Ice Team: anteprima Essen 2019

copertina ice team
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Nell'annuale gara tra orsi polari, famosa ormai quanto Indianapolis, gareggiano otto orsi divisi in due squadre. Chi sarà il più veloce ad accaparrarsi tutto il pesce?

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Ice Team

Evidentemente io e il signor Bruno Catalha abbiamo una cosa in comune, e sicuramente non è la capacità nel creare giochi da tavolo.

Ma una certa propensione per il gioco a due sembrerebbe esserci - lui nel crearli, io nel giocarli. In questo 2019 ho aggiunto alla mia collezione ben tre giochi a sua firma - Nagaraja, Kiwara e Jurassic Snack - e tutti e tre sono giocabili solo in due giocatori. A questa Essen la Flying game chiude un trittico di giochi per due con un titolo anche questo a firma di mister C., che per l'occasione fa coppia con Matthew Dunstan.

Ice Team è un gioco per due giocatori della durata di venti minuti circa a partita. Il gioco sarà presentato in contemporanea anche a Lucca da Playagame edizioni.

Visto che “non c'è due senza tre e il quattro vien da se” non ho potuto non andare a dare un'occhiata.

Il gioco in sintesi

componenti
Due squadre di orsi si affrontano in una corsa. Ogni giocatore riceve quattro orsi e si dispongono casualmente le quattro tessere percorso e i gettoni ghiaccio; questi sono di vari tipi e permetteranno diverse azioni. Il turno di gioco è semplicissimo: ogni giocatore effettua due azioni nel proprio turno prima di passare, e l'unica azione possibile è muovere un orso, che però potrà essere mosso in tre modi diversi:
  • camminare: l'orso si sposta su una casella adiacente libera;
  • saltare: l'orso scavalca un orso davanti a lui. Eventualmente si possono saltare più orsi se la posizione lo permette, un po' come quando si mangia nella dama;
  • nuotare: si muove l'orso in linea retta da un gettone ghiaccio al primo disponibile attraversando solo caselle di mare – ossia prive di gettoni.

Gli orsi attiveranno anche l'effetto delle tessere ghiaccio nelle quali arriveranno, che permetteranno movimenti in più o di far scivolare la tessera ghiaccio lungo il mare. Se si arriva su un iglù con un pesce sopra – si posiziona un pesce su ogni iglù a inizio partita – si potrà raccogliere il segnalino pesce e lanciare un dado, che ci fornirà da uno a tre pesci extra o la possibilità di rubare i pesci del nostro avversario. La tessera ghiaccio che mi ha divertito di più è quella dei pinguini, che permette di congelare parte del pesce fresco raccolto rendendolo non rubabile.

Quando un giocatore porta un orso all'arrivo il giocatore lancia due dadi e sceglie quello con il risultato che preferisce. La partita termina quando un giocatore porta il quarto orso all'arrivo; chi ha più pesce vince.

Prime impressioni

Direi che Ice Team chiude degnamente la trilogia aperta con Jurassic Snack e Little Big Fish, giochi che si distinguono sicuramente per dei materiali che non possono lasciare indifferenti, ma anche per durata contenuta e regolamenti alla portata di tutti.

partita in corso
Quello che mi è piaciuto alla lettura di questo regolamento è che le tessere ghiaccio sono scoperte già dall'inizio della partita: quindi mi aspetto che ci sia la possibilità di pianificare un po' il percorso che intendiamo fare. L'equilibrio sul quale il gioco sembrerebbe reggersi è quello nel decidere quanto puntare velocemente all'arrivo, e quanto girare sul tabellone, per cercare di raccogliere più pesci possibili, ma soprattutto per sperare di rubarne all'avversario.

Poi sicuramente il caso avrà il suo peso, anche perché se a ogni pescata il vostro avversario ottiene sempre tre pesci o la possibilità di rubare e voi solo un misero pesciolino difficilmente avrete possibilità di vincere.

Chiaramente non ci troviamo davanti a un gioco per giocatori esperti, ma potrebbe rivelarsi un titolo molto carino – come i predecessori – da giocare con i più piccoli; ma anche per le coppie di giocatori che vogliono chiudere la serata in rilassatezza con qualche risata dopo titoli ben più ostici; o ancora – come credo sarà il mio caso – come giochino da fare con la tavola ancora mezza apparecchiata prima di collassare in qualche angolo della casa dopo le giornate più pesanti.

Commenti

A gennaio a IdeaG Ponte Taro (Parma) ho giocato ad un prototipo che mi ricorda qualcosa del genere: anziché orsi erano pinguini e ogni giocatore ne aveva due - il padre e il figlio - ed era giocabile fino in 4. Era carino e veloce, quindi mi dispiace un po' per l'autore (che mi scuserà se non ricordo il nome...): immagino che dopo l'uscita di questo titolo il suo abbia un bel po' di mercato in meno.

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