Streetcar

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Streetcar
Voto recensore:
7,3
Il gioco qui descritto (chiamato “Streetcar” nella versione americana della Mayfair Games) è ormai fuori catalogo, ma chi scrive gli è particolarmente legato poiché è stato il primo gioco tedesco posseduto, acquistato con un certo timore poiché “costava troppo poco” rispetto ai giochi made in USA o in Gran Bretagna per essere valido, ma soprattutto perché era in tedesco! Si rivelò invece una bella sorpresa che contribuì a farmi conoscere un nuovo mondo ludico, sempre in espansione e, fatto molto più importante, servì ad introdurre mia moglie ai giochi da tavolo!

Si tratta di un gioco di piazzamento tessere in cui i 2-5 giocatori sono chiamati a costruire una linea del tram in una città al momento sprovvista di trasporti. Il tabellone, diviso in caselle quadrate, all’inizio della partita è vuoto fatta eccezione per 12 edifici che rappresentano i luoghi delle future fermate dei tram. Lungo il bordo esterno, invece, vi sono 12 capolinea (due per ogni linea di tram) numerati da 1 a 6.

Prima di iniziare ogni giocatore si vede assegnare una delle sei linee (da tenere segreta il più a lungo possibile) e tre edifici (o due se si gioca in 4 o 5) per i quali dovrà obbligatoriamente transitare il proprio tram. Scopo del gioco sarà prima di tutto posare nel più breve tempo possibile una linea di binari che unisca i due capolinea del numero assegnato, passando per le fermate obbligatorie. A parte questo la nostra linea potrà essere tortuosa quanto ci pare, transitare anche più volte lungo gli stessi binari e comprendere anche fermate extra. Questo però non basta a vincere poiché bisogna poi far effettuare al nostro tram il primo viaggio da un capolinea all’altro (non occorre tornare indietro). Vince quindi chi completa prima degli altri il proprio tragitto inaugurale.

La dotazione iniziale di tessere è uguale per tutti: tre tessere con un tratto rettilineo e due con un tratto curvo. Nella scatola, però, si trovano un gran numero di tessere con combinazioni più complicate: scambi a destra e sinistra, scambi doppi, incroci, le curve più strane ecc. Al proprio turno un giocatore può posare e/o scambiare fino a due tessere scelte fra quelle in suo possesso. Le regole di piazzamento sono molto semplici: le nuove tessere possono essere posate solo su caselle vuote (anche isolate), i binari non possono entrare in un edificio né uscire dal tabellone e devono continuare in maniera logica linee già iniziate. Se un giocatore posa il primo binario su una delle quattro caselle ortogonali ad un edificio vi mette anche un palo della fermata del tram e ogni edificio può avere una fermata soltanto.

Ovviamente non sempre le linee prenderanno direzioni congeniali a tutti: per riparare a questo, i giocatori hanno la possibilità di scambiare una tessera già posata con una in loro possesso a patto, però, che la nuova tessera mantenga i collegamenti già esistenti aggiungendone di nuovi. Alla fine del turno il giocatore pesca dal sacchetto altre tessere in modo da averne nuovamente cinque.

Quando un giocatore ritiene di aver completato il collegamento da un capolinea all’altro mostra agli altri le sue carte, dimostra l’esattezza della sua affermazione e prepara il suo segnalino tram su uno dei due capolinea. D’ora in poi, anziché piazzare tessere tirerà uno speciale dado a sei facce e avanzerà lungo la sua linea il proprio tram. Se raggiunge la fine del tragitto prima che un avversario faccia altrettanto, sarà lui il vincitore della partita..
Pro:
Linie 1 è un gioco validissimo a tutti i livelli, nonché un modo perfetto per introdurre nuovi giocatori. Il regolamento è semplice, lineare e logico e questo rende molto semplice l’assimilazione da parte di non esperti. Una partita è un’esperienza divertente e dinamica, dura 45-60 minuti e ci vuole un mix di pianificazione, tattica, cattiveria e fortuna per avere la meglio sugli avversari. In ogni caso non va preso alla leggera: è infatti piuttosto facile distrarsi e trovarsi nei guai per aver sbagliato direzione e non sempre è facile riuscire a rimediare! Se incappate in una scatola è ancora oggi un acquisto caldamente raccomandato.
Contro:
Rispetto a prodotti più moderni (Linie 1 è del 1995) la grafica può sembrare scarna e vi è indubbiamente una certa influenza della fortuna, soprattutto quando ci serve assolutamente un particolare tipo di tessera. A molti non piace il finale di partita affidato ad un dado: in effetti l’autore aveva ideato un metodo un po’ più tattico (rimasto inalterato nella versione della Mayfair), ma la Gold Sieber preferì questa versione più da “gioco per famiglie”. In due non è particolarmente eccitante. Manca un sacchetto in stoffa per contenere le tessere del gioco.
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