La mia meccanica preferita: il combattimento de Il Trono di Spade

A Game of Thrones: la mia meccanica preferita

Politica, intrighi, tradimenti, ma anche guerra e battaglie. E le battaglie sono uno dei piatti forti, forse il più forte, di questo gioco.

Approfondimenti
Giochi
Seguo e gioco al Trono di Spade board game sin dalla prima edizione, sin dall'espansione Scontro di re che lo rese completo. Ho preso anche Storm of Swords, poi la seconda edizione, le due mini-espansioni per sei e per quattro, infine la Madre dei Draghi, che introduce Essos e altri due partecipanti.
A Game of Thrones: carte Casata
A Game of Thrones: carte Casata

Come ci si mena

Ogni giocatore ha un mazzo di 7 carte Casata, numerate da 0 a 4 (0,1,1,2,2,3,4). Ogni carta ha anche alcuni simboli (spada per uccidere le truppe nemiche in caso di vittoria, torre per parare le spade in caso di sconfitta) o un'abilità speciale che si applica alla battaglia.

In ogni scontro si calcola il valore delle truppe, visibili a tutti, poi ciascuno dei due contendenti aggiunge coperta una carta Casata, che si somma alle truppe e che naturalmente applica le proprie abilità. Chi totalizza di più vince lo scontro. 

La carta scartata finisce negli scarti, che verranno recuperati dal giocatore sono quando gioca l'ultima carta dalla mano (che rimane negli scarti, quindi la nuova mano del giocatore si ripristina a 6).

In ogni momento del gioco è possibile visionare le carte in mano di qualsiasi avversario, anche appena prima della battaglia.

Cosa si ottiene

Il sistema è mutuato dal vecchio Dune, ma non me ne vogliano gli estimatori, più rifinito. In Dune si offriva una certa quantità di spezia (la moneta del gioco) e poi si metteva anche un leader, sommando il tutto alle truppe.
La doppia offerta rendeva meno leggibile lo scontro, che rimane incerto anche nel Trono, ma ha un maggiore margine di leggibilità, lasciando più spazio a intuito e bluff. 

Inoltre i leader morti di Dune potevano essere recuperati pagandoli, mentre nel Trono devi fare i conti con un altro aspetto strategico, che aggiunge uno strato di profondità al gioco: il riciclo programmato del mazzo.

Ti troverai a fare i conti non solo con la singola battaglia, ma anche con cosa ti rimarrà in mano, quali altre probabili battaglie affronterai, quali affronteranno gli avversari. 
A volte ti troverai a fare apposta una battaglia perdente per riciclare il mazzo, o per costringere un nemico ad assottigliare le opzioni del suo e colpirlo più duramente dopo.

La conoscenza di tutte le carte di tutti i mazzi in gioco costituisce uno spartiacque tra il giocare bene la partita e il giocarla male, ma ripaga ampiamente in termini di profondità lo sforzo richiesto.

In conclusione

Quando si è niubbi dei moderni giochi da tavolo, non si concepisce altro combattimento che quello mediato dal tiro di dado e sembra impossibile ricreare una battaglia senza usarlo. Il Trono di Spade fu per me una folgorazione sulla via di Damasco per un sacco di motivi e la gestione delle battaglie e del mazzo Casata fu certamente uno dei principali.

Commenti

Condivido l'altissima opinione che hai di questa meccanica di combattimento, la trovo assolutamente elegante e avvincente allo stesso tempo. È uno dei motivi che rende GoT speciale.

Meccanica meravigliosa. Mi ha sempre affascinato come riesca a fondere bluff, determinismo, azzardo e opportunismo. 

In comune con Agzaroth ho avuto la stessa folgorazione. Venivo dal wargame tridimensionale e i suoi dadi. Alla fine della prima partita avvenuta quasi vent'anni fa, mi alzai dal tavolo illuminato!

Lode a Christian T. della Casa Petersen, Primo del Suo nome, Re degli Area Control e degli American(?), Signore delle Mille espansioni della FFG e Protettore del GdT contro Hasbro.

La meccanica di combattimento è anche piuttosto simile a quella di Lord of the Rings - The Confrontion dell'anno precedente, un piccolo gioiellino di Knizia in cui al valore carta si aggiunge l'incertezza dell'identità dei pezzi mossi dall'avversario 

Francesco Rimini scrive:

La meccanica di combattimento è anche piuttosto simile a quella di Lord of the Rings - The Confrontion dell'anno precedente, un piccolo gioiellino di Knizia in cui al valore carta si aggiunge l'incertezza dell'identità dei pezzi mossi dall'avversario 

 

Vero!

Altra perla della FFG

Senza ombra di dubbio la mia meccanica di combattimento preferita. Anche per me un illuminazione e tutt'ora quello dei segnalini coperti del trono di spade lo reputo un sistema insuperato e assolutamente geniale.
Adrenalina, bluff, intelligenza tattica, lettura dell'avversario. C'è tutto il meglio che possa offrire il mondo dei giochi da tavolo in quei magici segnalini coperti e la sorpresa al momento di girarli è un emozione unica ogni volta.
Per me nulla è come il trono di spade nel panorama ludico.
 

Meccanica bellissima poi ripresa da Kemet...tantoche una volta gicoa a trono poco dopo kemet e applicai la stessa regola del secondo: prima so determina il vincitore e poi tutti si scambiano i danni, così che si può vincere restando senza unità e il teatro di batt aglia può svuotarsi completamente. Mi era sfuggito che invece trono solo chi perde subisce danni...XD. un sacco di massacri senza vincitore in quella partita 

Meccanica bellissima e secondo me perfettamente ambientata con il tema. Peccato solo che il gioco, causa i suoi tempi mastodontici, si tende a giocarlo raramente

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