Silent Death

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Silent Death
Voto recensore:
7,6
In un lontano futuro, lo spazio rappresenta un terreno di battaglia ideale per forze rivali dove si scontrano le astronavi delle Armate Imperiali, di ribelli, di pirati o semplicemente di clan avversari. Questo è essenzialmente il semplice retroscena di Silent Death. Semplice ma promettente in termini di spargimento di sangue e pezzi di astronavi disintegrate!

Su una grande mappa ad esagoni rappresentante lo spazio profondo, ciascun giocatore, al comando di uno o più astronavi (caccia, incrociatori, lanciamissili, etc), affronterà i suoi avversari in una lotta all'ultimo sangue ed all'ultima astronave, o finché qualcuno non se la darà a gambe! Come schema di svolgimento della partita, Silent Death è abbastanza simile al mitico Battletech: vi è una fase d'iniziativa, una fase di movimento, una fase di tiro con le varie armi di cui sono equipaggiate le astronavi (laser, cannoni, missili, torpedini, etc) ed una fase di ripartizione dei danni. Il sistema di Silent Death è però notevolmente più semplice in quanto: (i) nello spazio non esistono ostacoli (a parte gli asteroidi) e livelli da superare, (ii) non ci sono, ovviamente, scontri fisici, (iii) le navi spaziali sono facili da costruire e gestire (e ne esistono di pronte all'uso in quantità), (iv) la ripartizione dei danni e dei critici è molto semplificata ed infine (v) il tiro per colpire e per i danni coincidono.

Riguardo il punto (v), in particolare, il sistema funziona così: si lanciano 2dX (dove X dipende dal tipo d'arma) più 1dY (dove Y varia a seconda dell'abilità del pilota) più o meno modificatori di distanza. Bisogna fare un numero minimo (che è fisso ed in funzione dell'indice di velocità del veicolo bersaglio) per colpire, ed il danno è dato da uno dei tre dadi lanciati per colpire, a seconda del sistema d'arma. Inoltre, i danni sono distribuiti lungo uno schema lineare che prevede il progressivo decadimento prestazionale dell'astronave colpita e delle sue capacità difensive ed offensive, fino alla sua distruzione o inservibilità. Esiste la possibilità di infliggere devastanti colpi critici (esplosione dei motori, morte del pilota, etc). A rendere un po' più complesso il tutto ci sono, per esempio, le torpedini che una volta acquisito un bersaglio non lo mollano finché non riescono a scoppiargli addosso, oppure gli asteroidi che possono funzionare, oltre che da ostacoli, da riparo mobile, od infine i piloti che possono avere valori variabili di capacità di pilotaggio e tiro. Infine, alcuni dei vascelli spaziali sono dotati di uno o più cannonieri che possono sparare su diverse angolazioni, rendendo più difficile, per esempio, mettersi in coda ad uno di essi o facendo sì che un'astronave possa coprire un arco di 360° con le sue armi.

I giocatori potranno concordare di volta in volta lo scenario da giocare, le forze in campo (solitamente due fazioni o più) e le condizioni di vittoria. Generalmente, comunque, lo scopo del gioco è molto semplice: ne resterà uno solo! Lasciamo all'immaginazione del lettore immaginarne lo svolgimento.

Quanto alle espansioni ed aggiunte, esiste la versione semplificata "Rookie Rules" per principianti ed una versione "DeLuxe". La prima edizione è pressoché introvabile, mentre la seconda ("Next Millenium", rappresentata nella figura in versione Deluxe) è ancora reperibile nonostante la ICE abbia dichiarato fallimento verso la metà del 2000. Vi sono, inoltre, diversi manuali con regole per tornei e campagne, manuali tecnici, scenari etc: Silent Death - Next Millenium (Boxed Set); Silent Death Deluxe - Next Millenium; Deluxe Rulebook; O.S ASP Technocracy; Fighter Tactics Manual; House Colos; Kashmere Commonwealth; More Than Valor; Night Brood: First Contact; Operation Dry Dock; Q'RAJ Void Protectorate; Rookie Rules (Boxed); Rules of Warfare (Touraments); Rules of Warfare II; Sigurd Archdiocese; Space Junk; Sunrunners; Universal Night Watch; Warhounds; Yoka Shan Warlords.
Pro:
Laser abbaglianti nel buio, torpedini che sfrecciano ed esplodono ovunque, astronavi che saettano in manovere mozzafiato e che, colpite a morte, si disintegrano nello spazio. Silent Death è tutto questo e di più, in quanto le sue regole sono molto più semplici del previsto ed assai intuitive da renderlo assai godibile. Una domanda può sorgere spontanea: perché giocare a Silent Death quando esistono innumerevoli giochi analoghi per computer? La risposta è semplice: perché il computer non si incazza quando gli tiri giù la sua astronave preferita! Questo gioco è veramente godibile, il sangue vi scorre copioso ed il divertimento è assicurato.

Nel complesso, Silent Death è ben realizzato (sia il manuale che i materiali che le miniature), esiste una notevole mole di prodotti per ampliarlo, è facilmente personalizzabile in termini di creazione di scenari, campagne, astronavi e variabili di gioco.
Contro:
Silent Death non ha difetti particolari. Forse, giocatori più esperti chiederebbero regole più complete per la gestione dei danni e dei tiri per colpire, o astronavi più complesse, oppure di aggiungere questa o quella regola... bè, a questo punto andate a giocare a Battletech, no?
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