The Shivers (Edizione Deluxe): la recensione

Vi piacciono i libri pop-up? A me sì, ne ho una piccola collezione. Quando ho visto questo gioco su Kickstarter, non ho esitato un momento.

Voto recensore:
7,5

The Shivers è un titolo cooperativo e narrativo per 2-5 giocatori, edito dalla Pop Fiction Games.

Andy Logan, l'ideatore del gioco, ha scritto un interessante designer diary su BGG, in cui racconta la genesi del progetto, nato dalla volontà di creare qualcosa per far divertire le figlie Ruby, Lily ed Emma. Qualcosa di diverso dai giochi da tavolo in commercio, che ritiene essere troppo complicati, qualcosa che sia più simile al gioco libero che vede fare appunto alle figlie con le miniature: un gioco di avventura e di esplorazione.

The Shivers: stanze pop-up
The Shivers: stanze pop-up
Il punto di svolta è quando vede in un negozio il libro sui dinosauri (Encyclopedia Prehistorica: Dinosaurs) dei celebri paper-engineer Robert Sabuda e Matthew Reinhart; da quel momento il designer si appassiona di pop-up cartacei e approfondisce l'argomento con manuali per costruirsene da sé. Insomma, The Shivers (2022) è un Kickstarter vecchia maniera, un progetto indipendente di una persona che ha un sogno da realizzare ma non è un autore di giochi professionista, anzi, arriva da un altro ambito, comunque affine, quello del product design.

Siamo i membri della famiglia Shiver, ognuno con dei punti di forza e con le proprie fobie, abitiamo vicino all'antica dimora di Fogmoor, dove stanno accadendo fatti strani e sospetti.

Gli Shiver sono una famiglia di curiosi che amano ficcare il naso nei misteri e, così, diventeremo protagonisti di storie avventurose in stile spooky, degne dei cartoni animati di Scooby Doo.

Come si gioca

All'interno di ogni scatola del gioco, sia base sia deluxe, è presente un "pacchetto tutorial" pronto all'uso. Permette a tutti di imparare le (pochissime) regole giocando subito all'episodio introduttivo Flight of the Bumblebee, della durata di 20 minuti circa.

Ogni storia è suddivisa in quattro episodi, ognuno contenuto in un pieghevole, e ogni episodio è caratterizzato da un colore (il primo è verde, il secondo è ciclamino, il terzo è blu e il quarto è arancione) così da individuare subito con un colpo d'occhio i fogli da inserire nelle stanze.

The Shivers: dettaglio
The Shivers: dettaglio
Per non logorare gli standee di cartone, conviene tenere le fustelle e riporli negli alloggi originali, anche perché così avrete sempre tutto in ordine e a portata di mano.

Una volta scelti i personaggi, allestite le stanze iniziali e ascoltato l'incipit letto dal narratore/master, i giocatori possono fare un'azione a testa a turno. L'azione può essere qualsiasi cosa: muoversi da una stanza all'altra, osservare un oggetto, cercare di aprire un cassetto o una porta, prendere un oggetto da un altro personaggio, leggere un libro, guardare fuori dalla finestra... qualsiasi interazione con la stanza o con un altro personaggio, insomma.

Il master dovrà coordinare il tutto, ad esempio dicendo se una porta si può aprire, leggendo cosa è scritto su un libro o su un foglio trovato, mettendo in scena nuovi personaggi e oggetti tramite standee quando richiesto dal flusso della narrazione, nonché dando indizi per indirizzare giocatori che brancolano nel buio.

La narrazione è comunque guidata dagli eventi e dalla risoluzione di enigmi logici e procede verso un'unica risoluzione. Mi è piaciuto di avere, invece, soluzioni diverse per raggiungere uno scopo, almeno un paio di volte a episodio; credo che renda il gioco più naturale, non forzato. La durata indicativa di ogni sessione di gioco è di un'ora o poco più.

Materiali

The Shivers: brutta situazione!
The Shivers: brutta situazione!
Inutile negare l'effetto-wow delle stanze pop-up aperte sul tavolo da gioco: sono favolose, una più bella dell'altra, piene zeppe di dettagli, ognuno ha la sua preferita. Credo che le immagini parlino da sole.

Robuste le fustelle coi personaggi e gli oggetti da mettere in scena, adeguatamente spessi i fogli da inserire nelle tasche delle stanze pop-up, un po' fragili, invece, le porticine apribili delle stanze, dopo una decina di usi (soprattutto di manine di bimbi che non regolano ancora benissimo la forza) si iniziano a logorare... niente di irreparabile, eventualmente occorrerà rinforzare le piegature con un poco di nastro adesivo.

Le basi delle stanze sono magnetiche! Aderiscono perfettamente, così, se dovrete spostarle per far spazio a una stanza aggiuntiva, basterà far scivolare tutta la struttura da un lato, senza creare confusione.

Ogni espansione aggiunge una stanza pop-up ed è contenuta in una scatola a parte. Due espansioni stanno comodamente all'interno della scatola base, hanno lasciato spazio sufficiente sotto alle stanze.

Inoltre, trovate tre dadi trasparenti di colore verde/blu/rosso (rispettivamente per imprese facili/medie/difficili), due marker cancellabili per scrivere appunti sulle plance giocatore e due lenti d'ingrandimento per vedere bene i dettagli delle stanze.

Le schede delle stanze

Spendo un paragrafo per approfondire questo tocco geniale di design.

Le schede servono a un doppio scopo: al master per leggere dalla finestra rivolta dal suo lato le specifiche della stanza, ai giocatori per avere a ogni episodio degli oggetti diversi con cui interagire.

Mediante le aperture nelle stanze pop-up progettate e tagliate con criterio logico, ogni scheda serve ad almeno due episodi diversi, con un notevole risparmio di materiale e di spazio. Inoltre, è un metodo che dà possibilità infinite di aggiunte di espansioni con storie diverse, sempre cambiando poco materiale. Chapeau!

Aiuto! Non ho mai giocato di ruolo!

The Shivers non è un gioco da tavolo, ma un gioco di ruolo corredato di supporto fisico composto da stanze pop-up, con una spruzzata di enigmi logici da escape room.

The Shivers: mappa di Fogmoor Cove
The Shivers: mappa di Fogmoor Cove
All'inizio, infatti, ogni giocatore sceglie uno dei personaggi disponibili per l'episodio e dovrà comportarsi di conseguenza per tutta la durata della sessione: se, ad esempio, il personaggio non sa suonare strumenti, si troverà in difficoltà a dover suonare il pianoforte, oppure se ha paura di stare da solo, non rimarrà mai da solo in una stanza e, se dovesse accadere, andrà in panico e magari il master gli farà tirare un dado prima di poter fare qualsiasi azione.

Trovo che The Shivers sia molto adatto per un primo approccio di famiglia al gioco di ruolo, soprattutto per genitori che non abbiano esperienza da master, perché qui il lavoro del master è già pronto al 90%.

È indispensabile, però, che chi svolgerà tale ruolo si prepari bene prima, sia leggendo le dettagliate istruzioni e la sequenza riassuntiva riportata sul bordo inferiore del pieghevole relativo al capitolo della storia sia allestendo le stanze e sbirciandone il contenuto, altrimenti non saprà rispondere adeguatamente alle domande dei giocatori.

Inoltre, consiglio al master di decidere in anticipo in che occasione far tirare i dadi per ottenere un qualcosa (oltre alla classica sfida finale col boss dell'episodio) e con quale difficoltà, pensando a cosa dire in caso di esiti fail e backfire ("insuccesso" e "ti si ritorce contro").

Nella scatola di The Shivers troviamo anche tre opuscoli: le Full Instructions (istruzioni complete); la History of Fogmoor (Storia di Fogmoor), che contiene la mappa della cittadina di Fogmoor Cove, l'albero di famiglia dei Von Drachen e l'elenco dei residenti (in realtà i nomi di tutti i backer del Kickstarter); lo Storyteller's Companion (il vademecum del narratore), il libriccino più interessante, che dà delle belle dritte sull'improvvisazione (ad esempio, utilissimo il consiglio di usare gli oggetti illustrati nelle varie stanze come veicolatori di indizi: il telefono, il corvo impagliato...), due pagine con i dettagli sugli oggetti magici che si trovano nelle storie, una tabella Complications Chart, per rendere ancor più unica la storia narrata.

Il gioco al momento è disponibile solo in inglese e la dipendenza dalla lingua è altissima, ma solo da parte del master. Gli altri giocatori possono usufruire del gioco tranquillamente, interagendo verbalmente tra di loro e con il master, e risolvendo gli enigmi che sono indipendenti dalla lingua.

Ma le storie come sono?

Le storie raccontate hanno il gusto dei Piccoli Brividi, di paura, ma senza esagerare, direi adatte dagli otto anni in su.

The Shivers: le 2 espansioni contenute nell'edizione Deluxe
The Shivers: le 2 espansioni contenute nell'edizione Deluxe
La prima storia, Bubble, Bubble, Toil and Trouble, è a tema sposa-fantasma, a mio parere scritta molto bene, con un bel climax.

La seconda storia, Possession is 9/10ths of the Problem, l'ho trovata un po' confusa, meno incisiva della prima, stenta a decollare, con due primi capitoli noiosetti... per fortuna si recupera con gli altri due. Il tema è la casa posseduta.

La terza storia, ovvero l'espansione #1, Fangs!, ci porta a incontrare un vampiro e un uomo lupo: brividosa e divertente.

La quarta, espansione #2, It's All Fun and Games Until..., ci fa interagire con un capriccioso bambino fantasma che vuole giocare con noi. Un ottimo gran finale... per ora.

The Shivers è rigiocabile? Se giocato da soli adulti, no, ma non è decisamente questo il target a cui si propone. Coi bambini, invece, sì; dopo qualche mese si può riproporre, anzi, saranno loro a chiedervelo: ai bambini piace riascoltare le storie e qui proprio di questo si tratta.

Comunque sono in arrivo tre espansioni, probabilmente su Kickstarter la prossima estate, col titolo The Shivers: Triple Terror. Sono contenta che il progetto abbia avuto successo e che l'autore ci tenga a continuarlo.

La trovata geniale di questo gioco è l'aver creato queste stanze pop-up bellissime con le tasche che contengono le schede che si cambiano ad ogni episodio, rendendo ogni storia unica, dal momento che si possono cambiare gli oggetti-chiave. Si vede qui (oltre che in altri dettagli di ergonomia) la mano del product designer: bravo signor Logan!

Al momento, si tratta di un'esperienza di gioco unica.

NdA: All'autore del gioco va riconosciuta una risoluzione encomiabile della "freight bubble", vale a dire l'aumento esponenziale e improvviso del costo del trasporto merci in epoca pandemica. Ai sostenitori del crowdfunding è stata offerta la possibilità di acquistare un add-on per tamponare i costi, riuscendo così a non aumentare il prezzo finale incondizionatamente.

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Commenti

Arrivato qualche tempo fa. Dato che i miei figli hanno 4 e 2 anni ho fatto un investimento per il futuro e ad oggi il gioco è ancora impacchettato. Ma sono sempre stato convinto della scelta non appena visto il KS e ammirato dal comportamento sempre trasparente ed onesto del produttore. Ed è vero si capiva che era uno dei prodotti artigianali vecchia maniera ed è stata una bella sensazione durata tutta la campagna (e anche oltre).

Grazie per la recensione perché è un'ulteriore conferma della bontà del prodotto.

Molto interessante!

Sembra davvero molto interessante. Peccato aver mancato il kickstarter. Ho visto che ne uscirà uno nuovo che darà la possibilità di recuperare il base. Vedremo se potrà arrivare prima che i miei figli siano troppo grandi per giocarci! 

Andros84 scrive:

Sembra davvero molto interessante. Peccato aver mancato il kickstarter. Ho visto che ne uscirà uno nuovo che darà la possibilità di recuperare il base. Vedremo se potrà arrivare prima che i miei figli siano troppo grandi per giocarci! 

Sono stati abbastanza puntuali con la pandemia di mezzo, sono fiduciosa che faranno anche meglio con l'espansione. 

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