Essen 2018: Shadows Amsterdam

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Quando "Nome in codice" incontra "Dixit" per le strade di Amsterdam nasce un party game adrenalinico. Ecco il report della prova su strada di phalanx a Essen.

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Giochi

È il secondo giorno della fiera di giochi in scatola del mondo occidentale quando io e MatBat incontriamo il communication manager della Libellud per provare il nuovo titolo presentato in fiera che, coloratissimo, non passa inosservato con la sua grafica fumettosa.

Devo ammettere di non essere mai stato un fan dei party game, anche se non rifiuto mai una partita;  inutile dire che a Dixit faccio spesso pessime figure, ma cerco di approcciarmi con una mente libera da preconcetti.

pedine investigatori
Investigatori in azione
Entriamo nella sala stampa che, come per magia, filtra il brusio di fondo della fiera, donando un po' di sollievo alle nostre orecchie. Maximilien ci accoglie calorosamente e inizia a illustrarci il gioco.

Noi purtroppo siamo solo in tre e, normalmente, non sarebbe possibile giocare; ma ecco che arriva la prima sorpresa: esiste un'app che permette di giocare anche in due o in tre. Ovviamente il gioco dà il meglio di sé con almeno quattro giocatori; ma apprezzo molto che abbia un limite di giocatori molto basso.

Il gioco

Shadows: Amsterdam è un gioco competitivo a squadre, in cui due gruppi si calano nei panni di due agenzie investigative che si sfidano a scovare per primi tre indizi di un misfatto avvenuto nella famosa città olandese, evitando però le pattuglie della polizia che ostacolano le loro indagini.

Le cose però non sono cosi semplici: un solo giocatore per squadra conosce la posizione della polizia, degli indizi e dei committenti (riportati su una scheda nascosta da uno schermo), ma non può parlare col resto della squadra.

Ma allora come raggiungere il nostro obiettivo?

La mappa della città è costituita da blocchi esagonali illustrati con varie scene delle città e di eventi di vario genere (feste, furti, emergenze, eccetera), mentre i capi squadra hanno a disposizione una decina di tessere esagonali con illustrazioni in tema con quelle della città.

A ogni suggerimento il capo squadra sceglie una o due tessere che ci indirizzano verso uno specifico esagono; ogni tessera ricevuta permette di spostare la pedina della propria squadra di una casella (quindi con due tessere ci spostiamo di due caselle). A questo punto il resto della squadra deve interpretare le illustrazioni sulle tessere ricevute e identificare la propria destinazione.

carta locazione indiyz
Componenti
Ovviamente non sappiamo su che basi il capo investigatore abbia fatto la sua scelta: magari ha scelto una tessera per i colori (ad esempio rosso e blu che potrebbero indicare i lampeggianti dell'auto della polizia di una delle illustrazioni della plancia), oppure per il tema, o ancora per qualche specifico oggetto in comune, ma senza dimenticarsi che non siamo soli.

Anche l'altra squadra sta facendo la stessa cosa, attingendo dallo stesso gruppo di tessere utilizzata dal nostro capitano: per cui sia il suggeritore che il resto della squadra non possono dormire sugli allori, rischiando di farsi superare dalla squadra avversaria.

Il gioco infatti si svolge in tempo reale: non ci sono turni e non bisogna aspettare che ogni squadra abbia fatto la propria mossa

I suggerimenti vanno interpretati con cautela perché non tutte le caselle sono sicure: in caso terminassimo il movimento su una casella della polizia (rappresentate con una X sulla mappa del capitano) la polizia ci individuerebbe e allora riceveremmo un segnalino sul nostro tracciato della polizia. al terzo segnalino la vittoria verrà assegnata automaticamente alla squadra avversaria.

Una volta trovati tre indizi la missione non è ancora giunta al termine: dobbiamo infatti trovare anche il luogo in cui incontrare il committente, con le stesse modalità descritte finora.

Giocando con l'app, invece, il ritmo viene dettato da un timer; per cui, una volta scaduto il tempo, si perde la partita qualora non si siano trovati i tre indizi; si applicano comunque tutte le regole sul movimento e sulla polizia. L’app comprende vari livelli di difficoltà, tra cui il livello master, in cui bisogna vincere il gioco in soli tre minuti.

Rigiocabilità

Questo é uno dei primi fattori che guardo nei party game e, in questo caso, sembra essere molto alta; vediamo perché:

  • plancia
    Plancia di gioco
    posizione degli indizi: ci sono venti mappe esagonali per squadra, ognuna stampata fronte/retro e con tre possibili orientazioni, quindi la probabilità di rigiocare la stessa mappa è estremamente  bassa (io comunque non mi ricorderei di averla giocata);
  • plancia di gioco: il tabellone è modulare ed è formato da sei plance distretto stampate fronte retro. La scatola inoltre include sette distretti per garantire variabilità; per cui ci ritroveremo quindi a giocare partite sempre differenti.

Alla fine della partita (vinta per un pelo), abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con Maximilien e con l'autore del gioco Mathieu Aubert. Inutile dire che, nonostante mi fossi preparato in anticipo, mi sono sentito come a scuola quando ti interrogano e tutto quello che volevi dire svanisce dalla tua testa.

Abbiamo chiesto della possibilità di pubblicazione di future espansioni o versioni alternative del gioco, come lascia sperare la grafica del titolo; ma, giustamente non si sono sbilanciati: immagino che sia normale non fare dichiarazioni su un possibile seguito durante il lancio del gioco stesso.

Ero poi curioso sulla scelta di Amsterdam come palcoscenico per le indagini, invece di un’altra città o di un luogo di fantasia.; Matieu ci ha detto che un luogo reale permette una maggior immedesimazione e che la scelta è ricaduta su Amsterdam sia per la sua topografia, sia per la varietà dei suoi elementi distintivi (il canale, il mare, i vari quartieri della città dall'architettura tipica ed i colori vivaci).

Chissà che in futuro non venga scelta una città italiana con la sua arte e con la sua struttura: guardatevi su Google Maps il centro di Palmanova, con la sua splendida pianta esagonale, o Lucca con le sue mura cittadine.

Il tempo a nostra disposizione è scaduto; Ringraziamo Maximilien e Matieu per il tempo dedicatoci e ci allontaniamo, tornando nella bolgia della fiera, con la sensazione di aver provato un gioco con il potenziale per affiancarsi ai grandi concorrenti del segmento.