Ciao, mi presento, sono Locompetitivo. Amo i german e non mi piacciono i cooperativi; premessa che ho già fatto nel mio articolo precedente e che ritengo sia necessario ribadire ogni volta che scrivo.
Oggi tratterò un tema che mi sta molto a cuore e che creerà un po' di scompiglio (spero non eccessivo): le mie preferenze rispetto a Carcassonne.
Questo è un tema che tocca tanti giocatori perché ormai questo gioco è un classico e vorrei esporvi la mia esperienza personale e proporvi un'alternativa sulle modalità di approccio.
Per cominciare parto dal descrivere il mio stato: gioco principalmente in due con mia moglie, e la
Big Box n.5 è stato il mio primo acquisto dopo
Bang.
Pertanto, come avete avuto modo di capire,
ho sempre giocato in due con parecchie tessere (espansione locande e cattedrali, commercianti e costruttori, pecore e colline, il fiume e la ruota della fortuna).
Le partite duravano delle ore, ma, contrariamente ai più, mi hanno sempre restituito grande soddisfazione. Con un gran numero di tessere la sfida per il controllo dei poderi e delle città grandi è eccitante. Diventa fondamentale guardare tutto il tabellone; capita infatti di dimenticarsi il contadino sperduto dell'avversario e di perdere di vista le grandi città, ma soprattutto di non avere abbastanza lavoratori per fare tutto quello che si desidera.
Volendo cercare delle novità, ho deciso di studiare altre espansioni e ho trovato quanto di più appagante in Abbazie e Borgomastri che contiene quattro idee geniali che limitano il fattore fortuna al massimo:
- abbazia, una tessera jolly che vale come un convento e che si può piazzare ovunque;
- carro, una pedina che appena fa punti può essere piazzata su un elemento disponibile adiacente, senza aspettare il turno successivo;
- borgomastro, un meeple che vale tanti cavalieri quanto sono gli scudi in città;
- granaio, (la migliore!) quando viene piazzato anticipa il conteggio del punteggio di un podere controllato; se un podere con un tuo granaio si unisce a un altro podere controllato da un altro giocatore, elimini il suo contadino e gli fai prendere solo un punto per città contigua o due se ha il maiale; a fine partita ti permette di prendere quattro punti per ogni città contigua.
Il mio desiderio di ricerca mi ha permesso di approfondire poi un'altra grande espansione, il Conte di Carcassonne. In questa espansione è raffigurata la città di Carcassonne divisa in quattro quartieri sui quali puoi piazzare un tuo lavoratore se chiudi un elemento che fa prendere punti a un avversario. Nei turni successivi, quando l'avversario chiude un elemento, si può spostare il proprio lavoratore dal quartiere di Carcassonne a quell'elemento cambiando gli equilibri di controllo (mi ricorda molto l'effetto del Castillo in El Grande). Unica eccezione: il quartiere è bloccato se è presente il Conte.
Poi la nostra esperienza ludica ha fatto sì che io e mia moglie abbiamo abbandonato la ruota della fortuna e quando giochiamo usiamo le altre espansioni della
Big Box aggiungendo
Abbazie e Borgomastri e
il Conte. Configurazione che ci appaga un sacco.
Una sera per mancanza di tempo abbiamo giocato a Carcassonne base e siamo rimasti profondamente delusi: troppo breve, troppo tattico, poco strategico. Insomma, un altro gioco.
Secondo noi, la configurazione che vi ho presentato restituisce sensazioni alla Twilight Struggle, bello il duello, bella la mappa larga (posso attaccare da qualsiasi parte), bella la possibilità di impostare una strategia a lungo termine. Ovviamente nel breve periodo è dipendente dalla fortuna per via della pesca delle tessere, ma non è così anche Twilight Struggle con la pesca delle carte?
Se non si chiamasse Carcassonne e avesse una tematica diversa con le stesse meccaniche, sarebbe un piazzamento tessere da premi.
Inventori di giochi, lo dico a voi. Ecco una grande idea per un nuovo grande gioco!