi scoprire che al tavolo, meh, non succede quel che speravate?

Su, confessate: qual è stato il vostro grande amore da vetrina… e la vostra più grande delusione da tavolo?

Insomma gli sguardi degli altri al tavolo fanno scopa col mio, una volta tanto.
Non esattamente delusi, no, non si può dire. È un gioco che richiede dedizione e siamo tutti adulti, lo sappiamo, QUEL tempo non c’è. Eppure l’ambientazione, lo scontro, i materiali… io lo vorrei, ma “No, non è questo il giorno!

Grazie Lobo, lo avessi visto apparecchiato e basta, giocato da altri, probabilmente ora lo avrei già comprato. Come Human Punishment: The Beginning, quando penso di venderlo mi viene un tuffo al cuore, ma lo so che non ci giocherò mai più”.

Firmato: sava73, il vostro amichevole cylon di quartiere


Dicono di lui: sia un cylon, ma nessuna carta di rivelazione lo ha mai inchiodato. Ne La Tana dei Goblin dal 2011, sava73 ricopre mille ruoli… tutti segreti.
Ama Alta Tensione, Caylus e FCM, ma nessun german vale un American fatto come Corey Konieczka comanda. Fanatico di bluff e deduzione, impazzisce per i tematici dove il gioco è intorno al tavolo.
Si esalta con alta interazione, diplomazia, maggioranze e deck building, ma odia draft e multisolitari.
Grande rosicone, se perde trama vendetta per i due giochi seguenti. Il suo mantra? 'Tavolo > Gioco'.
Ma davvero non conosci sava73?

Commenti

Bella rubrica!

Viene voglia di essere lì al tavolo con voi 😊

Alla fine, decidono di prendersela pari lui e ODK, e di non giocare nemmeno il quarto turno.

 

Rileggendomi mi rendo conto che qui avrei potuto sottolineare l'ovvio: l'eliminazione del giocatore ci ha levato la voglia di giocare tutto il 4° turno. Un vero peccato. Unito agli altri evidenziati nel racconto... ci sono giochi in cui essere eliminati aggiunge flavour (mai mi sognerei di cirticare chi crepa male in Nemesis) ma qui proprio non ci siamo.

Ohi, cari 4 lettori del Vostro Affezionato Cylon di Quartiere... non mi avete risposto alla domanda nell'articolo!!!

qual è stato il vostro grande amore da vetrina… e la vostra più grande delusione da tavolo?

sono molto curioso di leggervi!
DAI!

La mia è stata Black Rose Wars: visivamente meraviglioso, e poi l'idea del combattimento tra maghi mi fomentava parecchio.

Uno dei soci del lunedì sera lo compra e a gran voce gli chiediamo di studiarlo e proporcelo subito.. ci abbiamo giocato la prima sera e poi altre due volte e mi ha lasciato abbastanza indifferente.

Ne percepisco la qualità, quindi suppongo che sia una questione di gusti personali.

Complimenti 👏 👏 👏 

Spero la rubrica duri a lungo perché è un vero spasso 

Beh, per me è stato Zombicide.

Tanto insignificante quanto carino e coccoloso.

E poi sono un giocatore di bocca buona eh!

Preso usato sulla scia dell'amore per gli zombi, per le belle miniature e per la grafica davvero accattivante da fumetto splatter; il mio cercopiteco è riuscito a farmi eludere la prova preventiva e quindi lo comprai in preda al disturbo da acquisto compulsivo di cui soffro da sempre.

Poco male, l'ho rivenduto a pari, quindi a conti fatti è stata solo una perdita ti tempo... peccato, gli zombi mi ispirano sempre.

Shyte..Shite...Shaite

Insomma quella roba li

Per carità bello eh

Ma.... Inutilmente bello....

Poi bello eh... Per carità 

Complimenti a Sava, ma soprattutto a Lobo che riesce a ingurgitare tutti sti regolamenti: io a volte mi addormento sulla prima pagina. Il mio gioco da vetrina è stato Terraforming Mars, rivenduto dopo una sola partita in cui mi ha fatto venire voglia di distruggerlo sto pianeta piuttosto che colonizzarlo.

iaco81ska scrive:

La mia è stata Black Rose Wars: visivamente meraviglioso, e poi l'idea del combattimento tra maghi mi fomentava parecchio.

Uno dei soci del lunedì sera lo compra e a gran voce gli chiediamo di studiarlo e proporcelo subito.. ci abbiamo giocato la prima sera e poi altre due volte e mi ha lasciato abbastanza indifferente.

Ne percepisco la qualità, quindi suppongo che sia una questione di gusti personali.

 

azz, che peccato!
Io c'ho fatto un paio di partite e devo ammettere mi sia piaciuto molto! Certo anche lì se parliamo di curva di apprendimento... o meglio: di conoscere tutte quelle carte.
Però bello. Si. Molto.

Robocoppa scrive:

Poco male, l'ho rivenduto a pari, quindi a conti fatti è stata solo una perdita ti tempo... peccato, gli zombi mi ispirano sempre.

 

gli zombie! <3
Come ti capisco.

Ma li mi sono salvato perchè non mi piacciono i cooperativi in genere.

TrueYoghi scrive:

Shyte..Shite...Shaite

Insomma quella roba li

Per carità bello eh

Ma.... Inutilmente bello....

Poi bello eh... Per carità 

 

secondo me il gioco con più divario fra bellezza dei componenti (quelli Deluxe, che risorse!!) e il gioco stesso.
L'ho giocato "appena visto", e per fortuna. Volevo comprarmi le risorse per utilizzarle in altri giochi ad un certo punto :lol:

MaxJanot scrive:

Complimenti a Sava, ma soprattutto a Lobo che riesce a ingurgitare tutti sti regolamenti: io a volte mi addormento sulla prima pagina. Il mio gioco da vetrina è stato Terraforming Mars, rivenduto dopo una sola partita in cui mi ha fatto venire voglia di distruggerlo sto pianeta piuttosto che colonizzarlo.

 

grazie Max per i complimenti, sempre graditi :-) ma TM dove sarebbe il "bello"?? Componenti decisamente acci quelle plance gridano vendetta, le figure sulle carte poi... cosa si salva??

sava73 scrive:

MaxJanot scrive:

 

Complimenti a Sava, ma soprattutto a Lobo che riesce a ingurgitare tutti sti regolamenti: io a volte mi addormento sulla prima pagina. Il mio gioco da vetrina è stato Terraforming Mars, rivenduto dopo una sola partita in cui mi ha fatto venire voglia di distruggerlo sto pianeta piuttosto che colonizzarlo.

 

 

 

grazie Max per i complimenti, sempre graditi :-) ma TM dove sarebbe il "bello"?? Componenti decisamente acci quelle plance gridano vendetta, le figure sulle carte poi... cosa si salva??

Mi piaceva il tema dell'esplorazione nello spazio, la copertina e poi... nient'altro. Ero troppo inesperto per capire quali fossero i giochi veramente belli

 

Human Punishment, io c'ero al Polo Nerd! Brrrrr :o

Sono una delle vittime della Chip Theory...nel senso negativo. Più volte le ho dato fiducia (con Cloudspire, Too Many Bones, Burncycle...) più volte sono rimasto scottato. Sulla componentistica nulla da dire, belle idee ma che hanno sempre un MA più grosso delle loro scatole.

Ci ho dovuto pensare parecchio... 

Premettendo che sono io quella che compra i giochi, quando decido l'acquisto, solitamente non è frutto di "innamoramenti" di componenti, ma sono convinta di tutto il "pacchetto".

Detto ciò, un gioco che mi piace TANTISSIMO dal punto di vista dei componenti, della grafica e delle illustrazioni è Oath: bellissimo davvero, ma... non avrei modo di intavolarlo... quindi niente, lo lascio dov'è. Mi "delude" in questo, che non abbia un regolamento che mi permetta di comprarlo e di apprezzarlo.

Concordo con s83m sulla Chip Theory: ho provato Too Many Bones e l'ho trovato insipido.

Uhm... ci sono giochi che ho preso (e che - immagino - prenderò) con la consapevolezza di non giocarli forse mai (Twilight Imperium, Hegemony). Ma forse è un'altra cosa.

Poi ci sono le delusioni, tipo The Thing; ma lì non era una questione di componentistica (che per inciso non è nulla di che nemmeno quella).

Ecco, forse quello che si avvicina di più al concetto della domanda è Canvas.

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