Tullaris
Che dire, veramente bravo a scrivere.
Tutti racconti di partite pubblicati ultimamente sono scritti in modo superbo.
di un gruppo di Eroi, che del Regno son vanto:
Brutus il barbaro, guerriero potente,
contro il nemico preciso ha il fendente;
l'elfo Phlegyas, dalle movenze perfette,
quadrelli e stiletti le sue armi dilette;
e l'Oscuro Iago, coi suoi sortilegi,
della magia conosce i più arcani pregi.
Di questi campioni racconto le gesta,
poiché il Regno li acclama ormai a gran festa,
dopo aver completato ben tre dure imprese
che io - giovin bardo - narro senza pretese.
Un bel giorno, infatti, vi fu un rapimento:
Sir Manfred fu preso non senza spavento,
ed il Re - indignato - non volle tardare
i nostri eroi in soccorso a chiamare.
Tra mille insidie e rischi mortali,
questi impavidi eroi i loro colpi letali
sferraron al nemico con grande coraggio,
al fin di liberare il nobile ostaggio.
L'impresa fu accolta con massima gioia,
ed il Re condannò alla pena del boia
l'orco rapitor, riuscito a scappare,
e che i nostri dovettero, poi, giustiziare.
Il covo di tal Ulag, orco malvagio,
protetto da sgherri al par' d'un palagio,
dai nostri del tutto fu allor setacciato:
e a colpi di spada il nemico falciato,
per la gloria di Brutus, che cinque avversari
da solo piegò con forza senza pari.
i nostri lo resero presto spacciato:
col fuoco rovente, di arcano potere,
fu Iago l'Oscuro a porlo a tacere.
Ma il pericolo è grande, ed il male non dorme.
Seppur d'Ulag si erano seguite le orme,
non fu solo Giustizia a demandar attenzione:
nel Regno, infatti, un'altra minaccia prendea posizione.
Del Principe il tesoro venne rubato
ed il gruppo, a ritrovarlo, venne inviato
tra dungeon e nemici che incutevan timore,
per un'impresa capace di dare fulgore
alle gesta di quanti, fedelissimi al Regno,
dell'oro ritrovato non tenessero pegno.
Gli dèi, per i giusti, hanno sempre riguardo
e dell'elfica stirpe guidano il dardo,
come quello che Phlegyas, al nemico finale,
con somma destrezza scoccò in modo fatale.
Lì sotto il tesoro veniva nascosto,
ed i nostri riusciron a prenderlo tosto
così da ridarlo al sovrano regnante
per farne trofeo di giustizia trionfante.
È grazie ad imprese tanto piene di gloria
che tali messeri son nell'epica storia
di queste terre dove nascon belle canzoni
di guerrieri divenuti, del Regno, i Campioni.
