Wings of War: Famous Aces

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Voto recensore:
6,5
Eccoci di fronte ad un gioco di duelli aerei che dovrebbe, almeno nell'idea degli autori, prendere il posto dell'ormai classico fuori produzione Blue Max.
Il gioco si svolge utilizzando delle carte sia per gli aerei che per le manovre ed i danni. Ogni giocatore sceglie il suo aeroplano; a seconda del modello, questo avrà un certo numero di punti resistenza, esauriti i quali il velivolo è distrutto. Inoltre, ogni aereo ha una sua manovrabilità, divisa in 4 categorie, da A a D. In relazione alla manovrabilità, il giocatore userà un mazzo di carte manovra diverso, dove A è la più veloce e D la più agile.
Una volta completato lo schieramento iniziale, i giocatori selezionano tre carte movimento dal loro mazzo, programmando così le loro prossime tre mosse, e le mettono sulla loro plancia di gioco. Si procede quindi a scoprire contemporaneamente la prima carta e, dopo aver effettuato i movimenti, si passa alla fase di fuoco se qualche aereo si trova all'interno di una zona di tiro. Quindi si scopre la seconda e poi la terza carta, per poi procedere ad una nuova selezione.
Per quanto concerne il combattimento, esso si svolge in maniera piuttosto semplice: se un bersaglio si trova all'interno di un arco di tiro gli si assegna una carta di danno, pescata dal mazzo A o B a seconda del tipo di mitragliatrice usata (NB - il mazzo B sarà disponibile solo con l'espansione).
Le carte danno, oltre ad avere un numero di danni variabili, possono avere anche degli effetti speciali come fumo o fuoco.

Il gioco nel complesso è piuttosto banale ed in fondo non è altro che una copia, brutta, di vari suoi predecessori. Francamente, i dubbi sono molti: l'uso di carte come velivoli (soggetti a spostamenti casuali piuttosto facili), la mancanza di manovre e soprattutto l'assenza di innovazioni, per non parlare del fatto che le regole sull'inceppamento sono piuttosto discutibili, o che l'avere un aereo in fiamme può risultare facilmente in una fine prematura.

Sono inoltre disponibili alcune manovre speciali definite "spericolate" che non possono essere effettuate due volte di seguito, più o meno l'equivalente delle "Irripetibili" di Blue Max. Nel complesso, al di là della bella grafica, il gioco risulta banale e "vuoto", di sicuro appeal per un pubblico di neofiti, ma inutile per i giocatori di livello, al di là di un fatto puramente collezionistico o campanilistico (non dimentichiamo che gli autori sono italiani).

Un'ultima notazione: è possibile che tutti i giochi italiani, vedi anche "Viva il Re!", debbano avere un costo così elevato per una dotazione così misera?
Pro:
Un'accuratezza storica incredibile (c'è anche il Sopwit Camel catturato dai tedeschi) con disegni molto belli.
Contro:
La scarsezza di manovre rende le tattiche piuttosto ripetitive.
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