Moose Quest

Il gioco e' attualmente autoprodotto dallo stesso Tom Wham, ed i materiali sono ancora grezzi, con le carte in cartoncino pesante stampato. La grafica e' elegante e pulita, con le carte chiaramente leggibili e i disegni, in bianco e nero, realizzati dallo stesso Tom con la grafica tipica dei suoi recenti peronaggi.

E’ un gioco di carte con tre diversi mazzi. Il primo e’ quello degli alci (attenzione moose non e’ l’alce, elk in inglese, ma un quadrupede molto simile ma grande all’incirca come un cavallo, ma non ho trovato una traduzuione migliore); ci sono diversi alci con caratteristiche e poteri diversi, dall’alce mingherlino e pauroso all’alce supereroe ed a quello magico (del mammuth che si crede un alce ne parlero’ un’altra volta...). Il secondo e’ quello dei territori. Ogni territorio ha una difficolta’ diversa che richiede delle prove diverse e dei sacrifici talvolta dolorosi, ma anche la ricompensa puo’ essere dietro l’angolo. Il terzo mazzo e’ quello degli imprevisti, morti iprovvise, predatori o anche lieti eventi.
Il gioco consiste nell’attraversare le trenta lande totalizzando il punteggio piu’ alto.

L’attraversamento di un territorio e’ facile: si prendono tre dadi e si vede il risultato: se il numero totalizzato e’ almeno uguale a quello del territorio lo si e’ attraversato, altrimenti no. Il valore dei territori va da 2 a 16. Se si totalizzano degli uno (alci sui miei dadi speciali) questi possono essere utilizzati per pescare un nuovo alce, ma non verranno contati nel valore totale ne’ potranno essere utilizzati nei lanci successivi di questo turno. Se due numeri sono uguali si deve anche pescare una carta imprevisto. Se si passa il territorio si ha diritto a mostrare il territorio successivo e decidere se passare anche quello, ma attenzione, se si fallisce si perdono anche tutti i territori passati in quello stesso turno...

Il gioco in se non e’ eccezionale, ma giocato nella giusta atmosfera e’ senza dubbio molto divertente.