Essen 2018: report di Pennuto77 - mercoledì

pennuto77 GrandeMu Realm of Sands
pennuto77

Ecco anche quest'anno il resoconto della fiera da parte del nostro Pennuto77: che avrà riservato il primo giorno di fiera?

Report
Giochi

Eccoci al consueto resoconto della fiera da parte del vostro affezionato Pennuto77.

Come sempre arrivo ad Essen da martedì, pronto per entrare nella fiera in allestimento già il mercoledì mattina. In compagnia di Marco (Zerro73), Alessandro (Jelerak), Fabrizio (Etrigan) e Giuseppe (Ryvin), arriviamo fin dal primo mattino e ci incontriamo con Michele (GrandeMu) per girare tra i tanti padiglioni in allestimento. Questa volta, purtroppo per lui (a noi fa molto piacere ovviamente), a noi si unirà in serata anche Andrea (Killa_Priest) che, a causa della dipartita del mitico camper dei Giullari, è rimasto senza alloggio e, quindi, viene da noi soccorso con alloggio e passaggio in auto.

Normalmente il mercoledì la fiera si gira facilmente e io posso anche approfittare per fare un giro tra il grande padiglione della stampa, dove si trovano tutti i giochi allestiti per le fotografie. Di contro è difficile fare acquisti e provare i giochi per le molte persone indaffarate a preparare gli spazi per l’apertura del giorno dopo, ma se ne può comunque approfittare per salutare gli amici. Per me, in particolare, si tratta dell'undicesima Essen consecutiva e tanti ormai sono gli “addetti ai lavori” che conosco e rivedo con piacere tutti gli anni, in un luogo così distante da casa, ma sempre più simile ad una nuova casa adottiva.

Grazie a disponibili spiegatori orientali, a qualche amico italiano e a una partita fatta a chiusura di giornata in appartamento, quest’anno il primo giorno riesco a provare ben sette titoli, tutti presenti nella mia lista delle cose interessanti da provare.

Lo ripeto tutti gli anni, ma lo ribadisco anche questa volta: si tratta di una prima partita, in molti casi (dove non specifico diversamente) neppure completa. Pertanto occorre sempre prendere queste mie prime impressioni con il beneficio del dubbio. Al più sono aiuti per orientarsi all’acquisto o alla prova, soprattutto per chi, conoscendo i miei gusti, può capire un minimo se sono titoli nelle sue corde.

Non pretendo di poter dare giudizi definitivi e particolarmente affidabili su titoli di cui ho sentito la spiegazione in inglese e di cui ho fatto solo qualche turno; tuttavia, in una fiera dove escono più di mille titoli ogni anno, anche solo un parere dopo qualche turno rimane un valido aiuto per non comprare al buio scatole che, ormai. raramente si discostano dai cinquanta euro o più di spesa.

Eccovi, dunque, i titoli provati oggi [ieri, NdR].

Realm of Sand

Si tratta di una specie di versione evoluta di Patchwork, ma giocabile fino a quattro giocatori. Su una griglia parzialmente utilizzabile si devono posizionare delle tessere colorate in modo da andare a formare dei disegni che coincidano con quelli delle carte punteggio a disposizione di tutti. Tali carte, quando reclamate, oltre i punti vittoria forniscono anche delle tessere bonus che aiutano a formare i disegni successivi.

Quando, per fare tali figure, si usano le tessere del tetris della propria riserva (se ne hanno tre), queste vengono
Realm of Sand copertina
riprese su un cerchio di tessere diverse con la stessa meccanica di Patchwork (si può cioè scegliere una delle tre tessere davanti all’indicatore per poi avanzarlo al suo posto). Inoltre, ogni giocatore, nella versione avanzata del gioco, ha un potere speciale che può attivare ogni volta che libera due caselle particolari della propria plancetta.

Il gioco scorre bene; non è per nulla semplice, poiché c’è la possibilità di vedersi prendere sotto il naso proprio la figura che si stava cercando di fare, e inoltre permette una serie di combo molto forti e performanti se si gioca con attenzione.

Realm of Sand è piaciuto parecchio a tutto il tavolo, sebbene il prezzo sia un tantino alto per i materiali e la piccola scatolina che li contiene. Tuttavia si tratta di un acquisto quasi obbligato per chi apprezza molto i giochi con il tetris e i puzzle da comporre.

Voto per tipo di gioco: 8

Voto personale: 7

Discovery: the Era of Voyage

Altro gioco orientale che, questa volta, ci vede vestire i panni di commercianti navali che si spostano con la propria barca su porti, rappresentati da carte e posti in circolo.

Discovery: the Era of Voyage copertina
Ogni turno si sposta la propria nave su un nuovo porto facendola navigare in uno dei due sensi di rotazione (che si potrà invertire solo riportandola al centro del cerchio, perdendo un turno, ma ricominciando poi nella direzione e dal porto che si preferisce).

Ogni porto permette di compiere un’azione che va dal prendere merci all’ottenere soldi o punti; se si va in luoghi già occupati si paga un soldo a chi vi è già. Se si può pagare il prezzo, è possibile posizionare al porto un proprio segnalino influenza che, oltre a far finire la partita dopo che un giocatore ha posto il suo ottavo ed ultimo segnalino, è anche quello che darà punti per chi ne ha di più su ogni porto.

Il gioco scorre bene, è ben fatto ma, tutto sommato, molto semplice e senza particolari trovate. I materiali e la scatola sono essenziali e carini, ma non corrispondono ad un prezzo altrettanto ridotto. Carino ma, a mio parere, nulla di irrinunciabile. Un compito ben fatto, ma senza guizzi.

Voto per tipo di gioco: 6,5

Voto personale: 7

Alone

Dopo anni di gestazione e una campagna di raccolta fondi piuttosto riuscita, finalmente vede la luce questo titolo davvero particolare e claustrofobico della italianissima Horrible Games.

Alone: copertina
Un giocatore impersona un eroe sperduto e impaurito in un complesso buio e brulicante di mostri; gli altri sono al comando dei malvagi alieni che infestano la base e giocano carte solo in risposta alle mosse dell’eroe. Tuttavia, come dicevo, il malcapitato è al buio e deve andare in giro per cercare di trovare le stanze con cui interagire, per poi risolvere almeno due delle tre missioni necessarie ad ogni scenario per vincerlo.

I cattivi, dietro uno schermo, hanno la mappa completa e le mille carte con cui attaccare, tendere trappole e ogni altro genere di nefandezze. La sensazione di claustrofobia e di essere perennemente braccato è palpabile nel povero esploratore e tutto sembra essere contro di lui. Tuttavia le armi da trovare - e una mappa che si svela mano a mano e che può anche scoprirsi riparando le varie luci in giro - alla lunga potrebbero aiutare l’eroe a vincere.

Il gioco gira molto bene, ha tante trovate interessanti e una forte atmosfera data da carte e grafica molto azzeccate. Per una volta si prova più gusto a fare il buono di turno e, forse, rimane un gioco che dà il suo meglio in due, dato che i cattivi si devono dividere le contromosse - anche se hanno il divertimento aggiuntivo (se si gioca in tre o quattro) di doversi coordinare senza parlare troppo, per non informare l’eroe dei loro piani.

Il titolo mi è parso ottimo e, penso, potrà davvero piacere a tutti gli amanti di questa tipologia di giochi.

Voto per tipo di gioco: 8

Voto personale: 7,5

The Forgotten City

Una grafica molto colorata e curata, buone componenti e regole semplici nascondono un titolo molto deterministico e tedesco.

The Forgotten City copertina
Ogni turno i giocatori raccolgono risorse su una mappa esagonale e le spendono per edificare edifici produttivi e aumentare le proprie rendite.

Inoltre, si possono ottenere tessere sviluppo e punteggio a fine partita e, alla fine dei round, ci sono dei mostri da combattere per fare punti, che, se non contrastati fanno invece perdere la partita.

Tutto gira benem anche se devo dire che è difficile giudicarlo dopo solo un paio di turni perché sembra un gioco che decolla sul finale e che, per essere capito a fondo ,necessita di qualche partita.

Tuttavia a nessuno al tavolo è piaciuto particolarmente, complice anche un’ergonomia pessima, a causa della quale le tante cose da mettere alla fine non entrano negli esagoni e rischiano sempre di cadere. Peccato, perché qualche trovata carina ce l'ha.

Voto per tipo di gioco: 6

Voto personale: 5,5

Smartphone Inc.

Titolo con una meccanica di scelta delle azioni davvero originale e interessante, in cui si vanno a sovrapporre due schede raffiguranti le varie azioni e tutte quelle ancora visibili fanno compiere azioni, mentre quelle coperte fanno produrre merci.

Smartphone Inc copertina
A seguito di questa fase di scelta simultanea delle azioni si andrà poi a vendere ed edificare altri uffici di vendita in giro per il mondo. Chi fa il prezzo più basso guadagna meno (i soldi sono i punti vittoria); ma vende prima, rischiando di saturare la richiesta e di lasciare gli altri a bocca asciutta.

Inoltre si possono sviluppare tecnologie, comprare nuove azioni e altre cosette interessanti, ben amalgamate nel flusso di gioco.

I materiali sono molto curati e il tabellone è tutto a doppio strato, con una serie di spazi dove inserire i pezzi e che ha una buona variabilità da partita a partita. Il gioco migliore provato oggi e un acquisto sicuro per quanto mi riguarda, molto interessante e originale. Promosso a pieni voti.

Voto per tipo di gioco: 8,5

Voto personale: 8,5

Mini WWII

Gioco sulla seconda guerra mondiale che si gioca in quattro, due per fazione.

Mini WWII: copertina
Tedeschi e giapponesi contro russi e britannici si contendono una mappa minimalista (per usare un eufemismo) giocando carte simili ai tanti card driven in circolazione: le carte, cioè, possono essere giocate per i punti azione, oppure per scatenare l’evento riportato se della propria nazione.

Inoltre si possono sviluppare tecnologie e tenere un punto operazione per la carta successiva. Il gioco funziona e pare ben pensato, anche se tre turni sono pochi per sbilanciarsi troppo.

Chi ama questo tipo di titoli potrebbe trovare in questa ridottissima versione una valida alternativa ai tanti titoli più blasonati nel segmento dei giochi di guerra. Buono.

Voto per tipo di gioco: 7,5

Voto personale: 7

Symphony No.9

La sera riusciamo a fare una partita intera a questo gioco di cui si era tanto parlato prima della fiera.

Symphony nr.9
Le mie aspettative erano abbastanza alte ma devo dire che sono state abbastanza deluse.

A fronte di alcune buone idee, il titolo risulta alla fine piuttosto incontrollabile e casuale, oltreché prono a particolari stravolgimenti poco prevedibili. Con una prima fase di maggioranze ci si accaparra famosi compositori, per poi puntare alla cieca sul finanziamento di alcuni concerti, a scapito di altri. Dopo aver puntato, il totale speso da tutti i giocatori determinerà quali artisti daranno soldi a chi ne possiede i cubetti.

A peggiorare il titolo a mio parere c’è anche un punteggio finale davvero astruso e poco gestibile, che rende di difficile lettura la situazione al tavolo. Bocciato, per quanto mi riguarda.

Voto per tipo di gioco: 6

Voto personale: 5

***

Per oggi ho concluso; ci vediamo domani per il primo giorno “vero” di fiera.

Buonanotte.

Commenti

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare