La Leggenda di Zargon

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Legend of Zagor
Voto recensore:
6,0
Ambientazione
Il terribile Zargon minaccia il mondo con la sua magia ed è protetto da terribili legioni che lo servono da millenni. Chi sarà così audace da sfidarlo?

La leggenda di Zargon (in inglese Zagor) è un gioco fantasy ambientato all’interno di un labirinto tridimensionale suddiviso in tre parti (o livelli). Avete a disposizione solo lo scenario di un dungeon e in ciascun livello ci sono stanze in cui trovate un mostro pronto ad uccidervi.
Come in "HeroQuest", avete la possibilità di scegliere tra barbaro, guerriero, nano o mago, ognuno di essi con la sua scheda personale; in realtà i personaggi si differenziano solo per i costi dell’equipaggiamento (magico o no), ma per il resto hanno caratteristiche uguali.
Il ruolo di master è affidato ad una sorta di “computer", una voce registrata che, rivolgendosi ad uno degli eroi, ogni tanto introdice eventi favorevoli o sfavorevoli.

Il Gioco
Lo scopo del gioco è quello di raccogliere quanti più scrigni possibile per indebolire Zargon, poi ucciderlo e il primo che ci riesce vince la partita; non si tratta quindi di un cooperativo. Ovviamente non partite disarmati perché vi viene data la possibilità, con 20 monete d’oro, di equipaggiarvi adeguatamente aumentando notevolmente la vostra forza. Inoltre, prima di iniziare, dovete posizionare tutti i 46 tasselli di corridoio ed attivate la voce di Zargon, sarà lui a decidere chi parte per primo.

Nel vostro turno, a meno che Zargon non vi interrompa, potete muovervi, scoprire un tassello di corridoio, combattere, lanciare un solo incantesimo e usare gli oggetti dell’equipaggiamento. L’ordine delle azioni da fare non ha importanza, ad eccezione del movimento che, se si desidera, deve essere effettuato prima del combattimento.

Ogni eroe può spostarsi al massimo di 2 caselle (3 con gli stivali) e, quando arriva su un tassello di corridoio, attiva uno dei seguenti eventi: incontro, trappola, equipaggiamento, evento casuale, passaggio segreto. Eseguito l'evento si ripone il tassello a faccia in giù nella casella dove ci si è fermati; il giocatore con più memoria è avantaggiato.
Il combattimento viene gestito dal “computer” a fasi alternate: prima attacca il mostro, poi il vostro eroe, finché uno dei due non arriva a zero o non si ritira. Ciò avviene principalmente dentro le stanze visto che i vostri nemici (non gli altri eroi) non usciranno mai da esse. Per poter ferire il mostro dovrete lanciare il dado e, con un risultato uguale o superiore alla sua forza, gli toglierete un punto di energia. Ovviamente le stesse regole valgono anche per l’avversario, tranne che è Zargon a decidere quante forza ed energia possiede il mostro e il risultato del dado.

Il gioco dà la possibilità di combattere anche contro un altro eroe per potergli rubare un oggetto, uno scrigno, le monete o invertire le posizioni, anche se questo metodo risulta abbastanza sconveniente nella maggior parte dei casi.
Potete invece far ricorso alla magia. Le carte, infatti, servono principalmente a rallentare gli altri eroi e a rubargli qualcosa: potete avere 1 carta magia (2 con l’anello) e, alla fine del turno, potete prenderne un'altra. Non mancano carte utili contro i mostri, peccato che tutti possano usarle e che tutti peschino dal solito mazzo.
Nel gioco c’è anche una bottega in cui potete comprare l’equipaggiamento mancante, pagando in base al personaggio che possedete.

Considerazioni
La leggenda di Zargon dimostra di essere piacevole da giocare e bello da vedere, grazie alla grafica in 3D e alla voce elettronica con le mitiche frasi: "Chi osa sfidarmi?" oppure "Chi osa combattere con me?".
Le miniature sono ben realizzate e molto dettagliate, l’idea di mettere i tasselli di corridoio con diversi effetti si dimostra ben congegnata.
Il fatto di non essere un cooperativo lascia spazio ad un po' di scorrettezze tra i giocatori che possono attaccarsi a vicenda utilizzando la magia o il combattimento degli eroi.
Ma sotto alcuni aspetti il gioco perde un po' di appeal: ha un solo scenario, i personaggi non si distinguono se non dal costo dell’equipaggiamento o dall'aspetto, i combattimenti sono troppo rallentati dalla voce di Zargon, gli oggetti perduti o mancanti possono essere recuperati troppo facilmente, l’oro serve a poco, i mostri non hanno movimento, si differenziano solo per l’aspetto (i valori sono decisi da Zargon) e non si muore mai (se capita, si riparte da dove si è iniziato saltando un turno).

Questo titolo non è rivolto ai giocatori esperti, tuttavia l'idea di far gestire tutto ad un computer non è malvagia e, unita alla sostanziale semplicità, contribuisce a rendere questo gioco una valida introduzione all'avventura fantasy.
Pro:
Grafica tridimensionale e miniature curate nei dettagli.
Regolamento semplice.
Non necessita di un master.
Si può giocare anche da soli.
Contro:
Eroi non caratterizzati.
Mostri anonimi con valori casuali ed immobili.
Alcuni bug nel regolamento.
La voce di Zargon è un po' ripetitiva.
La gestione del combattimento dipende troppo dal "computer".
Io gioco è piuttosto costoso anche se consideriamo che è un tridimensionale.
La versione in "solitario" perde molto.
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