quella associazione mi ha cancellato diversi post che avevo pubblicato, per quanto riguarda il solo libro in italiano che è stato pubblicato, sembra che non vogliono che si sapia quello, quando avevo chiesto se c'era un libro in vendita in italiano, hanno cancellato il mio post, poi quando ho detto che ho trovato il libro SHOGI (SCACCHI GIAPPONESI), avevo pubblicato una foto, cosi le persone possono vedere il libro, avevo acquistato la terza edizione, cosi gli amministratori di quella associazione hanno cancellato ancora il mio post, senza nessun motivo.
Come giocare a Shogi?
Dopo aver svolto nell'articolo "Shogi, scacchi e l’arte della guerra" alcune riflessioni sullo Shogi inteso nel suo rapporto con il Chess e con la dialettica bellica, evidenziando tanto le forti analogie quanto le irriducibili peculiarità di questo gioco, passiamo al considerare una questione più pratico-applicativa: se mi interessa lo Shogi, o se non lo conosco ma ne sono affascinato, come faccio a iniziare a giocarlo? In questo articolo fornirò alcune indicazioni pratiche che spero possano risultare utili per chiarire i primi dubbi su questo gioco.
Per giocare a Shogi occorrono quattro elementi: un regolamento, un set da Shogi, del materiale di studio e degli avversari con cui divertirsi e confrontarsi. Il regolamento dello Shogi è reperibile pressoché ovunque in internet: per individuarne uno basta una breve ricerca con Google. Pertanto iniziamo subito col chiederci dove reperire un set da Shogi.
Dove posso comprare un set da Shogi?
Prima di acquistare qualcosa è bene conoscerne le caratteristiche pricipali, in modo da fare un acquisto più mirato e più vicino alle nostre esigenze. In quest'ottica occorre sapere che un set da Shogi è costituito da:
-
uno Shogiban (la "scacchiera");
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quarantuno Koma (i pezzi);
- due Komadai (basi su cui riporre i pezzi catturati all’avversario).

Esistono vari tipi di set, per tutte le esigenze. Li suddividerò in quattro fasce in base alla loro qualità (e al loro costo): fascia bassa, fascia medio-bassa, fascia medio-alta, fascia alta.
Fascia bassa. Un set da Shogi lo si trova facilmente su Amazon: con circa venti euro si può acquistare un set da viaggio magnetico con componenti in plastica. Non è un granché, ma rappresenta comunque un buon inizio. Un’altra possibilità in questa fascia è costituita dal noto sito cinese Aliexpress: il prezzo addirittura si dimezza rispetto a quello di Amazon benché le tempistiche di spedizione si allunghino di molto.
Fascia medio-bassa. Esiste un interessantissimo e-commerce gestito da shogisti cecoclovacchi, ossia www.shogi.cz. Il loro sito è ricco di materiale ed è davvero l'ideale per muovere i primi passi nel mondo dello Shogi. Con circa trenta euro vi si può acquistare un set completo in legno. Con circa cinquanta euro si può acquistare il loro set per principianti (Koma in legno e Shogiban in cartone pressato) in cui ogni pezzo riporta un Kanji e le direzioni di movimento di ciascun koma.
Fascia medio-alta. In questa particolare fascia troverete pezzi di buona fattura di importazione giapponese. Il sito di riferimento è quello di un negozio online francese: http://en.aobo-shop.com/26-shogi-japan. Potrete ritrovarvi set che possono arrivare al costo di duecentocinquanta euro. Nota dolente è la scarsa possibilità di scelta: trattandosi di oggetti d'importazione per un bacino di utenza limitato, la varietà dei materiali è esigua.

La maggior parte di questi Shogiban è realizzata da artigiani che adoperano la tecnica del Tachi-mori (tracciare linee con la spada) con cui tracciano la griglia delle colonne e delle traverse dello Shogiban adoperando lacca giapponese e uno speciale tipo di katana con la lama smussata.
Per quanto riguarda il legno, tra i più pregiati menzioniamo il Kaya o Torreya nucifera, un legno ricco di olio dal quale si ricavano Shogiban molto durevoli e caratterizzati da una particolare fragranza; lo Hyuga Kaya proveniente dai boschi della prefettura di Miyazaki, legno ricavato da alberi che crescono a un ritmo molto più lento per via delle particolari condizioni climatiche della zona e da cui si producono Shogiban con Masa (venature) più fitto. Vi sono anche soluzioni che includono il cedro d’Alaska, l’abete rosso, il Katsura e via dicendo.
È possibile anche scegliere la tipologia di Masa: solo frontale, oppure sia sulla parte superiore che inferiore dello shogiban, o anche shogiban senza Masa.
Anche per quanto riguarda i Koma la scelta è vasta, sia per la tipologia di legno che per la tecnica di incisione dello stesso.
Per quanto riguarda la tecnica di incisione, vale ricordare brevemente le principali:
• Kaki-goma: consiste nel dipingere direttamente i kanji sul legno;
• Hori-goma: tecnica con cui il legno viene intagliato seguendo la forma del kanji riempendo poi il solco con lacca giapponese;
• Horiume-goma: analoga all’Hori-goma, ma la lacca riempie completamente l’incisione andando a filo della superficie;
• Moriage-goma: la lacca supera leggermente il livello dell’incisione creando quindi un kanji in bassorilievo.

Si può anche scegliere il “font” del kanji adoperato, ossia lo stile di scrittura, e soprattutto tra Koma con un solo kanji (semplificati) e koma tradizionali con due kanji. Anche in questo caso è possibile optare tra diverse tipologie di legno e tecniche di taglio per mettere risalto, in modi diversi, il Masa, dando a ciascun set un suo specifico timbro nel momento in cui si muovono i pezzi sullo Shogiban.
In merito a questo ultimo punto, ricordiamo che nello Shogi la tecnica di presa e di spostamento dei pezzi differisce da quella degli scacchi occidentali: nello Shogi spostare un pezzo significa sollevarlo tra pollice e medio, posizionare il dito indice sotto il Koma consentendo al pollice di lasciare la presa e poggiare il pezzo in questa “tenaglia indice-medio” sullo Shogiban, che in questo modo emetterà il classico schiocco del legno.
Con la preziosità dei legni adoperati, le pregiate fragranze lignee, gli intrecci di venature, le differenti sensazioni tattili e uditive e le raffinate tecniche artigianali della sua produzione, lo shogi propone una immersione totale, appagando il giocatore dalla mente ai sensi. Una vera e propria arte nell’arte.
Come potrete immaginare, nei negozi di fascia alta si possono spendere cifre molto elevate che possono arrivare ai diecimila euro e più (occorre naturalmente aggiungere anche le spese di spedizione e i costi doganali).
Insomma, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dal livello amatoriale al collezionismo di lusso.

Dove giocare a Shogi?


Esiste inoltre gruppo facebook della Associazione Italiana Shogi. Il gruppo è molto utile per entrare in contatto con giocatori italiani di vario livello (abbiamo anche giocatori con Dan). Infine su Telegram v’è un gruppo italiano dedicato allo Shogi, lo Shogi Dojo Italia, dove scambiare opinioni, organizzare e commentare partite.
La via dello Shogi

Ai video sarà poi necessario affiancare la lettura di libri. Tra quelli dedicati ai principianti spicca per chiarezza ed efficacia didattica la serie "at a glance" della 3°Dan Madoka Kitao. La serie è composta da quattro libri, ciascuno dedicato a uno specifico argomento: i Joseki (strategie di apertura), i Sabaki (strategie del mediogioco per il buon posizionamento), Edge attack (tatticismi relativi agli attacchi sui fianchi), Ending attack (tecniche di attacco finalizzate allo scaccomatto). Di questi testi parleremo in uno dei prossimi articoli.