Ambientazione
Irondie è un gioco di dadi il cui l’obiettivo è di far perdere tutti i punti vita all’avversario.
Per far questo si lanciano i dadi nella fase di combattimento, ma anche conservandone alcuni o tutti per la fase di schermaglia in cui verranno lanciati non per il punteggio a sé, ma per il particolare tipo di potere che ogni dado possiede.
Il Gioco
Prima d'iniziare, ogni giocatore dovrà crearsi il set di 9 dadi con cui affrontare il set dell’avversario.
I 9 dadi possono essere scelti fra 8 diversi colori e 9 differenti poteri di schermaglia. Per ogni colore esistono tutti i 9 tipi di poteri.
A prescindere da forma, colore e tipologia, i dadi hanno valori da 1 a 6. Come per i giochi di carte collezionabili (tipo Magic), dovremo cercare di creare le migliori combinazioni possibili. I set base contengono i 9 dadi di un colore che potremo combinare con altri dadi acquistando altri set base o i booster pack.
Il piano di gioco è diviso in zone che semplificano la gestione del gioco, mettendo in ordine i dadi che lanciamo o che ci sono stati distrutti.
In alto, partendo da sinistra, abbiamo la zona dei dadi vita, composta da 7 caselle; in alto a destra 2 caselle per i dadi schermaglia; subito sotto abbiamo 9 caselle in cui disporremo, da sinistra verso destra, i dadi attacco e, da destra verso sinistra, i dadi difesa; sotto ancora troviamo, a sinistra, l’abisso dove metteremo i dadi che l’avversario ci ha distrutto e, a destra, il limbo dove verranno piazzati i dadi utilizzati che torneranno a disposizione il turno successivo.
La prima fase del turno è quella di combattimento.
In questa fase ogni giocatore decide segratamente quanti e quali dadi lanciare e quali tenere per la successiva fase di schermaglia. Non vi sono limiti di sorta, possiamo utilizzare tutti o nessuno dei nostri dadi; le strategie possibili sono molteplici, come avrete modo di scoprire.
I dadi, oltre alle caratteristiche già nominate (colore e potere), ne hanno un’altra, il tipo. Possono essere di attacco, difesa o vita, a seconda del simbolo che hanno sulle facce: triangolo per l’attacco, puntino per la difesa, numero arabo per la vita.
Tiriamo i dadi e li disponiamo nelle apposite aree della mappa; poi sommiamo tutti i risultati per tipo ed otteniamo i nostri punteggi di vita, attacco e difesa. Se nessuno ha conservato dadi per la schermaglia, si passa direttamente alla fase di assegnazione dei danni.
Ogni giocatore sottrae la sua difesa dal punteggio di attacco avversario; se il punteggio di attacco è superiore, la differenza viene sottratta dai dadi vita.
Possiamo distribuire liberamente i punti fra 1 o più dadi vita; quando un dado diventa zero, viene distrutto e messo nell’abisso. Quando non abbiamo più nemmeno 1 dado vita nell’apposita sezione, abbiamo perso e la partita termina.
Se entrambi i giocatori hanno ancora almeno 1 dado vita, si passa alla fase 4 “fine del turno”. In questa fase possiamo prendere 1 solo dado vita e metterlo nel limbo; mettiamo nel limbo anche tutti i dadi nella zona di attacco / difesa.
A questo punto prendiamo tutti i dadi nel limbo e iniziamo un nuovo turno. Se il gioco fosse tutto qui non sarebbe certo un granchè. Ciò che lo rende divertente e strategico è la fase 2, la schermaglia.
In fase di schermaglia, partendo da chi ha conservato più dadi o, in caso di parità, da chi ha più vita, un giocatore può passare o dichiarare un duello.
Non vi è limite al numero di duelli dichiarabili. Se ne dichiara uno a testa e bisogna avere almeno un dado inutilizzato in mano.
Chi dichiara un duello sceglie un dado, un bersaglio e lo lancia, poi lo piazza nella casella 1 della sua zona di schermaglia. A seconda del valore del dado bersaglio e a seconda del potere e del risultato del dado tirato, avremo un effetto.
Prima di risolvere il duello, l’avversario ha la possibilità di tirare un dado in risposta al nostro duello. Questo dado può bersagliare solamente un dado coinvolto in questo scontro (il bersaglio o quello tirato dal primo giocatore), lo mette nella casella 1 della sua sezione schermaglia e a questo può rispondere il primo giocatore con un altro dado a cui può a sua volta rispondere l’avversario. Questi ulteriori dadi vengono messi nella casella 2. Rispondere è una scelta, non siamo obbligati a farlo.
Quando tutti i dadi sono stati giocati, risolviamo il duello applicando tutti gli effetti, partendo dall’ultimo dichiarato.
Per esempio, se utilizzo uno spaccadado per distruggere un dado vita avversario e metterlo nell’abisso, in risposta può essere giocato un nullificante che, se avrà successo, metterà il dado nel limbo e lo spaccadado andrà a vuoto. In questo caso l’avversario ha scelto come bersaglio il suo stesso dado (cosa lecita) per salvarlo, ma avrebbe anche potuto rispondere con un altro spaccadado, bersagliando quello del primo giocatore.
Partendo dall’ultimo effetto dichiarato, avrebbe effetto per primo il dado giocato per ultimo e così l’avversario salverebbe il suo dado vita. L’effetto non è automatico e, nella maggioranza dei casi, dipende dal tiro.
Se il dado lanciato ottiene un punteggio più alto del dado bersaglio, ci sarà l’effetto; se e uguale o inferiore, non avremo l’effetto o avremo un effetto diverso.
Esistono anche i dadi specializzati; ogni colore ha qualcosa che fa meglio degli altri.
Questi particolari dadi producono l’effetto ottenendo un punteggio uguale o maggiore al bersaglio.
Per esempio, lo spaccadado nero è specializzato, per cui se il bersaglio ha un punteggio di 3, con 3+ lo manderemo nell’abisso. Questo “bonus” funziona solo con dadi non ostili (più avanti è spiegata la distinzione).
Risolto il duello, tutti i dadi utilizzati vengono spostati nel limbo. A questo punto un altro giocatore può dichiarare un nuovo duello o si procede alla fase di assegnazione dei danni descritta in precedenza.
Ma se sono sfortunato e tiro sempre uno?
Se si tira proprio sempre 1 si perde la partita, ma se se ne tira qualcuno ogni tanto e il set è stato costruito bene, può anche essere un vantaggio!
I dadi sono divisi fra ostili e alleati, a seconda del colore; sul retro della mappa vi è il diagramma delle alleanze.
I colori sono alleati con sé stessi e i 2 adiacenti e ostili con i 3 opposti. Il bianco e il nero non hanno alleati, ma sono ostili fra loro.
A seconda del colore del dado che tira 1, avremo un effetto, piuttosto forte, che potremo utilizzare su uno o più dadi alleati quindi costruire un set con metà dadi bianchi e metà neri non è una buona idea, dato che non sfrutteremo il vantaggio della sinergia.
I dadi tirati sono parecchi per cui un 1 ogni tanto esce; poterlo sfruttare a nostro vantaggio è molto importante. I pregiati dadi rari attivano la sinergia con un risultato di 1 o 2.
Considerazioni
La prima cosa che colpisce è la qualità dei dadi.
In metallo bianco (come le miniature di warhammer), ricoperti in argento e lavorati con una particolare tecnica, pieni di dettagli, pesanti e dai colori molti belli. Vien voglia di collezionarli solo a guardarli.
Le possibili scelte nel set sono tantissime e ci permettono di creare un gruppo di 9 dadi bilanciati o specializzati nel fare una particolare cosa.
Le meccaniche del gioco sono semplici ma funzionali, ne esce un filler piacevole e veloce che diventa strategico grazie ai tanti tipi di dado diversi.
Gli scontri fra 2 set di dadi molto difensivi tendono a far stallare un po' il gioco, allungando forse troppo le partite.
Purtroppo, anche se i dadi sono splendidi, i set base e i booster pack hanno un costo elevato e non tutte le tasche possono permetterseli.
Giochi collegati:
IRONDIEScritto da Jalavier il 03/05/2010
Voto recensore:
0,0Pro:
Materiali eccelsi.Meccaniche di gioco semplici e funzionali.
Contro:
Costo elevato. Fattore fortuna elevato.
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