[Anteprima] Realm of Wonder

 
scritto da Sargon
 
Vincerà chi riuscirà a completare la missione che ci ha affidato il Re, oppure sconfiggere 3 mostri oppure trovare 3 orbi magici.
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Realm of Wonder
 
scritto da Sargon
 
Vincerà chi riuscirà a completare la missione che ci ha affidato il Re, oppure sconfiggere 3 mostri oppure trovare 3 orbi magici.
 
Il gioco sussiste in 4 fasi:
Uso dei punti Magia con i quali comprare carte, mura, punti movimento, etc. I giocatori ricevono punti Magia a seconda di cosa hanno costruito o posseggono (casa, mura, forte, orbi magici o maledetti, etc.) 
Giocare carte movimento: se ne gioca una su una mano di mediamente 3 carte movimento. Ognuno gioca la propria carta coperta e poi si rivelano, il numero più alto della alto muoverà per primo. Le carte movimento hanno anche dei poteri speciali come pescare altre carte movimento, guadagnare punti Magia, etc.
Lanciare incantesimi, fase che si gioca inversamente alla fase di movimento. Ogni incantesimo ha un suo peculiare potere perlopiù influenzano il movimento e le costruzioni in gioco.
Movimento, i giocatori muovono in base all’ordine di movimento definito dalla fase 2 e 3 e spendono i loro punti movimento per attraversare il tabellone.
 
Il tabellone ha diversi tipi di spazi:
La casa, costruzione che non può essere soggetta agli incantesimi ed indistruttibile, una per giocatore. Da qui il giocatore inizia il suo cammino.
Torre, i giocatori girano l’apposito tassello e subiscono gli effetti. Ci possono essere, orbi magici, eventi o mostri.
Vortici, che sono dei teletrasporti
Mura che sono invalicabili a meno di avere incantesimi appropriati.
Rune, questi spazi permettono ai giocatori di muovere il tabellone. Il tabellone, infatti, è formato da 3 dischi, quello centrale fisso, gli altri due anelli si muovono nelle due direzioni cambiando i percorsi ogni volta.
Forti, questi sono costruiti dai giocatori e possono avere altezze diverse, se un forte è formato da almeno 3 dischi, diventa una fortezza. Una fortezza permette ad un giocatore di ricominciare il suo percorso non dalla propria casa, bensì appunto dalla fortezza. Fortezze e forti possono essere conquistati dagli avversari non attaccando, bensì costruendo a loro volta forti sullo stesso spazio che siano più alti di quello dell’avversario almeno di 1 disco. Quindi un forte da 2 dischi viene distrutto costruendone uno da 3. MA il giocatore che conquista posiziona solo un numero di dischi pari alla differenza tra il forte distrutto e quello che lui ha costruito. Quindi nel caso precedente, il giocatore piazza 1 solo disco sullo spazio al posto dei 2 dell’avversario. 
 
Nel gioco è possibile sia attaccare gli avversari che dei mostri erranti. Il combattimento è molto semplice, si contano i simboli “muscolo” nelle carte giocate nel turno, quindi se ne possono giocare dalla a piacere e infine si tira il dado il cui risultato si somma al numero di “muscoli” posseduti. Chi vince può rubare oggetti in caso di altro giocatore, oppure prende il tesoro e la carta relativa al mosto sconfitto. In caso di pareggio l’attaccante retrocede nel movimento.
 
PRIME IMPRESSIONI
Il gioco appare molto ben costruito, con movimenti speciali, incantesimi e battaglie. Il problema, secondo me, è che risulta fin troppo semplificato, anche nelle meccaniche di base. Molto ingegnoso il movimento del tabellone, però rubare oggetti agli altri giocatori, quando con gli oggetti si vince la partita, la sento come una reminiscenza di Talisman. Inoltre il gioco prevede un movimento con carte e iniziativa, appare evidente che sconfiggere un mostro o prendere un oggetto, cambiare la direzione prima degli altri sia fondamentale, ma non esiste una vera pianificazione del movimento, visto anche l’implementazone delle magie violente che ci sono in gioco. Ma forse sbaglio io a vedere il gioco con ottica troppo critica. Un buon gioco dell’oca, è eccessivamente e falsamente spicciolo, come giudizio, però a mio modo di vedere non mi sono neanche tanto sbagliato.  Può sicuramente risultare gradevole a chi non dispiace perdere perché qualcuno ti ha rubato l’oggetto definitivo all’ultimo momento o perché il dado ha fatto le bizze.  Grafica davvero appagante.