Intarsia - Anteprima Essen Spiel 2024

Il nuovo astratto di Kiesling, sulle orme di Azul

Anteprime
Giochi
Giochi collegati:
Intarsia
Mancano ormai pochi giorni alla fiera più importante dell'anno per il nostro hobby, lo Spiel di Essen, che quest'anno si terrà dal 3 al 6 ottobre.
Continua la serie di impressioni in anteprima su quelli che sono i giochi più attesi di questa edizione, basandoci ovviamente sulla sola lettura del regolamento.
Potete rapidamente scorrere tutto quanto pubblicato finora cliccando il tag Essen 2024.

Il rinomato Café de Paris chiude temporaneamente i battenti per rifarsi il look... anzi, il pavimento. Chi darà prova di essere il migliore intarsiatore si aggiudicherà l'appalto per la ristrutturazione. Questa l'ambientazione (fittizia) del prossimo gioco di Michael Kiesling, un astrattone che richiama subito alla mente Azul (ma almeno non ne è l'ennesima variante).

Come si gioca

Per 2-4 giocatori, durata indicativa di 40/60 minuti, il gioco si compone di tre round, ognuno dei quali composto da tre fasi: preparazione, costruzione, conclusione.

© Deep Print Games
© Deep Print Games
Preparazione

A partire dal primo giocatore che ha passato nel round precedente si sceglie una carta materiale iniziale dal mercato (ci fornirà le dieci risorse - carte - che otterremo dalla riserva); nel primo round tale carta iniziale sarà assegnata casualmente. Le carte sono di quattro possibili colori più quella jolly.

Costruzione

È articolata in quattro sottofasi.

Pagare il frammento (I) e costruire (II): si ottiene un frammento di legno, pagandone il costo giocando carte dello stesso colore.
Spieghiamo meglio, va. I quattro frammenti che compongono un ornamento finito sono la cornice, la sezione mediana, il nucleo e la finitura; partendo dal connettore iniziale disporremo i nostri elementi sulla plancia "ricalcando" i pattern disegnati rispettandone il colore. Solo la cornice ha un colore e sarà quello a indicare il colore delle carte da pagare anche quando vorremo posizionare un frammento interno. I frammenti inoltre sono posizionabili solo "a cascata" (prima la cornice, per ultima la finitura) e il loro costo in carte equivale proprio al loro livello di posizionamento (cornice = 1 carta, finitura = 4 carte). Per "espanderci" dovremo invece collocare un connettore, che costerà quattro carte dello stesso colore (nota, si può sempre sostituire una carte di un certo colore con due carte di colore differente).

Reclamare un attrezzo (III): se si è costruito, si controlla la plancia degli attrezzi e si verifica se una delle carte ivi presenti corrisponde a quanto da noi costruito fin'ora. Ogni carta attrezzo fornisce un certo numero di punti, ma qui entra in gioco anche la meccanica del set collection: infatti otterremo nuovamente anche i punti di ogni carta dello stesso tipo (attrezzo) già ottenuta in precedenza. È possibile reclamare più di una carta attrezzo in questa fase, ma mai una carta attrezzo uguale a una già reclamata in precedenza (nelle partite a 3/4 giocatori potrebbero esserci carte attrezzo uguali - per quanto differenti relativamente ai punti assegnati).

Ricevere nuovo materiale (IV): solo se si è costruito qualcosa nella specifica fase, otteniamo dalla riserva nuove carte materiale in base al frammento costruito. Nello specifico costruire una cornice non ci fornirà nulla, sezione mediana e nucleo ci daranno rispettivamente due e tre carte a scelta (ma di colore diverso da quelle giocate per costruire il frammento e non jolly), mentre la costruzione della finitura o un connettore ci farà avanzare di uno o due passi sul tracciato delle ricompense per ottenere le carte ivi indicate.

Nel caso invece non si volesse o potesse costruire si deve passare e uscire definitivamente dal round. Si restituisce la carta materiale iniziale e si scartano eventuali carte materiale avanzate fino ad averne un massimo di tre. 

Conclusione

Quando tutti hanno passato si ottengono punti in base al numero di connettori piazzati (uno, due o tre a seconda del round in corso).

Fine partita

Al termine del terzo round, dopo la fase "conclusione" si passa allo scoring finale ottenendo 1/3/7/12 punti in base ai frammenti che compongono ciascun elemento sulla nostra plancia. Indovinate? Chi ha più punti vince.

Considerazioni

Il richiamo ad Azul è fortissimo, come nel celebre predecessore Kiesling disegna un puzzle-game astratto con una componentistica limitata ma anche in questo caso molto carina (almeno a vedere le immagini... certo scordatevi le "piastrelle" in acrilico). Qualche dubbio sull'ergonomia, maneggiare e incastrare pezzettini di legno uno dentro l'altro non pare particolarmente agevole.

© Deep Print Games
© Deep Print Games
Il regolamento è molto chiaro e non lascia dubbi, il flusso di gioco è lineare, in base alle carte che ci siamo procurati costruiamo pezzi per fare punti (subito e a fine partita), fine.

Viene aggiunta una meccanica di set collection vera e propria che pare alquanto importante a livello di punteggio, data la possibilità di addizionare ogni volta i punteggi degli strumenti dello stesso tipo. Inutile dire che parte della competizione (e dell'interazione tra giocatori) passerà anche per la plancia degli attrezzi, in un gioco che comunque pare comunque mantenere una certa comèponente di cattiveria.
Infatti, fronte scalabilità, è prevista la rimozione di un tot di carte attrezzo e di cornici a seconda del numero di giocatori: questo dovrebbe assicurare che il gioco non risulti troppo "generoso" e ci sia effettiva competizione a prescindere dl numero di contendenti, per quanto, ipotizzo, la cattiveria (soprattutto in 2) di Azul rimarrà un lontano ricordo, non essendoci nel gioco una maniera di collezionare punti negativi (eh, com'era bello forzare l'avversario a collezionare piastrelle "rotte"!).

La rigiocabilità è "limitata" al gusto che proverete giocandoci, per quanto nella scatola si trovi anche una variante: il retro della plance personali è infatti leggermente diverso, quattro connettori sono già piazzati e circondarli completamente fornirà ulteriori punti a fine partita, i rimanenti hanno un colore definito e quindi per essere piazzati servirà un poker di carte del medesimo colore, non uno generico.

Proprio per quanto detto il target parte da quello famigliare, per partite spensierate e leggere, strizzando però l'occhiolino ai giocatori più esperti che prima della propria plancia amano guardare quella degli avversari!