Risk: Godstorm

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Risk: Godstorm
Voto recensore:
6,7
Chi di voi non ha mai giocato a Risiko? E quanti di voi lo reputano un gioco in cui la fortuna c'entra per il 96% del gioco?
Dopo diversi anni, l'idea di Risiko (titolo originale: Risk) fu modificata con l'aggiunta di varie regole e sottoregole, fino ad arrivare ad un prodotto che nonostante le meccaniche, toglieva abbastanza al fattore fortuna per essere giocabile, cioè Risk 2210.
Sulla scia del successo di questa splendida versione del Risiko, gli americani della Hasbro ci riprovano, stavolta con un tema più fantasy, con questo Risk: Godstorm. Stavolta, cinque popolazioni antiche si danno battaglia per la conquista del mondo conosciuto, ed i loro Dei scenderanno in campo con loro. Le cinque popolazioni sono Egiziani, Babilonesi, Celti, Greci e Vichinghi.

Il contenuto della scatola è di ottima qualità (almeno questo la Hasbro lo fa bene). Gli eserciti sono di plastica morbida ma resistente; le carte sono di qualità eccellente - le migliori che abbia mai visto in un gioco da tavolo; la mappa è chiara e di buon impatto visivo, e le regole sono piuttosto ben scritte.
Lati negativi: i colori delle armate sono assurdi (prugna, beige, beige più scuro, blu scuro e verde scuro), quindi poveri daltonici. In più, a parte la dubbia scelta dei vichinghi (che non sono MAI esistiti in contemporanea con gli altri quattro popoli in gioco), le unità sono solo fanti leggeri ed elefanti da guerra (quindi un esercito tipicamente macedone... ce li vedete i vichinghi con i mammut?). La mappa del mondo antico (che include Atlantide) è decisamente brutta dal punto di vista geografico ed anche se i nomi delle regioni sono accurati storicamente, tutto sommato si ha a che fare con una specie di caricatura dei paesi attorno al Mediterraneo. Ma a parte questi difettucci (in realtà quello del colore è determinante) i difetti sono decisamente secondari. Il regno dei morti invece è davvero come alcuni se lo aspettano... molto molto anonimo.

Il gioco è più o meno come Risiko, cioè occorre conquistare dei territori per vincere, e tra le altre cose le regole di Godstorm includono anche le regole per giocare al Risiko base versione DOMINIO TOTALE.
Tuttavia ci sono alcune importanti differenze. In primis, il gioco dura solo 5 turni.
In secondo luogo, l'ordine di gioco viene determinato di turno in turno con un sistema di asta segreta.
Poi c'è l'elemento divino. Gli Dei nel gioco sono potenti, e possono concedere Miracoli (carte che possono cambiare il volto di una battaglia o di una guerra) e combattere accanto alle truppe.
In più, quando le truppe muoiono, non vengono eliminate dal gioco, ma vanno a finire nell'altro mondo, dove combattono per conquistare pure quello, e da dove possono tornare.
Ogni civiltà ha la possibilità di erigere templi agli Dei, e questi templi forniscono punti Fede, i quali a loro volta possono essere usati per evocare gli Dei e farli scendere in terra, oppure per costruire altri templi, o ancora per attivare alcuni miracoli.
Alla fine dei 5 turni, chi ha più punti vittoria, vince la partita. Ogni territorio controllato vale un punto vittoria. Nel mondo dei morti ci sono altre zone che valgono punti vittoria alla fine del gioco.

Sostanzialmente il lato strategico in questo Godstorm viene molto più esaltato che non nel risiko normale (bella forza, direte voi... nel Risiko non c'è quasi un lato strategico!), perchè le scelte da fare sono molte; in più le carte miracolo possono cambiare davvero la partita. Pensate al poveraccio che dopo immani sforzi ha conquistato tutta Atlantide, e il cattivone di turno gioca la carta miracolo che fa affondare Atlantide CON TUTTE LE TRUPPE... no che i miracoli siano facili da ottenere e da giocare, anzi più potenti sono, più difficile è riuscire a giocarle.
Un'altra idea carina sono le zone di pestilenza, nelle quali le armate che entrano perdono automaticamente metà degli effettivi (per difetto), e quindi possono essere una brutta gatta da pelare.

Infine, il gioco può essere finalmente giocato in due, e funziona anche abbastanza bene, tranne che per il fatto che quando un giocatore acquista un forte vantaggio, la partita può considerarsi finita.

Commenti personali
In generale questo Risk Godstorm si lascia giocare, non è affatto lento, è piuttosto divertente e senza dubbio potrà interessare anche quelli che il Risiko lo odiano (vedi me).
Siccome non è un gioco di simulazione storica, i difetti sulla mappa e sulle armate non li considero neppure - anche se magari una mappa graficamente più bella come quella p.es. di History of the World la Hasbro poteva permettersela. La confezione compatta e resistente è un bonus aggiunto, e la componente strategica non è così difficile da gestire, permettendo l'accesso al gioco praticamente a chiunque. Vivamente consigliato!
Pro:
Rapido ed interessante, inoltre il fattore fortuna è abbastanza ridimensionato.
Molto giocabile.
Contro:
Esteticamente, mappa e colori delle armate sono brutti.
La base del Risiko ce l'ha sempre...
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