Final Touch: anteprima Essen 2016

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione. 


In Final Touch ogni giocatore contribuirà alla realizzazione dei più famosi dipinti della storia. Questa anteprima deriva dalla lettura del regolamento in polacco.

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Final Touch

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione. 


In Final Touch ogni giocatore contribuirà alla realizzazione dei più famosi dipinti della storia. Questa anteprima deriva dalla lettura del regolamento in polacco.

IL GIOCO

Vengono distribuite 5 carte colore a testa e capovolto il mazzetto dei dipinti in modo che si veda solo il dorso delle opere in realizzazione, in cui sono raffigurati i colori necessari a completare il dipinto. 
Viene messa sul tavolo la prima carta: in tal modo si saprà quali colori occorrono per questa e per la successiva opera.

Al proprio turno, ogni giocatore dovrà obbligatoriamente contribuire con almeno uno, o più colori richiesti, mettendo le carte alla sinistra dell’opera, oppure potrà scarabocchiare l'opera utilizzando un colore non richiesto (o che è già stato messo, mettendo un esubero di quel colore). Se non si posseggono carte utili ad un buon dipinto, si dovrà obbligatoriamente scarabocchiarlo.

Dopodiché, il giocatore rimpingua la sua mano a 5 pescando dal mazzo.

Quando un giocatore gioca l’ultima carta necessaria a completare il dipinto, lo prenderà, lo girerà dal lato del dipinto, ed otterrà i punti indicati sulla tela.
Se un giocatore gioca la terza carta scarabocchio, allora egli rovinerà l’opera: la consegnerà all’avversario senza girarla, quest’ultimo otterrà i punti indicati in alto a destra (ovviamente un numero minore rispetto all’opera dipinta bene). Nota: in 3 giocatori entrambi gli avversari condividono il valore del dipinto scarabocchiato, posizionando la carta in mezzo ai due giocatori.
Quando un giocatore termina o rovina un’opera (con 3 scarabocchi) dovrà cominciare lui stesso un nuovo turno.

Il gioco termina quando il valore complessivo delle opere realizzate arriva a 25, chi ha le opere che, sommate, danno il valore maggiore è il vincitore. 
Il gioco prevede 3 versioni in base al numero di giocatori:
In 2 giocatori, ci si sfida in duello secondo le regole descritte sopra;
in 3 giocatori, i primi due si sfidano ad un ultimo capolavoro a fine gioco;
in 4 giocatori, si gioca in due squadre, posizionandosi al tavolo alternati.

CONSIDERAZIONI

Sono stato attirato dal gioco solo dalla copertina che raffigura uno scarabocchio sulla Gioconda. Belli e scanzonati anche i disegni delle opere. Trovo invece inguardabile il dorso con l’opera in realizzazione: apprezzabile il fatto che i colori abbiano anche associata una figura geometrica di riconoscimento (fondamentale per chi ha problemi a riconoscere i colori), ma la tela raffigurata occupa un quarto della carta e i simboli mi sembrano anche un po’ piccoli per lo spazio a disposizione. Si poteva fare meglio, per me.

Riguardo le meccaniche questo gioco mi lascia perplesso su più fronti:
Scalabilità: praticamente ha una modalità diversa a seconda di quanti si gioca, mi sembra proprio una cosa poco elegante. 
Fattore alea alle stelle.
È vero, è un gioco da giocare così, leggero, ma mi sembra che abbia davvero poca sostanza dietro, pochi ragionamenti da fare, il classico gioco da pilota automatico. Pronto ad essere smentito da una eventuale (difficile per me) prova su strada.