Import / Export : anteprima Essen 2017

Import/Export copertina

“Glory to Rome incontra Container”, o almeno così viene presentato questo gioco di carte… sarà vero?

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Import / Export

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole ed in nessun modo ha valore di recensione

Il gioco

Import/Export è un gioco di carte, edito dalla Dark Flight ad opera dell'esordiente Jordan Draper ed originariamente finanziato su Kickstarter. Si pone l'ambizioso obiettivo di costruire un gioco economico con sole carte.

Lo scopo del gioco è avere più crediti a fine partita, rappresentati da “crediti attivi” (cubetti accumulati), crediti passivi, rappresentati dai beni importati, e bonus speciali forniti dalle consegne completate.

Nella lista dei materiali troviamo:

  • 100 carte differenti (riferendoci al gioco base, poi ci sono le espansioni)
  • 12 Navi (2 per giocatore)
  • 6 plance di gioco personali, che rappresentano i Porti
  • 1 plancia che rappresenta l’isola da rifornire

Il gioco si ispira chiaramente a Glory to Rome/Sit Gloria Romae di Carl Chudyk: come in questo titolo le carte da gioco sono multifunzionali e hanno una precisa anatomia per integrarsi con la plancia del giocatore, il cosiddetto porto. Una carta ha un colore associato al tipo di merce riportato sulla destra. Le carte infilate al lato destro della plancia rappresentano i beni importati e, a fine partita, forniscono crediti aggiuntivi (crediti passivi). Sulla sinistra della carta è riportata un’azione; le carte disposte nel lato sinistro della plancia forniscono azioni aggiuntive. Infine, ogni carta ha un nome e potere unico che si attiva quando si utilizza la carta come spedizione e si completa il contratto; le suddette carte vanno infilate nella parte superiore della plancia.

Import/Export anatomia della carta

Flusso di gioco

Il gioco consiste nell’attivare dei contratti posizionando delle carte sulle proprie navi e completare questi contratti mettendovi sopra i materiali (carte) richiesti. Quando le navi sono pronte si spostano in mare aperto (centro del tavolo) e i giocatori possono prelevare le merci caricate con le azioni Import o Pirateria. Una volta scariche, le navi ritornano nel porto del giocatore, pronte a ricominciare il ciclo.

Il turno del giocatore (se conoscete Glory to Rome è praticamente identico), prevede di:

  • pescare fino ad avere 5 carte;
  • dichiarare un’azione giocando una carta

Se si dichiara un’azione intervengono anche gli altri giocatori che possono:

  • pescare fino ad avere 5 carte;
  • seguire l’azione dichiarata giocando una carta dello stesso tipo

Inoltre, sia il giocatore attivo che chi segue, può:

  • giocare azioni aggiuntive per ogni carta “Import” (parte sinistra del porto) dello stesso tipo;
  • giocare due carte di uguale colore al posto di un qualsiasi colore

Le azioni a disposizione:

  1. Contratto (Contract): si stipula un contratto che definisce il tipo e la quantità di merce che una nave deve contenere per salpare. Una volta che il contratto è esaudito (caricando la merce) il giocatore guadagna i crediti previsti (cubetti) e il potere speciale riportato sulle carte contratto, posizionando al carta nella parte superiore dalla propria plancia.
  2. Carico (Load): una carta dalla propria mano si posiziona su un contratto che richiede quella merce.
  3. Rifornimento (Supply): si prende una carta dal pool comune a centro tavolo e si posiziona a sinistra della plancia, per aumentare le azioni attivabili.
  4. Pirateria (Pirate): si ruba una carta da una nave e si carica sulla propria (o si scarta nella riserva).
  5. Importazione (Import): il giocatore leader sceglie una nave, dalla quale verranno prelevate due carte. Tutti i giocatori che hanno seguito l’azione concorrono ad un’asta (in crediti) e chi se l’aggiudica sceglie le carte e le posiziona nella plancia al lato destro. Questi “beni importati” a fine partita conteranno come crediti passivi con una valutazione di maggioranze. Il possessore della nave riceve due crediti, dal vincitore dell’asta o dalla banca (se è lui stesso ad aggiudicarsi l’asta)

La partita finisce quando un giocatore ha raggiunto un certo numero di crediti: 50, o 80 per la partita lunga. Può finire anche quando si esaurisce il mazzo pesca , oppure per il potere speciale di una spedizione. A parte i crediti accumulati come cubetti a fine partite si valutano le maggioranze dei beni importati (lato destro della plancia), si applicano i poteri speciali di alcuni contratti e si decreta il vincitore.

Il gioco si troverà in commercio in maniera spezzettata, penso per conseguenze del finanziamento su kickstarter, a parte l’edizione base descritta saranno presenti varie espansioni che aggiungono carte e qualche variante:

  • Capital Expansion
  • Tokyo Expansion
  • Jutaku Expansion

Prime impressioni

Tornando a quanto detto come presentazione, ovvero “Glory to Rome incontra Container”, possiamo dire che di Glory to Rome ce ne è tanto, pure troppo… al limite del plagio per certi versi. Container mi sembra sia stato nominato un po’ come specchietto per le allodole e tirato per i capelli, ambientazione a parte.

Col presupposto che a me piace Glory to Rome, un suo quasi clone mi interessa marginalmente: c’è il twist sull’asta dei beni da importare, come interessante variante, ma tutto sommato preferisco fidarmi del “pazzo” Carl Chudyk che rischiare per un autore esordiente.

Poi, come spesso capita per questi prodotti che vengono dal crowdfunding: se non si è tra i finanziatori e si vuole prendere la versione retail bisogna scegliere tra prendere il solo gioco base ad un prezzo “umano” (con l’incognita di quanto, effettivamente, contenga come prodotto finito), oppure svenarsi per prendere tutto il cucuzzaro… valutate voi.