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Keyper è un gioco del 2017, di Richard Breese, che aveva una meccanica particolare: il piazzamento condiviso.
È una sorta di fusione tra il classico piazzamento lavoratori, in cui piazzi una pedina in uno spazio a uso esclusivo e ne esegui subito l'azione, e le azioni condivise in cui quando scegli un'azione, gli altri al tavolo possono eseguirla a loro volta, di solito con una penalità o senza il tuo vantaggio.
Come funziona
Quindi, se metto un lavoratore a raccogliere pietra, ne prendo una, ma se un avversario manda il suo lavoratore assieme al mio, ne prendiamo due a testa.
I lavoratori sono però anche specializzati: hanno cioè un colore specifico che, se corrisponde all'azione scelta, la fa eseguire due volte. Il lavoratore che “segue” l'azione deve essere dello stesso colore di quello piazzato e, se i lavoratori sono del medesimo colore della casella scelta (per sempio verdi su casella verde), fanno l'azione una volta in più.
È anche possibile piazzare in seguito un lavoratore sulla casella dove un altro è già stato piazzato, beneficiando della collaborazione, ma senza che il primo abbia la risorsa in più.
Quindi perché uno dovrebbe seguire un'azione, se farla in seguito garantisce il medesimo compenso e penalizza l'avversario? Per tre motivi:
- innanzitutto, tra i meeple da piazzare, c'è il proprio keyper, che fa perdere un turno, ma consente di reclamare una plancia, con tutti i meeple sopra, per il round successivo; farlo prima degli altri, in base alle risorse già raccolte, può essere importante;
- in secondo luogo, quando si terminano i meeple da piazzare, si può continuare a giocare facendoli sdraiare sulla plancia che si è rivendicata col keyper, eseguendo l'azione, anche potenziata, un'altra volta e, a conti fatti, ottenendo di più di chi è stato parsimonioso con le sue pedine;
- infine, essendoci solo due posti su ogni tessera, è possibile che, se non si segue subito un'azione che interessa, ci venga soffiata da qualcun altro.
Una regola spesso dimenticata è poi quella che consente a tutti - tranne a chi finisce per ultimo i lavoratori - di fare un'azione aggiuntiva. L'unico vantaggio del ritardatario è quello di giocare per primo nel round successivo.
Cosa comporta
Non solo: piazzare un lavoratore, qui, non significa solo prendere risorse o costruire qualcosa, ma anche aggiungere un prezioso meeple su una tessera in gioco. Il fatto che tale tessera (e tale meeple) possa poi essere rivendicato da un altro per il round seguente, aggiunge tensione e profondità al piazzamento.
D'altro canto la condivisione va sfruttata al momento opportuno: essendoci solo due posti, se uno spazio interessa davvero, meglio approfittarne subito, anche a costo di far guadagnare una risorsa in più a chi è di turno. Quindi non si è mai tranquilli di poter comunque fare tutto ciò che scelgono gli altri: posti limitati e diritto di prelazione in ordine di turno fanno sì che, anche in questo caso, la scelta sia sempre ragionata e profonda.
Proprio per tutte queste implicazioni, Keyper non è un gioco di facile lettura e bilanciare piazzamento, azioni a seguire, numero di meeple su una tessera, azione fatte sdraiando quelli già piazzati, è un motore difficile da sfruttare al meglio.
Però il sistema funziona talmente bene che anche chi parte, in un round, con meno meeple rispetto ad altri, riesce a fare un'ottima prestazione e magari anche prendersi un vantaggio.
Il fatto che richieda equilibri così delicati e anche componenti specifiche come le plance componibili, mentre il tutto funziona in sinergia, ha fatto sì che questa meccanica non possa essere facilmente replicata in altri titoli. Ed è un peccato, perché meriterebbe.
