Iglu Iglu

Giochi collegati: 
Iglu Iglu
Voto recensore:
0,0
Il simpatico Faidutti sul suo sito personale (http://faidutti.free.fr/jeux/games.html), racconta la difficile gestazione di questo gioco. L’idea era di creare un “Carcassonne alla rovescia”, ove le tessere venivano tolte anziché aggiunte all’area di gioco. Abbinando ad ogni tessera un evento o un’azione speciale si dava modo ai giocatori di operare diverse scelte tattiche per vincere la partita, con il rischio, però, di creare confusione. Dopo innumerevoli tentativi di inserire, togliere o modificare eventi e azioni, i due autori si trovarono con un prodotto solo parzialmente soddisfacente. Giunsero così alla conclusione che l’unico modo per “salvare” il gioco era di proporlo ad un editore che, esaminandolo a mente “fresca”, potesse dare un po’ di ordine al caos che era stato creato. La Gold Sieber raccolse la sfida e fu così che Iglu Iglu poté essere presentato a Norimberga 2004.

Il tabellone è suddiviso in caselle quadrate e si prepara mettendo nelle quattro caselle centrali altrettanti segnalini pesce, con la figura verso l’alto. Le altre caselle, invece, vengono coperte dalle tessere ghiaccio, ma con la figura rivolta verso il basso. Ogni giocatore riceve 2 igloo e 3 innuit (5 se si gioca in due).

Al proprio turno il giocatore deve prima di tutto prendere una delle tessere ghiaccio ancora coperte, a patto che sopra non vi sia nulla e che confini con una zona di mare (cioè con almeno una casella da cui la tessera sia già stata prelevata o spostata). Le tessere possono essere di due tipi: rappresentare un’azione speciale (sono bordate di rosso) ed in questo caso il giocatore la può utilizzare subito o tenerla coperta davanti a sé per un turno successivo. Oppure rappresentare un evento ed in questo caso viene mostrata a tutti, scartata e l’evento viene applicato immediatamente. E’ così che entrano in gioco altri pesci, le volpi, gli orsi polari.

A questo punto il giocatore può spendere fino a 3 punti azione (PA) grazie ai quali può: muovere uno o più innuit sul pack (1 PA per ogni casella) o con un immaginario kayak (3 PA), costruire un igloo (3 PA), pescare pesci o cacciare volpi (1-3 PA a seconda del segnalino). Durante il turno, inoltre, può utilizzare una o più tessere speciali (max una per tipo però) con le quali far affondare tessere, muovere animali, usare un arpione per cacciare senza spendere PA o per uccidere un orso polare (è l’unico modo per farlo) o avere azioni aggiuntive per il turno in corso.

La partita termina quando un giocatore non può prendere alcuna tessera dal tabellone poiché quelle ancora presenti sono tutte coperte da qualcosa. Ogni giocatore fa la somma del valore degli animali cacciati a cui aggiunge eventuali punti che riceve per il controllo delle “isole” di ghiaccio su cui ha le sue pedine.
Pro:
Devo ammettere che le prime due partite non mi avevano particolarmente impressionato, ma c’era un “qualcosa” che mi spingeva a riprovarlo. E sono contento di averlo fatto perché Iglu Iglu si è dimostrato un gioco molto piacevole. Il meccanismo della pesca delle tessere e del loro abbinamento ad eventi risente chiaramente di una certa casualità, ma l’ho trovato abbastanza bilanciato ed originale. Sia ben chiaro che ci troviamo davanti al classico gioco “per famiglie”, Questo, a casa mia, non significa semplice e banale, bensì è sinonimo di passatempo non impegnativo, ma comunque intelligente. Ritengo infatti che ci sia un tempo ed un’occasione per giochi come questo o momenti per impegnarsi in partite al El Grande, The Princes of Florence e simili. Grazie a qualche decisione tattica, un’ambientazione carina e la durata limitata delle partite, lo possiamo paragonare a giochi come Entdecker, Expedition, Big City tanto per citarne un paio. Buono anche il funzionamento in due giocatori. Il gioco è in tedesco, ma sul sito dell’autore troverete una traduzione in inglese assieme ad altre informazioni.

Insomma, se amate questo genere di giochi, mi sento di poterlo consigliare tranquillamente come una bella aggiunta alla vostra collezione. Se cercate solamente uno o due giochi appartenenti a questa categoria da acquistare e sfruttare, cominciate con Carcassonne o Ticket To Ride piuttosto.
Contro:
Nonostante il re-styling della Gold Sieber la dose di casualità può essere troppo alta per alcuni e questo si accentua con il crescere del numero di giocatori. A me personalmente non dispiace, ma preferisco mettere sull’avviso eventuali compratori. Anche il voto finale assegnatoli tiene conto della categoria a cui appartiene il prodotto e al tipo di giocatori che possono esserne interessati e non va, quindi, inteso come un giudizio assoluto. Colgo l’occasione per specificarlo nella speranza di aiutare chi legge a farsi un’idea sul gioco in questione e su tutti quelli da me recensiti.

Per la prima volta la Gold Sieber mi ha deluso per ciò che riguarda la qualità dei materiali. Non tanto per la grafica, ma le tessere ed i segnalini sono meno robusti del solito e pre-tagliati male. Bisogna fare attenzione nello staccarle dai supporti e comunque lasciano dei residui. Gli innuit sono belli ma la loro base è troppo piccola in rapporto all’altezza delle pedine che risultano, quindi, molto instabili.

La traduzione messa a disposizione da M. Faidutti contiene un errore all’inizio di pag. 4 dove dice che “non vi possono essere orsi o volpi nelle quattro caselle centrali”. Va corretta in “non vi possono essere orsi o volpi nelle quattro caselle d’angolo”.
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale