RisiKo! Riscopriamo un classico

Copertina di Risiko

RisiKo! è un classico che ha avuto notevole successo. Adatto agli amanti della fortuna, suo pregio e difetto, è un gioco che si ama o si odia.

Giochi collegati: 
RiskRisiKo!
Voto recensore:
7,0

Risiko! è un gioco di guerra per 3-6 giocatori pubblicato per la prima volta in Italia nel lontano 1968 da Giochiclub, motivo per cui rientra di diritto nella classificazione dei giochi vintage. Dal 1977 i diritti sono passati a Editrice Giochi.

Ciò che ne ha decretato il successo è stata la quasi totale assenza di concorrenza nel suo genere (almeno in Italia), nonché l’immediatezza nell’apprendimento delle regole, poche e lineari. Nel corso degli anni sono state pubblicate numerose varianti che abbracciano svariati temi, ma in questa recensione mi propongo di analizzare la versione classica italiana. Sottolineo italiana, perché la nostra versione è unica nel suo genere, mentre nel mondo questo gioco è noto con il nome di Risk!, il cui regolamento è per diversi aspetti differente.
 
Risiko panoramica dei materiali
Nella scatola

Scopo del gioco

Il gioco è composto da un tabellone raffigurante il planisfero terrestre, suddiviso in 42 aree chiamate territori, le quali vanno a formare 6 continenti: Asia, Europa, Nord America, Sud America, Africa e Oceania.  All’inizio della partita i 42 territori vengono suddivisi ed assegnati casualmente fra i giocatori, ciascuno dei quali pescherà una carta obiettivo (che resterà segreto agli avversari per tutta la durata della partita): vince chi raggiunge per primo il proprio obiettivo, gli altri giocatori sono dichiarati sconfitti.

Ogni obiettivo è presente in una sola copia, per cui non sarà mai possibile che due giocatori ne abbiano uno identico. Potrà accadere però che uno o più giocatori debbano conquistare un determinato continente.

Meccaniche di gioco

Il turno è sostanzialmente suddiviso in 3 semplici fasi:

  • disposizione delle armate (obbligatorio e solo una volta): il giocatore di turno ottiene nuove armate da inserire nel gioco in base al numero di territori e continenti controllati. In questa fase è possibile giocare una o più combinazioni di carte territorio (ottenute nei turni precedenti) per ricevere armate aggiuntive. Tutte le armate ottenute devono essere disposte in uno o più territori in suo possesso prima di passare alla fase di combattimento;
  • combattimento (facoltativo): è possibile effettuare un numero illimitato di attacchi (finché si hanno armate disponibili) da un proprio territorio ad un altro nemico confinante;
  • spostamento (facoltativo): se vuole il giocatore può spostare armate fra due propri territori confinanti. A conclusione del turno, se nella fase di combattimento si è riusciti a conquistare almeno un territorio nemico, si ha diritto a pescare una carta territorio dal relativo mazzo. In un turno non sarà mai possibile pescare più di una carta, anche se sono stati conquistati più territori.
I punti critici sono il combattimento e la pesca, in quanto governati da un alto tasso di alea, fattore che ha alimentato l’aspra critica dei giocatori esperti.
Il combattimento, infatti, è gestito da un lancio secco di dadi: attacco e difesa lanciano un certo numero di dadi sulla base delle armate in battaglia e confrontano i risultati ottenuti. In caso di pareggio vince la difesa, motivo per cui non è per niente semplice riuscire a conquistare un territorio, ma può diventarlo se la sorte è dalla nostra parte.
La pesca delle carte è fondamentale per puntare alla vittoria finale. Ogni carta raffigura un cavaliere, un fante o un cannone ed è necessario combinarne 3 per ottenere un certo numero di armate di rinforzo. Anche qui la sorte gioca un ruolo importante: ad esempio, una combinazione di 3 cannoni fornisce 4 armate, mentre 3 cavalieri ne danno 8. L’incidenza dell'alea risulta piuttosto evidente.
 
Risiko armate schierate
Fight!

Conclusioni

Con questa recensione, oltre ad illustrarvi globalmente il funzionamento del gioco, mi propongo di rispondere alla domanda che in tanti si pongono: visto che la dea bendata regna sovrana, come mai Risiko! è diventato così famoso ed è tanto giocato?

Dare una risposta può sembrare banale, ma non lo è affatto. Sulla base della mia esperienza di gioco più che ventennale, direi che la prima cosa che affascina è la fortissima interazione diretta fra i giocatori unita alla semplicità delle regole: in 10 minuti si può spiegare tutto ed iniziare a suonarsele di santa ragione sin dal primo turno di gioco e, con una buona dose di fortuna, si possono compiere imprese altrimenti impossibili.

A questo si aggiunge il clima di tensione fortemente percepito durante tutta la partita: il rischio di essere attaccati è incalzante, così come la voglia di attaccare a nostra volta.

Al termine della partita ci si sentirà realmente galvanizzati se si è vinto (ma anche se si è lottato fino alla fine) o frustrati se si è perso (spesso capita di ricevere sonore mazzate difficili da dimenticare nel breve periodo – talvolta anche nel lungo), generando, in quest’ultimo caso, un’arrembante voglia di rivalsa. Se il gruppo è affiatato e lo spirito competitivo alto, si entra facilmente in un circolo vizioso di partite che saranno fonte di gioie e nervosismi considerevoli.

Chi ha invece il palato più raffinato e predilige giochi molto ragionati che necessitano di costruire strategie sul lungo periodo non potrà mai apprezzare questo gioco, il cui punto di forza è proprio l’alea. Vedere le proprie strategie completamente demolite da uno sfortunato lancio di dadi è quanto di peggio possa capitare ad una mente da stratega. Chi si siede al tavolo, quindi, non deve farlo pensando di giocare a scacchi, ma piuttosto ai dadi.

In definitiva, è proprio il fattore fortuna che fa amare o odiare questo gioco, motivo per cui può essere considerata il suo vero pregio e, al contempo, difetto: si tratta di un gioco costruito sulla fortuna e, in quest’ottica, credo sia molto difficile poter realizzare qualcosa di meglio.

Per queste ragioni il mio voto 7 è, in realtà, un 7,5: nel Risiko! i giocatori devono osare e… rischiare! Il gioco ha infatti avuto successo perché, in fondo, molti amano le sensazioni esaltate dal rischio, anche in quello che risulta essere un semplice gioco da tavolo.

Pro:
  • Regolamento semplice e veloce da spiegare;
  • forte interattività fra i giocatori;
  • buon gioco per introdurre i neofiti ai giochi da tavolo.
Contro:
  • Gioco quasi completamente governato dall'alea, ma come spiegato nella recensione questo è proprio il risultato che il gioco si prepone, quindi non è detto che sia un contro;
  • la durata della partita può essere veramente lunga;
  • miniature delle armate in plastica di bassa qualità.
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Commenti

rimane comunque un bel gioco divertente.

Strano che questo articolo appaia dopo un mese da quest'altro....Chiamiamola "par condicio" oppure "una botta al cerchio & una alla botte"... :D 

Quante belle serate.... peccato che non riesco più a giocarci, adesso mi comprerò risiko junior per giocarci con mio figlio eheheheheh

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