Sembra intrigante, del resto Simone e' una garanzia. Per la serie: Scimmia avvisata...mezza inguaiata!!
Ad un recente incontro ludico ho avuto la fortuna di poter testare un prototipo di Simone Luciani (Marco Polo, Lorenzo il Magnifico, ecc. ecc.) e dell’esordiente Tommaso Battista. Il gioco è ormai ad un buon punto di sviluppo e verrà edito dalla Cranio Creations nel 2018. Si tratta di un gestionale da 2 a 4 giocatori per una durata approssimativa di circa 30 minuti a giocatore.
Il gioco
L’ambientazione è suggestiva, trattandosi di dover costruire dighe, condotte e centrali idroelettriche per produrre energia pulita. Il tutto avviene su un tabellone che riporta una serie di laghi e fiumi collegati tra loro a partire da fonti più alte sui picchi montuosi fino alla pianura con una serie di fiumi e bacini intermedi. Il gioco dura cinque round, al termine dei quali chi avrà ottimizzato meglio tempo e risorse a disposizione sarà quello con più punti vittoria.
Molte sono le cose interessanti di questo titolo. Innanzitutto, nei vari turni di gioco i bacini in alta montagna verranno riforniti di specifiche quantità d’acqua. Tale acqua in assenza di dighe scorrerà liberamente fino a valle passando per i bacini ed i fiumi preposti fino a disperdersi senza essere utilizzata. Se invece vi fosse presente una o più dighe (che a loro volta potranno avere una capacità di raccolta variabile da 1 a 3) una o più unità d’acqua verranno arrestate/raccolte da tali edifici ed eventualmente utilizzate dai proprietari.
Per poterle utilizzare sarà però necessaria non solo una diga, ma anche i condotti idrici utili a confluire le acque in basso verso l’altro elemento indispensabile, ovvero le centrali elettriche. L’insieme di questi tre elementi diga/condotto/centrale, in presenza dell’acqua e con l’apposita azione, fanno produrre energia elettrica che, alla fine del turno, darà soldi e punti oltre ad un bonus di punti ai due maggiori produttori del round. La produzione sarà direttamente proporzionale alla quantità d’acqua e alla lunghezza dei canali.
Le azioni hanno un costo in risorse (betoniere e scavatrici), eventualmente in soldi e in tempo. Proprio il tempo scandisce la durata dei turni, poiché ad ognuno dei cinque turni di gioco si hanno un determinato numero di unità di tempo da spendere compiendo le tante azioni possibili in ordine di turno.
Uno degli elementi più originali è la ruota delle azioni, che non ha nulla a che vedere con quella di Gerdts. Ogni giocatore ha infatti una ruota divisa in sei spicchi su cui può posizionare la relativa “fetta” azione da voler compiere. Insieme all’azione, deve anche posizionare sullo spicchio le risorse richieste da ciò che si vuole fare. A questo punto la ruota gira di uno spicchio, così che sia l’azione che le risorse utilizzate torneranno a disposizione del giocatore solo alla fine della sesta rotazione! Questa dinamica costringe a pianificare con attenzione le cose da fare poiché le risorse sono molto limitate, non a caso esistono azioni che hanno come unico effetto (a pagamento) quello di ruotare una o due volte tale meccanismo!
I vari giocatori hanno a disposizione anche delle plance personali da cui vanno a prendere le dighe, i condotti, le centrali elettriche ed i piani superiori delle dighe. Con una meccanica che ricorda gli edifici di Terra Mystica, le cose costruite liberano rendite e bonus molto utili e aiutano ad indirizzare la propria strategia. I bonus sono diversi per ogni plancia donando asimmetria e rigiocabilità al titolo.
Oltre alle azioni sugli spicchi delle proprie ruote, i giocatori possono anche svolgere le numerose azioni “pubbliche” presenti al centro del tavolo. Molte di queste divengono più costose se già fatte da altri e costringono quindi a pianificare bene cosa fare e quando. Una delle azioni, ad esempio, permette di immettere nuova acqua nelle sorgenti per il turno in corso o quello successivo; un’altra fa upgradare gli “spicchi azione” con versioni più potenti e via dicendo.
La conformazione “discendente” del tabellone fa sì che dighe poste più in alto frenino l’acqua a tutto ciò che c’è sotto, aprendo la strada a catene di sfruttamento idrico ed a possibili “screzi”. Non a caso, però, le opere più in alto hanno anche un costo maggiore.
Prime impressioni
Ci sarebbe molto altro da dire (ad esempio sui contratti da risolvere per ottenere bonus o sugli obiettivi di produzione), ma il discorso sarebbe troppo lungo e verboso, trasformando questa antemprima in una vera e propria recensione.
In sostanza il gioco è molto interessante, dura relativamente poco, offre molte strategie percorribili per la vittoria e una nutrita scelta sulle azioni da compiere che sono sempre sofferte e mai banali. Si tratta di un titolo che permette di costruire motori energetici sempre più performanti e dà un’ottima sensazione di crescita anche nei suoi soli cinque round di gioco. Dopo una partita si ha subito voglia di provare nuove tattiche e strategie a lungo termine, il che è sempre sintomo di un gioco ben riuscito per quanto mi riguarda.
Non vedo l’ora che esca nei negozi e pare possa anche passare attraverso un finanziamento crowdfunding per dotarlo di materiali più lussuosi. Le foto mostrate sono quelle del prototipo per cui non possono che essere utili a capire il funzionamento delle meccaniche ma non rappresentano assolutamente il gioco per come sarà venduto nei negozi. Restate sintonizzati per conoscere il futuro di questo bel titolo!