I giocatori rappresentano gli allievi di Pitagora e il loro scopo è di percorrere un percorso di 12 caselle giungendo per primi alla fine.
Ogni giocatore sceglie una pedina e il relativo mazzo di 11 carte quindi prende 1 dado nero.
Un giocatore a caso lancia il dado colorato (rosso o blu a seconda che si giochi in 2, 3 o in 4, 5) il cui risultato rappresenta le caselle in palio per quel turno, cioè le caselle che il vincitore della manche potrà percorrere. Quindi ogni giocatore lancia il proprio dado e sceglie una carta tra quelle a disposizione ponendola coperta sul tavolo. Le carte rappresentano delle somme, sottrazioni o moltiplicazioni di numeri da abbinare al risultato del dado.
Quando tutti i giocatori hanno scelto la carta da giocare, tutte le carte vengono mostrate contemporaneamente. Vince la manche chi ottiene il numero maggiore considerando il risultato algebrico fra dado e carta.
Ogni carta giocata deve essere scartata fino all’esaurimento del mazzo che verrà poi interamente recuperato dopo aver giocato l’ultima carta.
Per ogni mazzo di carte ce ne sono alcune jolly che fanno automaticamente vincere la manche ma che si annullano se giocate da 2 o più giocatori.
Inoltre sul tabellone ci sono delle caselle speciali che alterano la situazione in corso quando un giocatore ci finisce sopra.
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PitagorasScritto da Diodac il 11/01/2005
Voto recensore:
0,0Pro:
E' un gioco poco impegnativo da fare in compagnia soprattutto approntando alcune modifiche goliardiche come quella di far bere chi vince alla fine di ogni singola manche.Contro:
La strategia è praticamente nulla ma questa carenza è in parte compensata dalla capacità di bluffare.Accedi per scrivere un commento
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