C'è un errore nella regola di piazzamento dei muri.
È obbligatorio lasciare all'avversario almeno un percorso per raggiungere il lato opposto, non si può erigere una diga invalicabile.
Premesso questo è però ammissibile tagliare fuori una parte di scacchiera, ci possono essere zone della scacchiera non raggiungibili da una o nessuna pedina.
È per esempio possibile piazzare un muro per impedire a se stessi di tornare indietro, è anzi una strategia di gioco molto importante.
P.S.
Adoro questo gioco!
Quoridor è un gioco tattico, semplicissimo da imparare (come la dama) ma dai meccanismi tattici geniali nella loro linearità.
Il tavoliere è costituito da una griglia nove per nove, in legno. Ogni giocatore, in una partita a due, ha in dotazione una pedina e dieci "muri" in legno. Lo scopo del gioco e portare la propria pedina, che parte dalla casella centrale del proprio lato, a una qualsiasi delle caselle dal lato opposto.
Si gioca a turni; in ogni turno, le azioni possibili sono due: muovere la pedina di una casella in orizzontale o verticale, o piazzare un muro in modo che stia fra quattro caselle (non si può dunque mettere il muro in verticale in modo che ne copra una sola, o messo "a cavallo" fra tre caselle).
Quando si piazza un muro, non si può MAI chiudere completamente una zona della scacchiera, neanche se al suo interno non si trovano pedine. In sostanza: per quanto lungo il giro per raggiungerla, ogni casella dev'essere raggiungibile in qualsiasi momento della partita.
Se le pedine sono su caselle adiacenti, possono "saltarsi" (come nella dama, ma senza mangiarsi!) a patto che la casella d'atterraggio non sia bloccata da un muro: in tal caso, la pedina che salta può atterrare di lato. Nel caso in cui ogni direzione sia bloccata da un muro, non si può saltare, ma è un caso davvero raro.
La variante a 3 e 4 giocatori è identica, tranne per il fatto che i giocatori hanno solo 5 muri.
Le due varianti, però sono molto meno bilanciate del gioco a 2 giocatori; con tre giocatori, uno finisce inevitabilmente per essere favorito; in quattro, si verificano - soprattutto con giocatori inesperti - caotici "tutti contro tutti" sicuramente divertenti ma molto, molto meno tattici.
Molto personalmente, adoro questo gioco: si impara con niente ma per giocare davvero bene - e vincere - servono intelligenza, tattica e un pizzico di creatività: mi ricorda gli scacchi per profondità di gioco, e la dama per semplicità, in una fusione così ben fatta che appassiona i fan dei giochi tatticamente complessi e non scoraggia i giocatori che non vogliono imparare tonnellate di regole.
Al momento, è il gioco che "stimo" di più nella mia collezione.
Nota: esiste un'applicazione per IPhone, scaricabile da Itunes, che permette di giocare a Quoridor.