I 100 Giochi - Shadows over Camelot

Cooperativi con traditore? La nostra strada inizia qui, alla corte di Re Artù.

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Shadows over Camelot
  • Genere: eurogame, collaborativo con traditore.
  • Target: giocatori abituali
  • Scalabilità: 3-7 (con l'espansione Merlin's Company, 3-8). Consigliato: 5-8.
  • Meccaniche principali: comunicazione limitata, collezione set, gestione mano.
  • Meccaniche secondarie: poteri variabili.
  • Importanza storica: Bruno Cathala e Serge Laget, nel 2005, avranno pensato che fosse divertente inserire un possibile traditore nascosto in un gioco in cui tutti dovevano collaborare per vincere. Sono però anche andati oltre: il cattivo poteva essere scoperto e neutralizzato (più o meno), mentre, rimanendo nascosto, la sua efficacia sarebbe stata decisamente maggiore; sbagliarsi e accusare invece un buono di essere il traditore avrebbe portato conseguenze nefaste per la partita. Da qui hanno preso il via tutta una serie di giochi collaborativi con traditore, declinati in varie sfumature, di cui parlo nelle alternative.
  • Elementi di innovazione/twist: la struttura meccanica del gioco è in realtà molto semplice, perché si tratta di risolvere carte negative e giocare, nascoste, quelle positive per risolvere le varie missioni proposte. Il suo elemento innovativo consiste proprio nell'aver inserito la possibile figura del traditore e averne sviluppato bene il ruolo di agente nascosto dedito al sabotaggio.
  • Longevità e alternative: Shadows Over Camelot migliora parzialmente con l'espansione Merlin's Company, che permette di giocare anche in otto e con ben due possibili traditori. Era un'espansione necessaria per bilanciare il ruolo dei buoni che, dopo qualche partita, riescono ad arrivare a una strategia preferenziale per vincere, anche in presenza di traditore (non vi svelo ovviamente quale sia). Al di là di questo, la struttura di Shadows over Camelot rimane parecchio asciutta, astratta e ripetitiva, molto legata alle carte pescate e tematicamente poco aderente alla bella ambientazione arturiana. Giochi successivi hanno raffinato le meccaniche e reso l'ambientazione più centrale. Per citare alcuni dei migliori, Battlestar Galactica porta il tutto nello spazio, ambientando il gioco nell'omonima serie. Qui il traditore ha anche un incentivo a rivelarsi al momento giusto, laddove in Shadows Over Camelot era sempre conveniente rimanesse celato. Insondabili è l'evoluzione di Battlestar Galactica, nel senso che ne riprende le meccaniche al 90%, migliorando il restante dieci grazie all'esperienza di anni e ambientando il tutto nei miti di Lovecraft. Dark Moon è un titolo meno conosciuto che condensa l'esperienza di Battlestar Galactica in un gioco più semplice e breve, anche questo con ambientazione fantascientifica. Dead of Winter ci porta invece nell'apocalisse zombi, con una colonia di umani alle prese con problemi comuni e ambizioni private, tra cui potrebbe anche nascondersi un traditore (ma anche qui, come in Shadows Over Camelot, non è matematico che ci sia, rendendo il tutto ancora più paranoico). Infine il meno conosciuto e sottovalutato Homeland (anche qui l'ambientazione è presa da una serie TV), in cui si scontrano segretamente addirittura tre fazioni: la CIA, gli infiltrati traditori e i politici, che approfittano del caos per la loro ascesa.

 

Commento

Shadows Over Camelot ha avuto un effetto dirompente, nel mondo del gioco da tavolo, paragonabile a ciò che può essere stato Catan o Pandemic Legacy.

Il gioco cooperativo si è ammantato improvvisamente di una nuova aura competitiva e non solo: il sospetto, la paranoia, il dialogo, l'indagare le intenzione altrui... insomma, il metagioco è divenuto parte del gameplay e importante quanto le meccaniche.

Ancora a distanza di anni dalla sua uscita, Shadows Over Camelot veniva citato e giocato come esempio di qualcosa di nuovo, qualcosa “da provare”, un gioco che aveva fatto scuola.

E in effetti è così. Oggi, probabilmente, passati più anni e più giochi sotto i ponti, lo consiglierei solo come conoscenza ludica perché, al di là della brillante idea, la qualità complessiva del gioco non è eccelsa e si può virare su altro.

Tuttavia quell'idea seminale rimane lì viva e vegeta, pronta ad alimentare nuovi giochi, grazie a Bruno Cathala, Serge Laget e alla loro creatura tra le più originali: Shadows Over Camelot.