Nebraska

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Questo gioco nasce da alcune varianti del gioco del Poker che si diffusero nella seconda metà degli anni '50 nei campus universitari dello stato americano del Nebraska, da cui il nome. Il Nebraska della Dal Negro reinterpreta tre varianti principali, che differiscono fra loro solo per il sistema di punteggio dei risultati finali di ogni manche, utilizzando allo scopo due mazzi di carte tipo francese (cioè con valori da 2 a 10 più J, Q, K e assi), che diversamente dal solito contengono però otto semi. In pratica, anziché avere due mazzi identici i carte, uno contiene i semi "classici" (cuori, quadri, fiori e picche), e l'altro ne contiene quattro nuovi (cerchi, abeti, stelle e monti), dove ad ogni seme corrisponde un colore diverso per lo sfondo delle carte.

La meccanica di gioco è estremamente semplice e prevede una serie variabile di mani, al termine di ognuna delle quali si fa una fase di punteggio (che è quella diversa a secondo della variante scelta), dopo di che vince il primo che raggiunge un certo totale prestabilito anche in funzione del numero di giocatori. In ogni mano, i giocatori ricevono 10 carte, quindi si volta la prima carta del mazzo e ciascuno dovrà "puntare" segretamente una delle carte in mano. Le carte così puntate si rivelano contemporaneamente, e chi ha giocato la carta di valore più alto deciderà se la carta scoperta dovrà restare sul tavolo o dovrà essere scartata, nel qual caso si elimina e ognuno riprende una carta dal mazzo. Tutte le carte usate per puntare vengono scartate indipendentemente da chi abbia vinto il diritto di scegliere. La mano prosegue allo stesso modo, rivelando una carta e puntando per tenerla a terra o scartarla, finché i giocatori non rimangono con 5 carte in mano e vi saranno di conseguenza 5 carte a terra, momento in cui inizia la fase di punteggio.

La fase di punteggio permette ai giocatori di calcolare quanti risultati positivi hanno ottenuto, realizzando diverse combinazioni che tengono conto sia delle cinque carte rimaste in mano, sia delle cinque che alla fine della mano si trovano a terra.

Vi sono in questo caso tre possibili sistemi di punteggio sui quali i giocatori si accordano all'inizio del gioco, e che rendono il gioco più o meno complesso e straegico. Nella variante più semplice ogni giocatore totalizza un punto per ogni sua carta in mano che corrisponda, per valore o seme (colore) ad una delle carte a terra, ottenendo quindi un massimo di cinque punti in ogni mano. La variante intermedia consente invece di ottenere più di un punto per ciascuna carta, poiché si contano le corrispondenze per valore e seme con le carte a terra (ad esempio, un 5 di fiori potrebbe valere tre punti se a terra vi sono due carte di fiori e un cinque). La variante più complessa richiede che ogni giocatore si confronti con gli altri per vedere chi , fra le carte in mano e quelle a terra, ha il maggior numero di risultati uguali per valore, per seme (colore) e chi ha la scala più lunga; in questo caso il primo classificato ottiene 3 punti ed il secondo ne ottiene 1.

Nei casi di parità vince sempre chi nella propria mano o combinazione ha la carta di valore più alto, o in caso di ulteriori pareggi le carte quick reference riportano l'ordine di valore dei vari semi (come avviene nel Poker). In ogni caso, quale che sia la variante usata, il vincitore della mano ottiene una vittoria e si inizia una nuova mano fino alla fine della partita non appena un giocatore ottiene il numero di vittorie prefissato.
Pro:
Nella sua semplicità, il Nebraska non è affatto banale da giocare, poiché ognuno deve saper scegliere, fra le sue dieci carte iniziali, quelle che vale la pena conservare per il punteggio, e quali possono essere usate per puntare, con l'incognita rappresentata dalle giocate degli avversari. Tenere d'occhio gli scarti altrui può essere importante per cercare di indovinare il tipo di gioco degli avversari, in modo da ottimizzare l'uso delle proprie carte. Va inoltre considerato che le carte più alte permettono di risolvere eventuali pareggi nel punteggio se conservate, ma sono sempre puntate importanti. Le carte meno utili possono essere scartate come puntate, ma bisognerà saper scegliere il momento opportuno, quello magari in cui si possa confidare nel fatto che un altro giocatore faccia il nostro gioco relativamente alla carta appena scoperta.

Nebraska è comunque semplice e adatto un po' a tutti, considerato che il livello di difficoltà può essere comodamente variato scegliendo uno dei tre diversi sistemi di punteggio. Il regolamento è chiaro e ben fornito di esempi, non lasciando dubbi o spazio alle interpretazioni. Si gioca velocemente e si presta bene a momenti di intermezzo o serate in cui si vuole tenere un profilo più "basso" (o magari in spiaggia, visto il periodo), e per quanto mi riguarda lo definirei una buona alternativa ad altri titoli di questo genere, degna di essere presa in considerazione.
Contro:
Al di là del tipo di gioco, che può piacere o meno a secondo di che tipo di giocatori siate, da un punto di vista oggettivo non ci sono particolari difetti nel gioco in sé se preso per quel che è. Il solo difetto che invece mi sento di evidenziare è relativo alla componentistica, ovvero la qualità delle carte. Nonostante il livello medio delle carte da gioco Dal Negro, quelle di Nebraska sono piuttosto leggerine, non plastificate (o molto poco) e, in sostanza, assai deboli e facili da rovinare con le numerose mescolate che il gioco richiede. Il mio suggerimento è di utilizzare le bustine, dato che già dopo le prime mani alcune carte inizieranno inevitabilmente a mostrare qualche segno bianco.

Se poi non amate i giochi di carte di stampo quasi "classico", quelli astratti o comunque siete degli appassionati dei titoli più profondi e impegnati, allora Nebraska di certo non è per voi.
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