Isis & Osiris

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Isis & Osiris
Voto recensore:
6,3
Michael Schacht, autore dell’apprezzato Kontor e dell’ancora migliore Kardinal & König (entrambi Gold Sieber), ha pubblicato nel 2000 questo Isis & Osiris, ispirato alle divinità egizie anche se in realtà si tratta di un gioco di piazzamento astratto. A dire il vero le meccaniche sembrano prese da Auf Heller und Pfennig di Reiner Knizia (recentemente riedito da Fantasy Flight Games con il nome di Kingdoms) , ma qui risultano ancora semplificate, ridotte all’osso.

Il gioco si presenta in una scatola di piccole dimensioni contenente un tabellone diviso in 36 caselle quadrate, 22 tessere (anch’esse quadrate) e dei gettoni tondi in legno colorati in quattro colori. Le tessere hanno sul dorso un simbolo egiziano e sulla faccia i numeri +1, +2, +3 e +4 in blu oppure -1, -2, -3 e -4 in rosso. Ogni numero ricorre con frequenza differente (i +/- 2 sono i più comuni) e serviranno a fine partita a determinare il punteggio di ogni giocatore.

Prima di iniziare ognuno dei 2-4 giocatori riceve dei gettoni del proprio colore e un certo numero di tessere, distribuite casualmente, da tenere impilate davanti a sé a faccia in basso. Il numero delle tessere e dei gettoni dipende dal numero dei contendenti. Dopo aver deciso chi inizia, i turni si susseguono in senso orario. Al proprio turno si può piazzare un proprio gettone su una casella libera oppure girare la tessera in cima alla propria pila, mostrarla bene anche agli avversari e piazzarla a faccia in basso su una casella libera. L’orientamento del simbolo sul dorso dovrà sempre essere lo stesso per tutte le tessere giocate. Se un giocatore rimane con solo gettoni o solo tessere deve continuare con ciò che gli è rimasto.

La partita termina quando viene occupata la 36ma casella del tabellone. Ogni giocatore rimarrà con qualche elemento inutilizzato. Per determinare il vincitore ognuno totalizzerà il proprio punteggio che dipende dal piazzamento dei suoi gettoni e dalle tessere numerate a loro adiacenti. Per “adiacenti” si intendono le tessere che occupano le caselle che hanno in comune con quella ove si trova il gettone un lato (e non solamente un angolo). Per esempio se un gettone blu ha adiacente un gettone (blu o di altro colore non importa), una tessera –3, una con il +2 e una con il –1, il punteggio di quel gettone sarà –3 +2 –1 = -2. I giocatori sommano i punti portati da ciascuno dei propri gettoni. Colui che totalizza il punteggio migliore vince.

Dobbiamo dire che all’atto pratico Isis & Osiris si è dimostrato migliore di quanto ci si potesse aspettare. Non è certo un gioco di alta strategia, ma con un po’ di memoria e un pizzico di fortuna si possono piazzare le tessere nei punti giusti traendone il massimo del vantaggio.
Pro:
I materiali, in piena tradizione Gold Sieber, sono molto belli, anche più di quanto ci si potesse aspettare da un gioco cosi semplice. Il peso della fortuna non eccessivo, il regolamento scarno come pochi lo rendono consigliabile a chi cercasse qualcosa di semplice da proporre magari quando si hanno 10-15 minuti di tempo per un gioco veloce. Se poi se ne ha di più c’è lo spazio per la rivincita e l’eventuale bella. Spiegarlo ai non giocatori è questione di un attimo e potrebbe coinvolgere anche i più restii. Da segnalare l’ottimo funzionamento con solo 2 giocatori poiché permette un miglior controllo sulle mosse future.
Contro:
In un gioco così essenziale è difficile trovare difetti veri e propri nelle meccaniche del gioco stesso. Ovviamente non si tratta di un prodotto capace di rivoluzionare il mondo dei giochi da tavolo e non piacerà a coloro che non amano questo genere o che cercano qualcosa che metta più alla prova le loro capacità tattiche. Per questi ultimi suggeriamo qualcosa di più impegnativo come Dürch die Wüste (Through the Desert nell’edizione inglese), Samurai o Euphrat & Tigris, tutti giochi del già citato maestro del genere Reiner Knizia.
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