Pizzeria Italia, vincitore del Family Games Awards 2015 come miglior titolo per famiglie, è un veloce gioco di carte (è scritto 15 minuti, ma dura anche meno) per 2-6 giocatori dai 6 anni di età (ma personalmente credo che anche dai 5 vada bene). La rapidità delle partite crea dipendenza: una tira l’altra!
Il gioco in breve
All’inizio si prepara un mazzo con le carte ingrediente, in base al numero di giocatori, poi si rivelano le prime 3. Ogni carta ingrediente rappresenta un trancio di pizza e può essere la parte centrale (con il cornicione su due lati) o il bordo finale (con il cornicione su tre lati). I tranci “finali” dovranno poi essere posti, ovviamente, all’inizio o alla fine della nostra pizza.
Su ogni carta sono raffigurati gli ingredienti e il loro simbolo: la maggior parte sono ingredienti semplici, cioè in alto c’è solo il simbolo e valgono 1 punto (peperoncini, salame, cipolle e formaggio); in altre, accanto al simbolo, troviamo l’indicazione x2 (funghi e uova) o x3 (mozzarella), cioè quell’ingrediente a fine partita varrà rispettivamente 2 e 3 punti.
Il gioco è diviso in due fasi, una di scelta e una di composizione della pizza:
- Scelta = è la fase mnemonica del gioco: a turno ognuno sceglie una carta tra le tre scoperte e la pone coperta davanti a sé, poi se ne scopre un’altra e il turno passa al giocatore successivo. Si continua così finché tutti hanno scelto 6 carte; l’ultimo giocatore ha comunque tre carte tra cui scegliere e scarterà le due rimanenti, così tutti avranno avuto la stessa possibilità di scelta. Il mazzetto dei giocatori è coperto, ma in ogni momento ognuno si può consultare il proprio.
Nota: Personalmente preferisco utilizzare la variante memory, in cui il giocatore non può consultare il mazzetto, ma deve ricordare le sue prese.
- Composizione = è la fase di velocità del gioco: quando tutti hanno finito di scegliere, si girano le carte e ognuno deve comporre la propria pizza il più velocemente possibile. Il primo a farlo dirà “Pizza!”, facendo terminare la fase: se gli avversari non hanno fatto in tempo a posizionare delle carte, vengono scartate. Comporre la pizza significa mettere le carte in sequenza facendo combaciare gli ingredienti (es. salame vicino a salame e così via); la mozzarella è il jolly e può essere messa vicina a tutti gli altri. Non è obbligatorio che nella pizza siano presenti le carte che hanno il bordo, ma se ci sono devono essere poste all’inizio o alla fine. Tutte le carte che non siamo riusciti a piazzare, per mancanza di tempo o perché non combaciano, vanno scartate.
Finita la fase di composizione, si contano i punti contando i simboli sulle carte e togliendo 1 punto per ogni carta scartata: chi ha più punti, vince il round e riceve la gommina della pizza. La partita termina quando un giocatore ha conquistato due gommine.
Considerazioni
Anche se pensato dai 6 anni in su, ritengo che possa facilmente essere proposto anche ai cinquenni: non ci spaventi il fatto di dover contare, anzi è un ottimo modo per allenare i piccoli a farlo in modo semplice.
Anche la fase mnemonica è facilmente abbordabile dai piccoli: la loro memoria supera la nostra e anche questa modalità la tiene in allenamento. Pure per questo preferisco non vedere il mazzetto: aiuta queste abilità e aggiunge un pizzico di difficoltà. A differenza del Memory, in cui la difficoltà gradualmente diminuisce, qui avviene il contrario: più aumentano le carte, più è difficile ricordarle, tanto più nelle partite seguenti.
Nella fase di velocità i bambini competono abbastanza ugualmente coi grandi e l’idea di poter assegnare così un malus agli avversari gli dà lo sprint necessario. Se viene però giocato in 5-6 non sempre hanno subito la prontezza di mettere tutte le carte insieme per la propria pizza in velocità, per cui se giocate voi adulti con loro lasciate loro un po' di tempo in più alle prime partite.
I materiali sono ottimi: le carte sono robuste e resistono a molte mischiate; le gommine sono semplicemente stupende!