Un'avventura modenese (1 giocatore)

Chi di voi ha una memoria da far invidia alle migliori chiavette usb e apprezza i report scritti da un goblin privo di energia post fiera ricorderà il mio articolo sull'avventura in solitaria vissuta a Lucca C&G. 

Siccome giustamente nessuno lo ricorderà, eccovi il link: https://www.goblins.net/articoli/avventura-lucchese-1-giocatore

Si trattava dell'ultima fiera a cui ho potuto partecipare a causa della pandemia. 

Così ho deciso di ricominciare proprio come avevo finito: una one-shot di un giorno immerso tra i giochi (se non avessi avuto un matrimonio di sabato, mi sarei fatto tutti e tre i giorni, altroché!).

"Vabbè Damià ma che giochi hai provato?"
Eh. 2. Solo due! In realtà tre, ma di uno mi sa che non posso parlarne.

Appena entrato in fiera vado dritto dalla Mancalamaro per acquistare Khora. Non lo trovo, non gli è arrivato in tempo. Che peccato! 
... è davvero un peccato?
Decido di provarlo. 
Sarà che mi ero fatto un'idea sbagliata, ma il gioco delude fortemente le mie aspettative. È vero che facciamo cinque round su sette e in un gioco di ottimizzazione e costruzione di una civiltà due round in più permettono di vedere i frutti dei propri investimenti. Ma non mi diverte abbastanza nessuna singola azione né l'amalgama delle stesse. 
Inoltre, come mi fa notare anche un amico, è praticamente a interazione zero. Non metto tra le criticità il lancio dei dadi che può sfavorire o favorire i giocatori, perché in qualche modo si riesce comunque a fare quel che si vuole o al massimo si rimanda di un turno.

Voto: 5.

Mi alzo dal tavolo sconfortato, ora mi manca il gioco top da fiera! (Nb: a lucca 2019 fu Marvel Champions).

Giro tra i tavoli e la mia attenzione viene attirata da un gioco che amici mi hanno detto di evitare come la peste, conoscendo i miei gusti (fantastici tra l'altro, non gli amici).

Parlo di Witchstone, di Reiner Knizia e Martino Chiacchiera, edito dalla Dv giochi.

Mentre aspetto che si liberi il tavolo, comincio a farmi un'idea.
"Ma mica sembra brutto" mi dico, ripensando alle parole del mio amico.

Dopo una rapida chiacchierata con il dimostratore (che voleva a tutti i costi vedere Cole Wehrle all'area Magnifico ed io rappresentavo il suo ostacolo) inizia la spiegazione. Io e gli altri giocatori al tavolo ascoltiamo molto interessati quanto quel ragazzo ha da dirci (un saluto, sei stato bravissimo). Capisco dalle facce dei miei compagni di gioco e dal tono delle loro domande che la spiegazione sta piacendo a tutti, non solo a me. 

Non mi succede spesso: non vedo l'ora di cominciare. 

Eppure oh, non è che si sono inventati la meccanica dell'anno, né l'ambientazione è di quelle da mozzare il fiato. Ma dopo aver svolto due turni, solo due turni, avevo già deciso di acquistarlo. Anzi più precisamente lo avevo deciso quando aspettavo di fare il mio secondo turno, tanto belle erano le azioni che stavo per svolgere (un incastro pazzesco, so proprio forte!).

Vedo tante strade da percorrere in questo gioco. Paiono tutte stimolanti. Chi ci gioca con me stasera??

Voto: 8.

Questa la contenuta lista acquisti: Witchstone, Mantis fall, Ensemble, Elastium, Paper dungeons, Stone age alla meta con stile*.

Ma la verità è che io a Play Modena non ci sono venuto per provare e comprare giochi (lascia stare che ne ho presi sei!).

A me mancava l'ingresso di Play, il pavimento di Play, le tigelle, perché no i bagni di Play, le luci di Play, le tigelle, le persone di Play. 

Le facce stupite, allegre, serene. Mancava quella grande condivisione di una passione che è una fiera del gioco. E sì, sono cose banali da dire, ma io ve le dico e siete così carini da leggerle anche.

Un abbraccio in particolare agli amici della Tana: siamo e siete sempre tra i più belli e sorridenti in fiera! 
*e poi ho vinto l'espansione di stone age con la pesca goblin!

Che dire, ci vediamo fra pochi mesi, stavolta!