Cronache galattiche da Mecatol Rex

Ahab, CastoroBoy

Alla DesCon 2023 va in scena un epico scontro a “Twilight Imperium IV – La Profezia dei Re”

Report
Giochi

Capitolo 1 – L’Alleanza Naaz-Rokha

(Di come un novellino si siede al tavolo della guerra con l’unico obiettivo di non cagionare troppi danni)

Le foreste del pianeta Naazir trasudano di calda umidità e timore reverenziale. Ad occhi miopi ed estranei potrebbe risultare curioso notare che lo stesso clima si respiri anche all’interno della Tetrarchia dell’Alleanza, riunita nella Camera del Congresso per deliberare la condotta da mantenere nell’imminente scontro. Ma la simbiosi è sempre stato il segreto di questi due popoli tanto lontani e diversi, quanto complementari e sinergici.

Gocce di sudore attraversano la pelle glabra e gelatinosa dei Naaz presenti, mentre le narici e le orecchie feline dei Rokha scattano nervosamente ritmando il silenzio denso dell’odore della paura e della consapevolezza del non essere pronti. Nessuno però osa infrangere il sacro silenzio. La votazione è unanime come sempre, l’armonia di nuovo salva: esplorare il più possibile, non farsi dei nemici, tentare di raggiungere l’antico Trono attraverso la diplomazia e la forza arcana delle reliquie.

La seduta è sciolta.

Round #1: I Naaz-Rokha (Viola) esplorano i pianeti limitrofi a caccia di frammenti di reliquie, tutte le fazioni sono ancora in fase di studio.

Capitolo 2 – I Nomadi

(Dove ci si accorgerà che non sempre chi prima arriva meglio alloggia)

Uno sguardo torvo scruta i frammenti luminosi allontanarsi dall’anello di Arcturus. Non si tratta di corpi celesti, ma di navi.

Ogni nave custodisce al suo interno un ambasciatore, ogni ambasciatore è latore di una missiva, ogni missiva riporta le stesse esatte parole: “Mecatol Rex è caduta per mano dei Nomadi. Richiesto immediato invio di un Emissario per discutere dell’Agenda politica. Massima apertura ad accordi economici e politici”. Il messaggio raggiungerà a breve ogni angolo della galassia, e sarà accolto con meraviglia da quei popoli che non si aspettavano una simile audacia da colui che aveva aperto loro la propria dimora e li aveva invitati al tavolo delle trattative.

Ma anche quello sguardo inquisitore nasconde un segreto. Dietro la maschera si celano pupille che già indagano il domani. Ed è allora che il Nomade si lascia vincere dallo sconforto, di un futuro lontano dalle aspettative, di un finale amaro. Gli occhi si chiudono, maledicendo la benedizione di un dono tanto crudele.

Round #2: I Nomadi (Verde) occupano il centro della mappa, finalmente ha il via la Fase di Delibera.

Capitolo 3 – I Cabalisti Vuil’Rait

(Sulla tracotanza dei prepotenti e sulla necessità di mutare i piani in corso d’opera)

Come fidarsi di sauri feroci e insonni che scrutano la mappa spaziale in cerca di vittime alle quali sottrarre navi?
Come è possibile uscire vivi da una frattura gravitazionale?
Perché i Nomadi hanno abbandonato Mecatol Rex consegnandolo di fatto agli artigli della Cabala?
Come potrebbero mai tali voraci predatori guidare il Consiglio Galattico?
Perché i Titani hanno scelto di sciogliere la fratellanza che li legava agli Hacan?
Dove poter procacciare del cibo quando il fido kebabbaro galattico decide di chiudere per ferie?

Quando troppe domande attanagliano l’universo, una pausa diventa doverosa, per raffreddare i neuroni e riempire gli stomaci.

Round #3: Vuil’Rait (Rosso) conquista Mecatol Rex, ormai quasi tutti i pianeti sono stati esplorati e occupati.

Capitolo 4 – Gli Empireani

(Dove vengono narrate le strategie segrete di Colui che trama nell’ombra)

Inquietanti onde radio si propagano tra i buchi neri. Una razza ancestrale ha dischiuso le ali dal suo nido ed è tornata a muovere i fili della politica.

La voce muta degli Empireani si scambia senza tregua informazioni: Vuil’Rait è assoggettato, nonostante detenga ancora Mecatol Rex una indissolubile alleanza diplomatica non lo rende per ora una minaccia; Naaz-Rokha è un burattino nelle nostre mani, legato mani e piedi ad un patto di sangue non fa un passo senza il nostro controllo; i Nomadi sono ormai involuti, persa la guida del Consiglio Galaƫco paiono spaesati e inoffensivi; i Titani sono confusi, esplorano, tentennano, elemosinano, i loro fasti sono lontani; Hacan resiste ancora alle nostre lusinghe, ma le sue truppe sono ridotte al lumicino e la sua fine potrebbe essere vicina.

La ragnatela si tesse, appiccicosa e infame. Un morbo sta infestando le stanze del potere.

Round #4: Gli Empireani (Giallo) mandano un incrociatore attorno a un pianeta degli alleati Naaz-Rokha, completando così un obiettivo segreto.

Capitolo 5 – I Titani di Ul

(Di come una partenza non ottimale si possa trasformare in una quasi vittoria)

Il Comandante Tungstantus si inginocchia davanti all’Ul. Il suo spirito è contrito fino alla morte. Il corpo massiccio e portentoso sembra raggomitolarsi su sé stesso e i suoi circuiti spegnersi, forma di rispetto e timore dinnanzi al Titano patriarca. Il mastodontico Ul svetta al di sopra dei monte più alto e il suo occhio vermiglio sembra la luce di una luna fissa e annoiata.

Ho fallito, sua Grandiosità.” La voce rotta, sconsolata e inconsolabile del Comandante riecheggia in tutta la città di Trascendence. “Non avrei dovuto attaccare il pianeta Perimeter e inimicarmi gli Hacan. Avrei dovuto essere più spietato coi Nomadi e non lasciare che i Vuil’Rait occupassero Mecatol Rex. Non sarei dovuto…

Silenzio.” Il monito dell’Ul interrompe la supplichevole ammenda. “Non tutto è perduto, Comandante. Ripartite immediatamente con la flotta e portate a termine gli ultimi incarichi segreti che vi sono stati consegnati: la vittoria è ancora alla nostra portata, è tempo per i nostri fratelli Titani di ridestarsi e dominare l’universo.”

Tungstantus tace. Si batte il pugno sul petto in segno di saluto, si rialza e, senza mai voltare le spalle alla propria guida suprema, si allontana verso il porto spaziale. La vittoria è davvero ancora alla loro portata: l’infinita pazienza e saggezza dell’Ul verrà infine ripagata?

Round #5: I Titani di Ul (Blu) e gli Emirati di Hacan (Arancione) raggiungono i 10 punti che fanno terminare la partita, ma i leoni sono più lesti e si aggiudicano così la vittoria. Gli altri quattro avversari chiudono tutti a 8 punti.

Capitolo 6 – Gli Emirati di Hacan

(Dove si dimostra, se dimostrare è necessario, che spesso l’eventualità più probabile alla fine si realizza)

Un vento secco e polveroso accarezza il velluto del mantello del Quieron. La sua bocca si schiude quasi in un ghigno, che mostra gli affilati canini leonini e permette al fumo del narghilè di risalire lungo la trachea, intiepidendo la lingua, fino a riempire la terrazza, inebriandola di un profumo dolciastro e speziato. Il mondo là fuori sembra incurante di quanto stia succedendo sopra le loro teste: un’orgia brulicante di formiche, bottiglie di ogni foggia e colore, animali di tutte le razze si mischiano in maniera promiscua, ceste ricolme, cofanetti intarsiati che sembrano promettere contenuti preziosi ed esotici, strilla, risate, sputi.

Quella visione contemplativa e quasi onirica viene interrotta dal rumore felpato dei passi rapidi e trepidanti dell’Agente Carth. “Sire, abbiamo ultimato di ammassare le truppe di terra su Hercant. Ogni sua disposizione è stata compiuta. Abbiamo vinto, mio Quieron: il Trono Imperiale è nostro!

Nessuna risposta a suggellare l’annuncio del trionfo. Un vero Re sa bene che questa è solo l’ennesima vittoria in una vita di battaglie: domani ci saranno nuovi popoli da sottomettere, la corona va conquistata ogni giorno.

 

Commenti

Grazie del report! Molto bello! E si evince anche un'attenta lettura della lore, complimenti!
Ringrazio nuovamente tutto il gruppo per l'opportunità offertami di giocare!

Bel report, la giornata resterá indelebile negli annali! Attendo con impazienza nuove sfide galattiche

E gli Empyrean continueranno a tramare nell'ombra. 😈

Alla prossima sfida! 🚀

Bello bello!

Grazie per l'opportunità di scrivere e di provare questo gioco: davvero una bella esperienza, peccato sia così difficile da intavolare!

Certo che alle DesCon ci sono sempre le solite facce...

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