
Confermi bene o male le impressioni che avevo avuto io alla prima partita. Qui trovate anche un video in cui ne parliamo con Simone Luciani:
Ho avuto modo di effettuare alcuni playtest relativi a questo gioco di prossimo lancio su piattaforma Kickstarter (26 Aprile) e vi riporto le mie prime impressioni.
Anunnaki: Dawn of the Gods è (o meglio, sarà) un gioco per 1-4 giocatori di Danilo Sabia e Simone Luciani, che verrà pubblicato da Cranio Creations una volta che il finanziamento tramite kickstarter avrà avuto successo. In Anunnaki prendiamo il comando di una civiltà che popola un pianeta morente, in cui le risorse naturali sono in via di esaurimento, con l’obiettivo di espandersi alla ricerca di un nuovo pianeta dove vivere.
Link al Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/craniocreations/anunnaki
Su tutti i pianeti sono presenti delle Antiche Civiltà (una su ogni pianeta dei giocatori e due, rappresentanti la civiltà di Atlantide, su Gaia); per poter ottenere il controllo degli esagoni con le Antiche Civiltà bisogna prima sconfiggerle in battaglia. Sui vari pianeti sono inoltre presenti, ad alcuni incroci di esagoni, dei segnalini cultura, che forniranno bonus vari. Ogni giocatore ha una plancia personale in cui vi è lo spazio di selezione delle azioni da effettuare e le unità a disposizione dei giocatori: l’Avatar, le divinità minori, i semplici Seguaci e gli Insediamenti da costruire. I giocatori partono con 2 cristalli di mana, un Insediamento (la capitale) con due Seguaci sull’esagono più in basso più un Seguace sull’esagono adiacente a sinistra, in cui è presente un Santuario, che è un edificio speciale che consentirà di ottenere risorse durante il gioco e punti a fine partita. La zona della selezione azioni è costituita da una stella a 5 punte nelle quale verranno collocate casualmente, ma in modo identico per ogni giocatore, le 10 tessere azione disponibili.
Ogni giocatore ha subito a disposizione due carte arma blu, che possono essere usate solo in difesa. Le carte arma rosse, che possono essere usate anche per attaccare, devono essere acquisite nel corso del gioco. Il setup è completato posizionando in modo casuale le tessere punteggio sui quattro tracciati presenti (commercio, tecnologia, guerra e dominio), che daranno punti a fine partita in base alla posizione raggiunta e alla relativa tessera punteggio.
Il gioco si svolge parallelamente su tre livelli differenti, ovvero la propria plancia azioni, il tabellone (costituito dai vari pianeti) e la plancia dei punteggi. Al proprio turno, il giocatore deve fare un’azione principale e poi può fare un’azione secondaria; al termine dell’azione secondaria si possono poi svolgere delle azioni speciali e si valutano infine gli effetti sul board. La sequenza delle azioni è rigida ed è importante da tenere in conto, perché a volte si acquisiscono delle risorse in una fase da usare nella successiva oppure, al contrario, si deve tenere conto che se acquisisco risorse nell’ultima fase, queste non possono essere usate per fare l’azione secondaria, ad esempio.
Le dieci azioni sono le seguenti:
Tutte le azioni presentano un lato migliorato, in cui l’azione sarà più forte; le tessere azioni possono essere migliorate con un’azione secondaria. Dopo aver svolto l’azione principale si può svolgere un’azione secondaria per turno spendendo cristalli di mana e risorse.
Le azioni secondarie sono:
Al termine dell’eventuale azione secondaria si possono evocare le divinità nel caso sbloccate e soddisfare 1 accordo commerciale per turno. Gli accordi commerciali, oltre a fornire punti, possono dare vari bonus e/o far effettuare delle azioni aggiuntive, consentendo inoltre di avanzare sulla track del commercio. Per soddisfare un accordo commerciale è necessario essere presenti sul pianeta del giocatore indicato nella tessera dell’accordo (nel caso in cui il simbolo pianeta sia quello del proprio pianeta, bisogna essere presenti su Gaia) e spendere le risorse richieste.
Il gioco finisce quando si verifica una delle due condizioni seguenti:
A questo punto si finisce il round in corso e si passa al conteggio dei punti finali. Al termine del gioco si contano i punti fatti durante la partita (in vari modi: combattendo, bonus su mappa, accordi commerciali...) e poi si guardano i tracciati dei punteggi, su cui sono presenti dei moltiplicatori. Come detto in precedenza, a ogni tracciato è associata una tessera punteggio tra quelle presenti:
Quindi, se ho 4 Insediamenti ed un moltiplicatore 4x nella relativa track, faccio 16 punti. C’è anche un bonus in punti per chi è più avanti in ogni track e alcune divinità minori danno punti a fine partita. Ho omesso alcuni dettagli, ma questo in sostanza è il gioco, al netto di variazioni delle regole che gli autori proporranno da qui all'uscita del gioco.
Ero molto incuriosito da questo ibrido e devo dire che l’ho trovato estremamente interessante e divertente, con un’ottima profondità. A dispetto della mole di regole, il gioco è molto fluido; i turni dei giocatori sono inizialmente veloci e si susseguono abbastanza serrati; sul finale i turni possono diventare un po’ più lunghi, ma non ho mai sofferto un downtime eccessivo. Benchè Anunnaki sia un ibrido, perché il combattimento è un elemento presente, ha un cuore German ed è necessaria una visione di medio-lungo periodo, nonostante la componente tattica derivante dall’interazione diretta sul board.
Altra idea brillante è l’esaurimento delle risorse; anche in questo caso ci si trova spesso a fare delle scelte importanti: sfrutto adesso quell’esagono anche se mi dà meno risorse del massimo o aspetto? Questa idea la trovo al tempo stesso brillante ma estremamente faticosa, perché acquisire risorse in questo gioco è un lavoraccio... il gioco è molto stretto. Le meccaniche di sfruttamento risorse e del rilascio dei cubetti hanno come effetto particolare il far sì che il motore del gioco non sia in continua crescita esponenziale (come spesso accade nei german), ma vada avanti più come un’onda, con dei momenti di grande ricchezza e dei momenti di stenti, in cui bisognerà cercare nuove fonti di risorse e cristalli di mana. Bisognerà essere quindi bravi a cavalcare l’onda nel momento giusto e massimizzare il proprio progresso quando il motore è al massimo. Questa dinamica che viene creata è molto particolare e bisogna sicuramente abituarsi a gestirla, perché non è comune nei giochi di questo tipo.
I combattimenti sono una parte del gioco, non il cuore. Non sono comunque estremamente punitivi, perché le unità non si perdono, anche se riportarle alla capitale del proprio pianeta alle volte rallenta notevolmente il proprio sviluppo, dato che muovere nuovamente quelle unità dove serve non sarà facile. La modalità di gioco può variare da partita in partita: in alcune partite si combatte pochissimo e in altre molto. Dipende un po’ dal setup e un po’ dall’attitudine dei giocatori. Si può giocare molto german o un po’ più spinti verso il combattimento. Anche il combattimento comunque richiede la sua dose di pianificazione, dato che per combattere è necessario comprare prima le carte.
Il gioco presenta una buona variabilità di setup iniziale, visto che cambiano le tessere punteggio associate ai vari tracciati, cambia la posizione delle 10 azioni nella plancia personale (questo è quello che cambia la partita più di tutti gli altri fattori) e cambia il set di divinità disponibili di partita in partita, più alcune variazioni sui bonus presenti sul tabellone.
Quello che ho descritto è il gioco base. Sono pronto a scommettere che la campagna kickstarter presenterà tante sorprese. L’unica che ho provato è la modalità campagna e l'ho trovata interessante e divertente. Tra l’altro ha anche la particolarità di poter essere rigiocata più volte.
Le civiltà del gioco sono quattro: Egizi, Vichinghi, Babilonesi e Greci. Ogni civiltà ha un potere di base differente: i Babilonesi sono molto efficaci nello sfruttare le risorse degli esagoni; i Greci guadagnano bonus cultura per la sola presenza sul pianeta e non per adiacenza alla tessera cultura risolta; gli Egizi sono molto versatili nella scelta delle azioni, visto che possono ricollocare un cubetto se ripassano su un tratto in cui il cubetto è stato già posizionato; i Vichinghi sono molto mobili, dato che le loro case sono in realtà navi che possono portare in giro le unità. Pur senza stravolgere il gioco, ogni civiltà è significativamente diversa dalle altre e consente di adottare delle strategie differenti; alla prima partita con una civiltà non sarà facile adattarsi allo stile di gioco, dato che sarà richiesto un certo sforzo. Queste quattro civiltà sono tutte abbastanza equilibrate, anche se alcune sono più facili da giocare di altre: gli Egizi mi sembrano più facili ed immediati, mentre i Vichinghi sono un po’ più ostici da giocare bene.
L’evocazione delle divinità minori e dell’avatar è molto appagante e fornisce nel corso del gioco un senso di crescita, perché i poteri sbloccati sono generalmente forti e consentono di imprimere un’accelerata al proprio motore. Le varie divinità, oltre a essere ovviamente importanti anche per le battaglie, forniscono poteri di tre tipi:
A me il gioco è piaciuto molto e, dopo circa 10 partite, ho ancora l’impressione di avere tanto da approfondire. Da amante dei german, questo gioco sicuramente presenta una sfida diversa da quelle che ho trovato in altri giochi.
Confermi bene o male le impressioni che avevo avuto io alla prima partita. Qui trovate anche un video in cui ne parliamo con Simone Luciani:
Dai, questo canale non lo conoscevo? Fa parte della Tana o è indipendente?
Molto interessante! Una domanda, le risorse potranno essere 'ripristinate' in qualche modo (poteri?) o una volta scavaye rimangono esaurite per tutta la partita?
Non è possibile ripristinarle. Si esauriscono per tutta la partita
Ho chiesto giusto poco tempo fa ad Agzaroth di Anunnaki proprio perchè mi incuriosiva parecchio.
Son quindi contento che anche a te sia piaciuto, da fratello germanista quale sei.
Un paio di domande :
1. La combat ha un outcome uguale a quella di Scythe: i pezzi ritornano a "casa". Scythe mi è piaciuto ma non l'ho adorato, principalmente perchè le plance mi sembravano abbastanza squilibrate e perchè, minaccia di combat a parte, mi sembrava un multisolitario per tutta la parte iniziale. Hai avuto sensazioni simili in Anunnaki?
2. Nella scatola ci saranno "solo" 4 fazioni? Non perchè poche di per sè, ma perchè vorrebbe dire che ogni partita 4p vedrebbe in gioco le stesse. Sai se ce ne sono in programma altre già nella scatola base?
3. La meccanica di scelta azioni anche a me, dalla tua descrizione, sembra quella più originale. Sembra anche sia l'unica variabile del setup da studiarsi e da cui partire per impostare strategie. Confermi? Oppure anche le plance pianeta e/o fazione hanno cambiamenti?
4. Quale ruolo gioca la fortuna nel gioco? Se non sbaglio da quanto ho letto mi sembra completamente deterministico, però la combat non è descritta in dettaglio.
Grazie in anticipo Mauro!
2) pledge base 4 fazioni, il pledge mythic contiene fazioni ulteriori
3) nel gioco base sono variabili: set Divinità Minore iniziali di ciascuna fazione, disposizione tessere azione sulla stella, gettoni cultura e antiche civiltà sulla mappa, premi di Atlantide, tessere punteggio per lo scoring. A ciò si aggiungono ulteriori elementi differenziati negli stretch goals. Inoltre ci sono anche gli scenari della campagna.
4) no alea.
Pre-pagina
https://www.kickstarter.com/projects/craniocreations/anunnaki?ref=discovery
Ho chiesto giusto poco tempo fa ad Agzaroth di Anunnaki proprio perchè mi incuriosiva parecchio.
Son quindi contento che anche a te sia piaciuto, da fratello germanista quale sei.
Un paio di domande :
1. La combat ha un outcome uguale a quella di Scythe: i pezzi ritornano a "casa". Scythe mi è piaciuto ma non l'ho adorato, principalmente perchè le plance mi sembravano abbastanza squilibrate e perchè, minaccia di combat a parte, mi sembrava un multisolitario per tutta la parte iniziale. Hai avuto sensazioni simili in Anunnaki?
2. Nella scatola ci saranno "solo" 4 fazioni? Non perchè poche di per sè, ma perchè vorrebbe dire che ogni partita 4p vedrebbe in gioco le stesse. Sai se ce ne sono in programma altre già nella scatola base?
3. La meccanica di scelta azioni anche a me, dalla tua descrizione, sembra quella più originale. Sembra anche sia l'unica variabile del setup da studiarsi e da cui partire per impostare strategie. Confermi? Oppure anche le plance pianeta e/o fazione hanno cambiamenti?
4. Quale ruolo gioca la fortuna nel gioco? Se non sbaglio da quanto ho letto mi sembra completamente deterministico, però la combat non è descritta in dettaglio.
Grazie in anticipo Mauro!
Ciao Mario, allora
1. è da tanto che non gioco a Scythe, quindi potrei ricordare male, però la mia sensazione è che qua i contatti sul board siano un po' più stretti. Poi si può decidere o meno di darsi le botte, ma si viene in contatto quasi subito. Al di là del contendersi i territori e della presenza sul board, bisogna comunque guardare a quello che fanno gli altri, perchè la fine del gioco si innesca in funzione delle mosse dei giocatori e quindi serve avere un'idea di come si stanno muovendo gli altri giocatori.
2 e 3 ti ha già risposto PrincipeKonrad
4. La fortuna nel gioco ha una parte decisamente marginale: è fondamentalmente legata al fatto che i gettoni cultura, le tessere antiche civiltà e gli accordi commerciali siano disposti casualmente ad inizio gioco (per gli accordi commerciali c'è una pila da cui si pescano nuove tessere quando ne viene prelevata una) e quindi può darsi che ti capiti un bonus più o meno utile per te in quello specifico momento. Per quanto concerne il combattimento, c'è un po' di gestione del rischio, più che fortuna. La forza delle unità in campo è visibile a tutti. Non è nota la forza della carta giocata. Nel combattere le antiche civiltà sai che hanno un valore di forza compreso tra un range noto prima della battaglia. Potrai quindi decidere se affrontare il combattimento giocando una carta che ti dia la certezza della vittoria o correre il rischio. Per il combattimento tra giocatori, ti puoi fare un'idea di cosa potrebbe giocare l'altro giocatore. Inoltre si sa che ci sono delle carte che hanno dei poteri speciali. Però sai quali carte potrebbe avere il tuo avversario, perchè il set di carte da cui attingere è uguale per tutti. Devi decidere come gestire il rischio.
Spero la risposta aiuti a chiarire i tuoi dubbi :)
Grazie a Mauro, 1° vincitore di "Anunnaki: Origins of the Gods"....piccolo spoiler 😉
Questo titolo mi inspira tantissimo a meccaniche anche se la tua anteprima ha messo in luce forse l'aspetto che non mi ha fatto apprezzare schythe lo si ritrova anche qua ossia il fatto che il gioco va a onde e non si ha un motore di crescita esponenziale. Questo aspetto è stato quello che non mi ha fatto scoccare la scintilla e dopo le tue parole ho ancora più dubbi se effettivamente questo gioco possa essere nelle mie corde. Sicuramente seguirò la campagna perché questo titolo merita attenzione.
2) pledge base 4 fazioni, il pledge mythic contiene fazioni ulteriori
3) nel gioco base sono variabili: set Divinità Minore iniziali di ciascuna fazione, disposizione tessere azione sulla stella, gettoni cultura e antiche civiltà sulla mappa, premi di Atlantide, tessere punteggio per lo scoring. A ciò si aggiungono ulteriori elementi differenziati negli stretch goals. Inoltre ci sono anche gli scenari della campagna.
4) no alea.
Pre-pagina
https://www.kickstarter.com/projects/craniocreations/anunnaki?ref=discovery
Mi auguro che abbiate aggiunto i Sumeri ma mi rendo conto che mancano anche civiltà asiatiche e americane.
Seguo questo gioco (a distanza, purtroppo non ho mai avuto modo di provarlo) dalla sua genesi e lo considero un must buy, anche solo per la curiosità e l'hype che mi ha generato ormai. Temo però una sola cosa: il prezzo. Ultimamente i prezzi sono andati tutti al rialzo e, vedendo che ci sono anche miniature, non vorrei sparassero cifre da capogiro, difficilmente sostenibili (almeno per il mio giudizio) su un gioco euro.
Questo titolo mi inspira tantissimo a meccaniche anche se la tua anteprima ha messo in luce forse l'aspetto che non mi ha fatto apprezzare schythe lo si ritrova anche qua ossia il fatto che il gioco va a onde e non si ha un motore di crescita esponenziale. Questo aspetto è stato quello che non mi ha fatto scoccare la scintilla e dopo le tue parole ho ancora più dubbi se effettivamente questo gioco possa essere nelle mie corde. Sicuramente seguirò la campagna perché questo titolo merita attenzione.
Ciao, ho avuto il piacere di essere uno dei playtester, e ci ho fatto più di 15 partite. Ti posso garantire che il senso di crescita c'è eccome, e quando riesci a incastrare una combinazioni di azioni particolarmente appagante la soddisfazione è tanta. Considerando che devi sia crescere sulle track (per aumentare i moltiplicatori) sia agire sulla plancia (perchè i moltiplicatori possano fare la differenza), di fatto tutta la partita è una crescita. Considera poi che, a differenza di Scythe (che personalmente amo molto cmq) in Anunnaki la "race" è presente si', ma a corollario di una struttura che è stata creata proprio per permettere al giocatore di "montare" un motore che gli consenta, al momento opportuno, di poter chiudere la partita avendo raggiunto gli obiettivi che si sia prefissato. E tutto questo con tempo di gioco indubbiamente contenuti per un 4x (per capirci, in 4 giocatori esperti chiudi la partita in meno di 2 ore tranquillamente).
Grazie al cielo ho letto questa recensione e mi sono chiarito le idee su cosa sarà quedto gioco. Me ne terró ben lontano stante l'interazione diretta annunciata!
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