Lucca 2019 un'avventura in solitaria

Copertina Lucca Mrs. Rosengald
Rosengald

Anche per il 2019 cedo l'onere e l'onore di fare il report della fiera toscana a Mrs. Rosengald, vediamo cosa è riuscita a fare in una giornata da sola in fiera

Report
Giochi

L'anno scorso proprio in occasione della fiera Lucchese chiesi a Mrs. Rosengald di fare un report dei giochi provati, visto che della redazione in fiera eravamo sicuri di esserci solo io e Gotcha, ma a fare i dimostratori. Un utente ci propose di scrivere gli articoli sempre a quattro mani, idea che mi piacque e così ho iniziato a scrivere le recensioni aggiungendo le impressioni della mia dolce metà. Anche per quest'anno mi ritrovo dall'altro lato della barricata durante tutta la durata della fiera, meno male che la domenica lei è riuscita a provare un po' di giochi e adesso vi lascio raccontare come è andata.

Il Lucca comics and Games di Mrs. Rosengald

Questa volta sono sola, niente sorella o amici al seguito, ma la cosa mi ha dato la possibilità di poter girare più liberamente e provare solo quello che mi interessava – o mi aveva chiesto di provare Rosengald. Alla fine della giornata sono riuscita a provare ben sei titoli che per una giornata sola di fiera non è male. Il primo stand alla quale sono andata è stato quello dell'Asmodee dove ho provato

Everdell

In questo gioco saremo chiamati a costruire la nostra cittadina con gli abitanti della foresta, infatti, il gioco – che è a tutti gli effetti un piazzamento lavoratori – ci vedrà utilizzare i nostri animalini per prendere varie tipologie di risorse, che andremo a investire nella costruzione di edifici o nell'assoldamento di alcuni personaggi rappresentati da carte. Il gioco dura quattro round, uno per stagione alla fine si andrà alla conta dei punti.

Il gioco ha una componentistica e dei disegni bellissimi, che però non riescono a nascondere un gioco abbastanza banale senza idee innovative, ci giocherei magari anche un'altra partita, anche solo per farne una completa – cosa che non ho giustamente mai fatto in fiera – però del puccettoso mondo degli animali della foresta niente rimane in un gioco di piazzamento lavoratori con ricerca di combo tra le varie abilità delle carte.

Voto: 6 (perché sono buona)

Michael

Il gioco è molto bello, probabilmente il migliore provato in fiera. Io amo particolarmente le escape room e giochi del genere. Alla Mancalamaro avevano allestito un'area  più riparata per giocare su prenotazione. Così ho potuto provare il gioco insieme ad una delle autrici che mi ha rivelato che il gioco ha avuto una gestazione di quattro anni. Ovviamente nella partita dimostrativa non abbiamo affrontato il gioco vero e proprio ma una versione creata ad Hoc per la fiera e le partite dimostrative in generale. Nel gioco vestiremo i panni di uno psichiatra intento a seguire un paziente affetto da personalità multiple – otto nel caso demo, saranno ventiquattro nel gioco – cercheremo di abbinare un oggetto ad ogni personalità, cercando di capire quale possa essere quello ad essa più affine. Ciò sarà possibile interagendo e interrogando le varie personalità sempre stando attenti a non caricare di eccessivo stress il paziente, cosa che porterebbe all'interruzione della seduta. Il gioco è sostanzialmente fatto da carte, ma ha una fortissima componente narrativa che tende principalmente su tematiche pesanti, cosa da considerare se si vuole valutare l'acquisto. Il gioco è rigiocabile a detta dell'autrice fino a quattro partite differenti, ma è un po' come Escapetales, rigiocabile, ma perde gran parte del suo fascino.

Voto: 8

Paladini del regno occidentale

Da Fever provo il secondo capitolo della seconda trilogia Shem Phillips, sono molto incuriosita perché Architetti mi è piaciuto ma sia a me che a Rosengald ha dato la sensazione che gli mancasse quel qualcosa in più per brillare, magari lo ha Paladini. Il gioco è sempre un piazzamento lavoratori, ma qui anziché avere un tabellone centrale comune a tutti ogni giocatore compirà le azioni sulla propria plancia personale allo scopo di difendere la città realizzata dagli architetti del primo. Il gioco effettivamente mi è piaciuto più di Architetti, perché la possibilità di avere vari tipi di lavoratori sebbene non originale mi è piaciuta molto come idea, anche se l'interazione è più limitata visto che ognuno compie le azioni sulla propria plancia. Il gioco mi ha dato la sensazione di essere bello fluido con le varie azioni che si legano armoniosamente le une con le altre. Non un capolavoro ma un gioco ben fatto. Rispetto ad Architetti siamo davanti ad un gioco un po' più indicato per giocatori abituali. Lo rigiocherei molto volentieri per vedere la fase di punteggio finale visto che gli obbiettivi sono la maggior parte del punteggio, e scoprendone uno a turno sarei curiosa di vedere le varietà.

Voto: 7,5

Tiny Town

Da Raven provo questo gioco molto veloce con due regole in croce e proponibile a tutti – infatti, l'ho giocato con un'allegra famigliola – che era disponibile solo in demo altrimenti lo avrei comprato. I giocatori da 2 a 6, dove i giocatori dovranno costruire la propria città costruendo vari tipi di edificio, che per essere costruiti richiederanno determinati tipologie di risorse immagazzinate in un certo modo sulla propria plancia di gioco. La particolarità è che ogni turno un giocatore chiama una delle cinque possibili risorse e tutti i giocatori ricevono la risorsa chiamata, e immediatamente la immagazzinano sulla plancia. Quando la figura richiesta dall'edificio è completa sia per forma che per risorse utilizzate si può costruire.

Gioco semplice veloce e carino, mi ha dato l'idea di essere un gioco che si presti anche a fare più partite di fila, ma anche che con l'aumentare del numero di partite emerga una componente di interazione inaspettata in un gioco del genere, infatti, chiamando nel proprio turno una risorsa si può non solo aiutare il nostro gioco ma anche ostacolare un avversario. Chiaramente questo controllo si perde mano a mano che il numero dei giocatori cresce.

Voto: 8

Letter Jam

Della Cranio abbiamo adorato gli ultimi party game usciti, ovvero Pictomania e Trapwords, quindi non potevo non provare l'ultimo arrivato. Ogni giocatore riceve delle carte, ognuno delle quali con una lettera, che utilizzerà per comporre una parola che passerà al giocatore che siede alla propria destra. Scopo del gioco è indovinare la parola che abbiamo ricevuto dal giocatore alla nostra sinistra. Ogni giocatore scopre una lettera a turno, che come in Hanabi sarà visibile a chiunque tranne al proprietario della lettera. Senza dire niente i giocatori comporranno delle parole assegnando al proprietario della lettera un gettone numerato rappresentate la posizione della lettera nella parola pensata (se la parola fosse cane si assegnerebbe il gettone 3 al giocatore con la N) questo allo scopo di aiutare i propri compagni – infatti il gioco è cooperativo – a capire che lettera hanno davanti.

Il gioco viene retto soprattutto dalla composizione del tavolo, per esempio io l'ho giocato con ragazzi estranei con i quali non c'era nessuna forma di sincronia e la cosa ha pesato moltissimo sull'esperienza di gioco, sarebbe da provare a casa con il gruppo di amici di sempre.

Voto: S.v. In attesa di provarlo per bene

Coulores de Paris

Dulcis in fundo vado da Gate on Games e provo questo piazzamento lavoratori a tema pittori. Nel gioco manderemo i nostri aiutanti a recuperare colori, mescolarli o per dipingere delle tele. Ogni giocatore ha una propria plancia con tre tracciati che stabiliranno la forza con cui riusciremo a compiere le tre azioni principali – prendere colori primari, mescolarli per averne di secondari e dipingere – molto interessante che di tutti i lavoratori impiegati uno dovrà essere lasciato sulla plancia, che ha una ruota delle azioni che gira ogni round aggiungendo un pelo di strategia in più a un gioco comunque molto semplice. I punti vittoria si otterranno dipingendo quadri, avanzando sui tracciati e creando il nero, un colore inutile se non per i punti vittoria che si ottiene con tutti e tre i colori secondari. Il gioco mi è piaciuto molto e tra i sei provati è l'unico che torna a casa con noi. Mi è piaciuto dal primo turno: è semplice e veloce senza essere mai banale, la rotella nella sua semplicità è la cosa che ho preferito, sulla quale il gioco si regge portando il giocatore a dover pensare quantomeno al turno avanti, costringendolo a guardare l'operato degli altri giocatori. Non vedo l'ora di provarlo in due, scalabilità che secondo me è fantastica per questo titolo.

Voto: 8,5

Mi sarebbe piaciuto molto provare Glen More II però non sono riuscita se me lo volete far sapere aspetto pareri.

Ciao a tutti !

Un piazzamento Lavoratori. Il Lucca comics and games di Rosengald

soulgivers
soulgivers
Come al solito poche cose da dire sulla fiera e sui giochi perché da dimostratore le occasioni di vedere qualcosa di diverso dal proprio stand sono veramente poche anche se una c'è stata. Tra poco – febbraio 2020 – questo progetto di cui so che presto avrete informazioni più precise, arriverà su Kickstarter, un progetto tutto italiano che si chiama Soulgivers di Luca Cervini. Ovviamente non sono riuscito a provare il gioco ma ho approfittato dei fatidici dieci minuti pre apertura per parlare con Luca e farmi spiegare il gioco, che non vi nascondo sembrerebbe avere del potenziale. Ci troviamo davanti a un gioco per due giocatori della durata di 40 minuti circa. Ogni giocatore sceglierà la propria squadra iniziale composta da tre personaggi tra i dieci disponibili per ogni giocatore (i personaggi tra cui scegliere sono gli stessi), l'obbiettivo del giocatore è raccogliere il frammento – magnetico – al centro del tabellone e portarlo nel proprio universo. La cosa che più salta all'occhio è la possibilità di raccogliere le anime dei caduti per acquisirne le abilità, i materiali – per la maggior parte definitivi – sono molto belli. Seguiremo con attenzione l'evolversi della cosa.

Fine dei giochi che ho guardato in fiera – anche se ho già giocato parecchio dal lunedì post fiera – ma Lucca dall'altro lato è comunque bella, tanta fatica tanta acqua ma anche tante soddisfazioni come i giocatori che si fermano a salutare perché si ricordano di te dagli anni prima chi ti saluta per nome, chi per Nick, passare le giornate spalla a spalla con editori e autori, scambiando quattro chiacchiere sul dietro le quinte di questo meraviglioso hobby che per un'intera settimana assorbe completamente le nostre giornate da appena alzati fino a quando crolliamo la sera, e per quella settimana non esistono paure, dubbi o preoccupazioni, per quella settimana siamo giocatori che pensano ai giochi prima di ogni altra cosa, e forse – dico forse – a volte ci sarebbe bisogno di qualche giornata in più come queste durante l'anno, così per ricordarci che dei problemi a volte ce ne possiamo anche scordare, anche solo per poco.

Commenti

ehi! Ehi! Ehi! Ma come "un utente"... Così. Generico. Un tizio. Chi vi ha consigliato di scrivere sempre in coppia è il quì presente, mitico, nonchè fantasmagorico, Oracolodidelfi! (ta-taaam ! stacchetto musicale)

Capisco che aver chiamato Mrs Rosengald, all'epoca, "Rosengalda" possa essere stata una caduta di stile che ha fatto scendere le mie quotazioni, però un saluto a chi ha sempre creduto in voi è il minimo!

A parte le ciance. Bel report e giochi interessanti. Michael potrebbe essere TOP per il gruppo giusto. Attendo Vs nuove rece di coppia. I differenti punti di vista alle medesime sessioni sono i più interessanti

ehi! Ehi! Ehi! Ma come "un utente"... Così. Generico. Un tizio. Chi vi ha consigliato di scrivere sempre in coppia è il quì presente, mitico, nonchè fantasmagorico, Oracolodidelfi! (ta-taaam ! stacchetto musicale)

Capisco che aver chiamato Mrs Rosengald, all'epoca, "Rosengalda" possa essere stata una caduta di stile che ha fatto scendere le mie quotazioni, però un saluto a chi ha sempre creduto in voi è il minimo!

Hai ragionissima :) però se vedi la prima recensione di coppia lì sei citato XD

Grazie mille per  commenti riportati.

Colors of Paris rimane dunque  nella mia lista di desideri come gioco sull'arte grazie a voi.

Everdell me lo avete annientato. Anche secondo me non e' un gioco originale ma la sua "tematica" lo rende perfetto come gioco da famiglia+figli. Le combo fra carte sono buone. Non e' facile gestirle bene anche a causa di una componente fortuna, che pero' e' presente in tutti i giochi di carte.  Poi ci sono giochi piu' complessi e innovativi ovviamente.

Dunque questi Paladini sono un gioco discreto. Anche questo in  lista dei desideri...vediamo.

Tiny towns lo possiedo e mi piace...accidenti che votone 8...io mi sa che su BGG gli ho dato meno...:-) A febbraio 2020 esce un'espansione che aumenta la rigiocabilita' e introduce una sorta di moneta per eventuali acquisti  (devo informarmi meglio).  Grafica carina solo che non mi ero accorta, nonostante le partite fatte, che c'era un tema animali...l'ho scoperto guardando un video su youtube.

Tiny towns lo possiedo e mi piace...accidenti che votone 8...io mi sa che su BGG gli ho dato meno...:-) A febbraio 2020 esce un'espansione che aumenta la rigiocabilita' e introduce una sorta di moneta per eventuali acquisti  (devo informarmi meglio).  Grafica carina solo che non mi ero accorta, nonostante le partite fatte, che c'era un tema animali...l'ho scoperto guardando un video su youtube.

Ciao, considera che il voto non vuole essere una valutazione assoluta del gioco ma una prima impressione dopo una prova in fiera, in più c'è da dire che la mia dolce metà è più larga di maniche con i voti rispetto a me XD. Grazie per l'info sull'espansione 

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