Giornata ludica con asta giochi “Matteo Zini”

Una serata commemorativa in ricordo di Matteo Zini.

Notizie
Giocatori

Il 12 Giugno 2022, a Marino (RM) presso il Centro Anziani in via Gustavo de Luca 2, La Tana dei Goblin organizza una giornata ludica dedicata a Matteo Zini.

In occasione della prematura scomparsa di un membro della nostra comunità, volevamo ricordarlo come più gli sarebbe piaciuto, cioè ritagliandoci un’intera giornata per stare insieme e soprattutto giocare tutto il giorno, a partire dalle ore 10:00 fino alle 21:00.

L’ingresso è libero e gratuito, il parcheggio esterno è ampio e per il pranzo saremmo convenzionati con servizi locali che offrono panini con porchetta dei castelli romani, hamburger, salsicce e vegetariani.

Parte del ricavato del pranzo sarà utilizzato per l’affitto della sala.

Nel pomeriggio, a partire dalle 18:00 circa, si svolgerà un’asta di giochi il cui ricavato verrà devoluto alla famiglia di Matteo.

Chiunque volesse donare un gioco per la causa e metterlo nell’asta è pregato di contattare lorenzomariaconti@gmail.com con oggetto ASTA.

Accorrete numerosi e magari riuscirete, oltre che a trascorrere una piacevole giornata di gioco, anche a portare a casa il gioco desiderato!

Per chi ne avrà la volontà abbiamo anche creato un profilo qui https://splitted.it/per-matteo dove poter donare anche online.

Vi aspettiamo!

 

Se lo hai incontrato, lo ricordi e può sembrare retorico, ma difficile scordare il suo ampio sorriso che ti mostra guardandoti dall'alto in basso, succede quando sei molto alto.

La prima cosa che mi rimase impressa, per un vecchio giocatore come me fu la sua enorme voglia di giocare. Riflettendoci meglio, più che di giocare era la curiosità che lo spingeva a conoscere il gioco, non che fosse alle prime armi, ma la sua voglia di approfondirne tutti gli aspetti e soprattutto di legare con la comunità che lo sostiene, era ineguagliabile. Si era appena trasferito da Reggio Emilia a Pomezia e, con grande dedizione, partecipò alle storiche serate organizzate dal buon yota77 ai castelli romani, tutte quelle che poteva. Lo incontrai per la prima volta proprio in una di queste, ma anche al Paiolo, a vari eventi ludici e infine a casa mia. La sua priorità era partecipare!

La seconda cosa che mi rimase impressa fu che in una di queste sere mi disse chiaramente di essere felice di aver accettato il lavoro a Pomezia anche perché sapeva che The Goblin, storico presidente e fondatore della Tana, abitava ai castelli romani e che gli sarebbe piaciuto conoscerlo. Può sembrare una frivolezza da chi guarda dall’esterno, ma per lui capire e conoscere era una priorità. Ovviamente riuscì ad incontrarlo e a stringere un legame anche con Guido. Dopo qualche anno si trasferì nuovamente. Lui stesso ci aveva avvertito che la sua esperienza romana/castellana sarebbe stata a termine, infatti voleva creare la sua famiglia con Giulia, ottima giocatrice anche lei. Li incontrai nuovamente entrambi, se non sbaglio l’anno successivo, alla fiera internazionale del gioco di Essen, nell’atrio a fine fiera, alle prese con l’incubo di noi tutti, quello di riuscire a far entrare i propri acquisti nelle valigie. Stanco ma ancora col sorriso di chi è nel posto giusto al momento giusto. La sua stessa dedizione lo ha poi portato a un matrimonio e a tre figli.

La terza cosa che mi rimase impressa fu che, nonostante la distanza, non uscì mai dai gruppi che organizzavano le serate castellane e sono sicuro che gli dispiaceva non poter partecipare più, ma nonostante questo non smetteva di rimanerne un membro attivo commentando serate e sproloqui vari che naturalmente nascono in ogni gruppo. È sempre stato nei nostri pensieri, per questo quando Giulia, sul gruppo che Matteo non aveva mai abbandonato, ci ha scritto che se ne era andato per sempre, a ognuno di noi, quelli che lo hanno vissuto, anche se per poco, è mancato un battito.

Come non commemorare un nostro compagno di vita, un uomo curioso, sempre dalla parte giusta della barricata, se con quello che ce lo ha fatto conoscere e amare, cioè giocando, in una giornata a lui dedicata per sostenerlo nello spirito e per sostenere la famiglia nel concreto.

Non ti dimenticheremo!

P.S.: A te devo anche la conoscenza degli Offlaga disco Pax, bastava solo questo per non farti uscire più dalla mia testa!!

Commenti

Una persona splendida, sempre positivo, non l'ho mai sentito lamentarsi, riusciva sempre a trovare il lato positivo della vita. So quanto fosse importante questa passione per lui e Giulia, non solo per il piacere di giocare, ma ancher per scoprire nuove persone e sono felice di averlo conosciuto ed esserci diventato amico! Ma non pensate che quando qualcuno di caro ci lascia diventa perfetto... lui era una pippa al sugo nei giochi da tavolo! Sulle partite registrate con BG stats ho solo 3 sue vittorie (un party game e 2 a 7 wonders Duel), impossibile non ricordare la partita a FCM dove chiude con ben 2 dollari oppure quella che ci ha raccontato a Trough the Ages con Giulia durata un paio di giorni... ma aveva cannato un piccolo particolare: lo scartare le carte a fine turno. Al tavolo faceva quelle che poi abbiamo chiamato Zinate! Era ormai un mito... ma sempre col sorriso. Senza mai rosicare, ma divertendosi sempre... Anche solo questo dovrebbe dare la misura di quello che era Matteo. Poi, per chi come me, è stato così fortunato a frequentarlo anche al di fuori dei GDT sa benissimo che era un esempio da seguire, una persona che ti arricchisce la vita...
 

E' ormai passato qualche anno da quando finalmente mi decisi di iscrivermi alla Tana e partecipare alle serate castellane. Ne ho conosciute di persone strane, di bravi giocatori e pessimi elementi. E poi c'era Zini, Black-Meeple.

Matteo non era il più bravo giocatore al tavolo, anzi, proprio qualche giorno fa stavamo cercando di ricordare con Massy-ET se avesse mai vinto una partita. Era il classico malato cronico da PdA e spiegava i giochi come Giurato spiegherebbe la spettroscopia Auger. Matteo, però, era il giocatore col quale ho sempre voluto condividere il tavolo di gioco. Approcciava il gioco con un entusiasmo contagioso e con una curiosità quasi fanciullesca. Non importava che tipo di gioco fosse, filler cazzatone o cinghiale setoloso, ascoltava la spiegazione con gli occhi spalancati come quelli di tua figlia quando gli racconti una fiaba.


Per farvi capire quanto fosse piacevole averlo al tavolo, una sera ad Albano giocammo a Dice Forge. Matteo aveva costruito dei dadi con solo facce che davano soldi e al nostro ennesimo reminder sul fatto che non si vincesse con i soldi Matteo saggiamente rispose "Ma che me frega, sono il più ricco di tutti, DIN DIN DIN" Imitando uno che avesse fatto jackpot alle slot machine.

Questo era Matteo, che con le sue "Zinate" ti rimetteva in pace col mondo, sempre e comunque. 

Un enorme dispiacere, una persona piacevolissima, una coppia bellissima con Giulia e due grandi giocatori.
Purtroppo in questi case non c'è molto da dire se non unirsi nel dolore dei suoi cari che lascia davvero troppo troppo presto maledizione...

Ancora mi è difficile arrendermi all'idea che Matteo non ci sia più, ho davvero faticato a capire cosa diavolo mi stesse dicendo Massy quando mi ha riferito l'orrenda notizia. Il suo sorriso, la sua parlata, le sue movenze a volte un po' goffe, la grande sensibilità e lo sguardo, sempre attento, penetrante eppure dolce ed affettuoso allo stesso tempo: questi ricordi restano vivi in me come se Matteo fosse ancora qui, ora, magari lontano come ero abituato a considerarlo da qualche anno, ma comunque fra noi e idealmente vicino come continuerò a considerarlo. Non mi piace ricordarlo come giocatore o almeno non solo, porto con me il ricordo dell'uomo, del ragazzo spensierato e giocoso, allegro e divertente che con la sua risata al tavolo poteva contagiare tutti, che si giocasse a un family leggerissimo o a un "cinghialone" apocalittico.

Ma il mio pensiero va anche a Giulia, che abbraccio forte augurandole di trovare la forza non tanto per superare (non so se sia mai possibile), quanto per convivere con questa cosa, nel ricordo comunque che Matteo lascia in tutti noi e che lo mantiene in questo modo comunque vivo. E non è da tutti.

Mi dispiace di averlo ingannato. Sono passato da serate a casa mia all'insegna di carbonara e le leggende di Andor (in cui impersonava il nano diversamente basso) a fargli subdolamente provare i miei prototipi malriusciti. Eppure nonostante questo, magari complici i litri di birra, sì è realmente divertito di provare quegli obbrobri e abbiamo passato belle serate insieme in tutta spensieratezza.

Quando lo abbiamo conosciuto era "solo" perché la sua famiglia, all'epoca la sua dolce metà e poi i suoi figli, vivevano distanti. Eppure non traspariva mai alcuna malinconia perché quando era con noi era sempre solare e contagiava tutti con la sua allegria.

Un ragazzo dal cuore grande, una forza d'animo da vero combattente, un amico indimenticabile. 

 

Leggendo le vostre parole mi tornano alla mente tante immagini, tante serate passate insieme al Castello di Avalon dove lo abbiamo conosciuto, e lo avete descritto così bene che non riesco ad aggiungere altro. Era una persona serena, giocava per passione, giocava per stare insieme e divertirsi. Non disdegnava nessun tipo di gioco, me lo ricordo in una lunghissima partita a Die Macher in un memorabile addio al celibato. Mancherà, mancheranno le Zinate mancherà il suo sorriso.

Un abbraccio di cuore a Giulia e a tutta la famiglia.

E' da stamattina che cerco di scrivere qualcosa, ma poi, leggendo i messaggi degli altri amici, mi travolgono i ricordi, i pensieri e le immagini.

Quante giornate e serate passate attorno al tavolo a giocare, a cazzeggiare, a bere e a commentare questa o quella strategia letta sul forum della tana.

Le discussioni fatte su "Pochi acri di neve" e del fatto che non volevamo conoscere la strategia dominante, dicendo: "tanto chi riuscirà mai a fare tante partite; perché rovinarsi il gioco?".

Come non ricordare il fallimento più totale alla nostra prima sessione di D&D a Dungeon World approcciata in modo analitico/matematico, con carta penna e calcolatrice (penso che da quel momento Sb3m non abbia più masterizzato).

Caro Matteo (o "il Zini" come ci piaceva chiamarti), ci hai fatto proprio una bella Zinata delle tue: sei riuscito a far parlare di GdT anche il parroco di Arceto, durante l'omelia.

Porto con me tantissimi momenti belli passati assieme e aneddoti, e che ci hanno aiutato a rendere meno amaro il viaggio di ritorno mercoledi.

Un abbraccio forte a Giulia e soprattutto ai bimbi.

Daniele

Semplicemente un triste e dolce saluto e buon viaggio

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