March Madness

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March Madness
Voto recensore:
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Introduzione
March Madness ovvero Follia Marzolina, il termine viene usato dagli americani per definire l’atmosfera che nel mese di marzo pervade gli Stati Uniti e in particolar modo gli appassionati di basket. Con March Madness, infatti, ci si riferisce alla fase conclusiva della stagione del basket NCAA (National Collegiate Athletic Association, degli Stati Uniti).
Comincia nella prima settimana di marzo quando hanno il via i tornei di conference. La vittoria assegna un invito automatico al “Gran Ballo”, ossia il torneo NCAA che determina il campione nazionale del college basket. La settimana in questione si conclude con la “Selection Sunday”, nella sera stessa in cui terminano i tornei si riunisce un comitato, che decide chi oltre i vincitori dei diversi tornei, si sia meritato durante l’anno il diritto a partecipare al torneo nazionale. Campus interi incollati al video per sapere se il proprio college è stato invitato al ballo ma non solo: uffici, pub, tutti ad aspettare il verdetto. Negli Stati Uniti non si sente parlare di altro, e questo perché dall’altra parte dell’oceano lo sport collegiale è molto più vissuto e sentito di quello professionistico. Passata il vaglio del comitato, la Follia Marzolina raggiunge il culmine nelle tre settimane successive nelle quali le 64 squadre selezionate disputano il torneo NCAA vero e proprio. Torneo che termina nel primo week-end di aprile quando si disputa la Final Four NCAA, la “Final Four” per antonomasia.

Il Gioco
Secondo regolamento abbiamo un gioco base e un gioco avanzato, una volta che si comincia a giocare al gioco avanzato si scopre però che i due hanno in comune solo l’uso degli stessi dadi colorati e nulla di più. Dal mio punto di vista è più corretto asserire che nella scatola di March Madness abbiamo due giochi ben distinti ed in questo modo li tratterò nella recensione.

Il gioco conosciuto come gioco Base nel regolamento (voto 4)

Numero Giocatori: da 1 a 4

Nel gioco ogni giocatore controlla 16 delle squadre invitate al “Gran Ballo”, rispettivamente teste di serie da 1 a 16. Per prima cosa i giocatori dispongono le pedine rappresentanti le squadre sul tabellone (un diagramma ad albero del torneo NCAA) sulla base della testa di serie e del colore e pescano 5 pedine “evento” a testa, pedine che potranno usare nel corso delle partite per influenzarne il risultato (non si tratta altro che di bonus: +1 al dado blu, X2 il dado nero, etc.), e le dispone coperte nella sua riserva sul tabellone.
Poi si comincia con il risolvere la prima partita, la procedure di risoluzione è la seguente:

1. I giocatori coinvolti decidono se e quante pedine “evento” giocare;
2. Tirano i 6 dadi;
3. Sommano i risultati dei dadi con le eventuali modifiche dovute alle pedine “evento” giocate.

Abbiamo così ottenuto il punteggio delle due squadre nei primi 20 minuti di gioco. Si ripete la stessa operazione per il secondo tempo, si vanno a sommare i risultati così attenuti e la squadra che ha ottenuto il punteggio più alto passa al turno successivo.

Et voilà, il basketrisiko è servito, anzi no, non offendiamo il risiko, qui c’è molta meno strategia, ma molta, molta meno.

Il gioco conosciuto come gioco Avanzato nel regolamento (voto 7)
Ovvero il gioco vero e proprio che trovate nella scatola, il gioco base più che altro è un inserto per passare del tempo e come un test sull’anima gemella nel “New Republic” per rimanere in tema Stati Uniti.

Numero Giocatori: 2

Ogni giocatore controlla una squadra scelta fra le 120 messe a disposizione nel gioco. Prende la carta corrispondente, uno Strategy Displays e pesca 7 carte strategia.

Carte Squadra e Strategy Display
Ogni carta squadra riporta, il nome dell’università (es. North Carolina) l’anno di riferimento (es. 1982) nome di battaglia (es. Tar Hells), quintetto base con nome, cognome e la categoria del singolo giocatore (es. C Sam Perkins “C” – LF James Worthy “C” - RF Matt Doherty “C” - G Michael Jordan “A” – G Jimmy Black “E”), la categoria della panchina (es. “E”), la categoria della difesa (es. “A”), il nome dell’allenatore con il numero di mosse extra a lui consentite (es. Dean Smith 4) ed infine il Power Rating, un indice che indica la forza complessiva della squadra (es. 96).
Sui Strategy Display, abbiamo un diagramma ad orologio (suddiviso in 20 spazi) e 8 spazi: 1 dove mettere la squadra,1 spazio allenatore dove verranno giocate le carte strategia riferite all’allenatore che influenzano l’intera squadra, e 6 spazi rispettivamente per i 5 titolare Centro (C) Ala Sinistra (LF) Ala Destra (RF) Guardia Sinistra (LG) e Guardia di Destra (RG), e panchina, dove vengono messe le carte strategia giocate per migliorare le prestazione di questi giocatori o ridurre le prestazione dei giocatori avversari nello stesso ruolo.

Svolgimento
Ad ogni turno l’Allenatore/Giocatore in fase, consulta il diagramma ad orologio e tira un numero di dadi 6 uguale a quello previsto per quel turno (i primi 3 turni si tirano 5 dadi, il 4° il 5° e il 6° turno sono 4 dadi, e così via) se la somma di questi è uguale o maggiore la numero del turno (i turni sono 20 come i minuti di un tempo nel basket universitario) si guarda il dado bianco (che viene tirato sempre) e si risolve la posizione alla quale corrisponde il dado (1=C 2=LF 3=RF 4=LG 5=RG).
Se questa posizione è già stata risolta, il giocare di turno può decidere se ritirare il dado bianco e risolvere un'altra posizione o trattare il tiro come se avesse ottenuto un risulto inferiore al numero del turno.
Cosa succede in quest’ultimo caso o se la somma dei dadi è inferiore al numero di turno? Ebbene in questi casi l’Allenatore/Giocatore può scegliere fra le seguenti azioni:
· Scartare una carta strategia e pescarne una nuova;
· Giocare una cara strategia coperta su una della posizioni che non sono state ancora risolte;
· Giocare una carta allenatore scoperta;
· Guardare una carta giocata dall’avversario su una posizione non ancora risolta, senza risolvere quest’ultima;
· Cercare di pescare una nuova carta (ottenendo 5 o 6 con un tiro di dado).

Risoluzione delle posizioni
Si tira un dado 6 modificato con gli eventuali bonus/malus dovuti alle carte strategia che coinvolgono quel ruolo (quindi anche eventuali carte allenatore) si incrocia il risultato con la categoria del giocatore sulla tabella corrispondente alla categoria della difesa avversaria e così si ottiene il punteggio realizzato dal singolo giocatore in quel periodo.

Il primo tempo finisce quando tutte e 6 le posizioni non sono state risolte. Si ripete la stessa procedura per il secondo tempo con due eccezioni: i giocatori restano con le carte che hanno avanzato dal primo tempo, non ne pescano di nuove; e nel secondo tempo a cominciare è la squadra in svantaggio nel punteggio a prescindere dal Power Rating.

Commento
Si tratta complessivamente di un buon gioco che riesce a prendere in considerazione diversi aspetti del basket rimanendo semplice e veloce. Il fulcro del gioco sono decisamente le carte strategia le quali permettono di aumentare la categoria di un vostro giocatore o di abbassare quella di un vostro avversario, di modificare il tiro di dadi per determinare il punteggio e altro ancora. Molte carte strategia richiamano schemi del basket come ad esempio Box & One (una difesa a zona con un giocatore che marca a uomo), Zone Defense (difesa a zona pura), Double Team (Raddoppio); altre raffigurano eventi particolari che possono avere luogo nel corso di una partita, ad esempio Key steal (una palla rubata in un momento chiave della partita), Great pass (ottimo passaggio); oppure classiche indicazioni pre-partita degli allenatori, come per esempio Controlling the boards (concentratevi sui rimbalzi), Working inside (cercare punti in area pitturata). Ognuna ha una contro mossa, un gioco contro la quale è più efficace e tutte messe insieme ricreano perfettamente le possibili dinamiche di una partita di basket.

Nelle regole inoltre trovate le indicazioni per realizzare le vostre squadre: basta reperire le statistiche riguardanti il torneo e l’anno della squadra che vi interessa (cosa che con Internet è diventata semplice da farsi) e il gioco è fatto.

Per quanto mi riguarda sono un vero appassionato di questo gioco l’anno scorso con gli amici abbiamo rigiocato il torneo olimpico di Atene 2004, e da quando ho il gioco ad oggi ho realizzato un numero inquietante di squadre del passato sia NCAA che europee. Nonostante questo però mi duole ammettere che ogni volta che rispolvero il regolamento penso che con un piccolo sforzo si sarebbe potuto realizzare qualcosa di eccezionale, alcune delle variabili rappresentate nelle carte strategia, e più precisamente: le diverse difese a zona, la possibilità di giocare in contropiede e il raddoppio su un determinato giocatore dovrebbero essere scelte sempre a disposizione dei giocatori e non essere influenzate dalle carte che uno a in mano.
Pro:
(Riguardo il solo gioco avanzato)
Un buon gioco, rapido e ben bilanciato, che rende molto bene le dinamiche di una partita NCAA, e abbastanza bene quelle di una partita di area FIBA (International Basketball Federation).
La possibilità di crearsi da soli le squadre, che oltre che essere molto gradita a chi vi scrive, conferisce al gioco una longevità quasi illimitata.
Contro:
(Riguardo il solo gioco avanzato)
A volte la sorte gioca la sua parte fra carte pescate e dadi.
Dipendenza linguistica.
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