Loch Ness

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Loch Ness
Voto recensore:
7,2
Ambientazione
Tutti conoscono le leggende sul presunto mostro che abita il lago Ness (Loch Ness per gli scozzesi purosangue) e tutti sanno che i fautori dell'esistenza di questa creatura si battono contro gli scettici a suon di fotografie (per lo più irrilevanti o false).
L'ultima fatica di Walter Obert riguarda proprio il famoso mostro del lago ed i fotografi che vorrebbero riprenderlo.

Il Gioco
Ciascun giocatore controlla due fotografi e cerca di scattare foto al mostro. Chi, alla fine della partita, ha scattato le foto migliori, vince.

Come tutti i giochi della Red Glove, anche qui ci troviamo davanti ad una scatola quadrata, di fatto più piccola di quelle tipo "Kraby", con una bella immagine di copertina che fa intuire il target principale di questo gioco, cioè i bambini. Ma attenzione, ci troviamo davanti ad un gioco che coinvolge anche gli adulti.
La grande scatola contiene un tabellone rettangolare in cartoncino rigido piegato in tre che rappresenta il lago Ness, con caselle azzurre circolari (su cui si muoverà il mostro) e circoletti più piccoli, ciascuno contrassegnato da un colore e da un simbolo (pipistrelli, navi, castelli, etc.), che corrispondono ad una serie di simboli più piccini stampati su ciascuna casella azzurra circolare. Le illustrazioni di Piotr Socha rendono benissimo il tema divertente del gioco.
Le pedine sono di due tipi. Abbiamo 12 pedine in 5 colori diversi (quelle rosse e gialle contano 3 pedine ciascuno, le verdi, blu e nere solo 2) in plastica che rappresentano buffi fotografi, in più abbiamo un mostro colorato in toni viola e gialli in tre parti: la testa col collo, una delle gobbe famose (famose per gli appassionati della saga di Nessie, naturalmente) e la coda. Il mostro è veramente un pezzo splendido a vedersi e che coinvolgerà molto i bambini che si avvicinano a questo gioco.

Come in "Super Farmer", anche qui abbiamo un enorme dado a 12 facce che in questo caso riporta numeri da 3 a 6 e, su due facce, un simbolo consistente in una serie di onde. Vedremo dopo come si usa.
Infine ci sono 36 tessere in cartoncino che sul retro hanno un numero variabile di stelle (da 1 a 5) e sul davanti hanno un'immagine del mostro: a fuoco, sfocata, sovraesposta o comunque in varie condizioni. Il numero di stelle sul retro corrisponde anche ad un numero riportato sul fronte della tessera e corrisponde al suo valore in termini di punteggio. Queste tessere vanno messe nel sacchetto di tela nera incluso nella confezione.

Il gioco è semplice; si piazza il tabellone sul tavolo, si mette il mostro in tre caselle circolari azzurre adiacenti (testa, corpo e coda) al centro del tabellone poi ogni giocatore prende due fotografi del suo colore (tre se si gioca in 2) e li piazza a turno su uno dei cerchietti con i simboli.
Quando un fotografo sta in un cerchio con simbolo, la sua macchina inquadra tutte le caselle circolari azzurre che riportano quello stesso simbolo.
Ogni giocatore al suo turno può fare una di queste due cose:
1) spostare un suo fotografo da un cerchio ad un altro cerchio, oppure
2) tirare il dado.
Quando si tira il dado il mostro si muove di tante caselle pari al numero uscito, tranne nel caso in cui esce il simbolo dell'immersione (le onde). In questo caso il mostro può essere piazzato dove si vuole sul tabellone.
Una volta mosso il mostro, si scattano le foto. Scattano una foto tutti i fotografi posizionati in un cerchio il cui simbolo corrisponde ad uno dei simboletti delle tre caselle azzurre in cui sta il mostro.

A questo punto il giocatore pesca tante tessere foto quante caselle sono fotografate da un suo fotografo, ma può tenere solo una delle tessere pescate, le altre deve rimetterle dentro. Inoltre, se ha due fotografi in grado di scattare foto, può tenere una tessera per ogni fotografo.

Quando sono finite le tessere nel sacchetto la partita termina; i giocatori contano i punti riportati sulle loro foto, e chi ha fatto più punti vince.

Ci sono anche regole "per adulti" che rendono la partita un po' più complessa (ma non molto) e sicuramente più avvincente.

Considerazioni
Le regole assolutamente semplici e la grafica per bambini nascondono in realtà un gioco abbastanza interessante.
La prima cosa che sbilancia il giocatore è il dover decidere tra lo spostare un suo fotografo, quindi non consentire foto nel suo turno, o il dover tirare il dado e spostare il mostro consentendo foto che potrebbero avvantaggiare gli altri. Il fatto che al termine di ogni mossa del mostro tutti scattano foto, costringe i giocatori a calcolare sempre le traiettorie migliori da far percorrere al mostro e le posizioni migliori da occupare coi loro fotografi. Le strategie sono diversissime, ma naturalmente l'essenziale è scattare più possibile.

Con le regole avanzate il gioco diventa davvero una bella sfida anche per giocatori smaliziati. Il problema semmai è che i 20 minuti indicati sulla scatola come tempo medio di una partita non sono mai tali (almeno, io non ho mai giocato partite inferiori a 30-40 minuti).
Non si tratta quindi di un banale filler, ma di un bel gioco di piazzamento mascherato da giochino per bambini.

Ancora una volta la Red Glove lancia un prodotto bello, graficamente ineccepibile, dai materiali eccellenti e che può raccogliere pubblico in un vastissimo range di età.

Certo, il fattore alea è presente nella pesca delle tessere (nella mia prima partita ho pescato più tessere da 1 io che tutti gli altri giocatori), però già con le regole "per adulti" questo fattore viene fortemente ridimensionato.
A chi non vuole assolutamente l'elemento fortuna nei suoi giochi posso dire soltanto di lasciar perdere Loch Ness, ma a tutti gli altri giocatori consiglio caldamente questo nuovo capolavoro della Red Glove, davvero da provare e adatto a giocatori di ogni età... poi la miniatura del mostro è, a dir poco, strepitosa!
Pro:
Regole semplicissime.
Componenti notevoli.
Adatto ad ogni età ed a quasi tutte le tipologie di giocatori.
Contro:
Nella pesca delle foto il fattore fortuna è molto presente.
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