Gonzaga

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Gonzaga
Voto recensore:
7,4
Introduzione
Dell'autore del gioco, Guglielmo Duccoli, si può dire ben poco, perché di fatto è alla sua prima vera esperienza nei giochi da tavoli. Un debutto senz'altro significativo, visto che Gonzaga ambisce ad una posizione importante nel panorama ludico Italiano e mondiale. La linea Maestro a cui questo titolo appartiene, inaugurata da dV Giochi (allora ancora daVinci Games) con "Borneo" di Paolo Mori, è la linea ammiraglia di questa casa editrice in cui verranno proposti i giochi più importanti in termini di materiali e meccaniche. Senz'altro un salto di qualità notevole, per quel che riguarda la realizzazione finale del prodotto (grafica, materiale e marketing) rispetto alle esperienze precedenti quali lo stesso "Borneo" e "Leonardo", segno che le esperienze passate sono servite a far maturare tutto lo staff. Un gioco dunque che si propone in quella fascia, a metà tra il gioco per famiglie e quello per appassionati, dove si trovano titoli quali "Tiket to Ride".

Ambientazione
Gonzaga è un gioco ambientato nell'Europa dal XIII al XVIII secolo, attraversata dalle continue dispute politiche e militari per il controllo del territorio. Un'Europa divisa in tanti feudi sotto il controllo delle casate più influenti. I giocatori rivestono il ruolo dei signori di queste casate e cercheranno di occupare con i loro feudi i punti chiave del territorio: città e porti. La mappa dell'Europa, coperta da una griglia di esagoni, è divisa in 6 regioni: ogni regione contiene 4 porti e 4 città. In ogni partita, a seconda del numero di giocatori, alcune regioni saranno "inattive" e meno importanti di altre. Ogni giocatore riceve un obbiettivo segreto su cui sono indicate 6 città, una per regione. Durante la partita i giocatori posizioneranno i loro feudi (pezzi in plastica costituiti da 3 o 4 esagoni uniti tra loro in diverse combinazioni) e riceveranno punti vittoria per le città ed i porti ricoperti. Punti aggiuntivi si ottengono possedendo almeno 3 porti di una lega marittima e per essere, a fine partita, il giocatore con il maggior numero di feudi connessi. Nel finale si ottengono anche punti, in maniera progressiva, per il numero di città segrete sotto il proprio controllo.

Il Gioco
Il turno di gioco si divide di fatto in 3 fasi: determinazione dei feudi in gioco, scelta (segreta e simultanea) della mossa, esecuzione della mossa.
Ogni turno i giocatori determinano, pescando una carta dal loro mazzo, quale feudo entrerà in gioco. I feudi sono oggetti in plastica raffiguranti 3 o 4 esagoni connessi con 2 o più castelli. Ci sono in pratica tutte le combinazioni possibili di 3 o 4 esagoni anche se, in ogni partita, non sempre tutti i feudi entreranno in gioco. Ogni carta feudo riporta anche un numero progressivo che serve in certi casi come spareggiatore.
Una volta determinato, per ogni giocatore, quale feudo entrerà in gioco occorre pianificare la propria mossa. Ognuno in segreto deve scegliere una carta dal mazzo delle regioni (che indica in quale regione della mappa andrà posizionato il feudo) e una carta dal mazzo delle azioni (che determinerà come dovrà essere posizionato il feudo). La carta regione ed azione giocate non saranno disponibili nel turno successivo. L'ordine di esecuzione del turno, spesso determinante, è stabilito dalla carta azione scelta e, in caso di parità, dalla carta feudo.
Le azioni possibili sono 4: città, porti, città e porti e privilegio. L'azione città permette di posizionare il feudo in modo che copra una o più città o nessuna città. La carta porti permette di posizionare il feudo in modo che copra uno o due porti sulla mappa. La carta città e porti permette di posizionare il feudo in modo che ricopra una città e un porto, una città e due porti o due città e un porto. In alternativa questa carta può essere usata per fare uno o due matrimoni (di cui parlo in seguito). La carta privilegio può essere giocata assieme ad un'altra carta azione e permette di eseguire l'azione prima degli altri. L'uso di una carta privilegio comporta l'utilizzo di uno dei sei anelli a disposizione dei vari giocatori.

Posizionamento dei feudi
I feudi devono essere posizionati sia in terra che in mare in modo da occupare almeno un esagono nella regione selezionata. Gli esagoni dei castelli (due o più in ogni feudo) non possono mai essere posizionati in mare. Un feudo non può occupare esagoni occupati da altri feudi, propri o di avversari, e non può attraversare confini invalicabili (alcuni lati di esagono presenti sulla mappa). Per ogni città o porto coperto dal proprio feudo il giocatore riceve 3 punti vittoria. Se con questa azione si ricopre il terzo porto appartenente alla stessa lega marittima si ottiene un bonus di 10 punti vittoria. Un giocatore può decidere di scartare il feudo (donazione alla chiesa), non posizionandolo in mappa. ed ottenere 3 punti vittoria.

I Matrimoni
Spesso nel corso dell partita accade che una città o un porto importante vengano ricoperti dal feudo i un giocatore avversario. L'unica soluzione per averne il possesso è stipulare un matrimonio. La carta azione città e porti permette infatti, in alternativa al posizionamento del feudo, di mettere in mappa uno o due anelli (che rappresentano in matrimoni). Gli anelli possono essere anche disposti sopra un esagono occupato da un feudo avversario, purché sia nella regione indicata dalla propria carta. Spesso l'uso attento dei matrimoni e degli anelli è determinante per la vittoria finale. Un esagono può contenere al massimo un anello e un feudo.

Punteggio finale
A fine partita il giocatore o i giocatori che hanno il maggior numero di feudi collegati ottengono un bonus di 15 punti vittoria. Si ottengono poi punti in maniera progressiva per il numero di città segrete coperte.

Considerazioni
Il gioco funziona davvero bene e la lotta per il controllo del territorio è sempre serrata. Scegliere l'azione da fare e la regione è spesso arduo e determinante è l'ordine del gioco. Sprecare però molti anelli per avere il privilegio di piazzare prima può essere dispendioso e privare dell'opportunità di stringere matrimoni nel finale di partita.
Anche la lotta per i 15 punti del feudo più grande è spesso accanita. Le città sono divise in 8 tipi (ognuno raffigurato da una icona) e ce ne sono 4 in ogni regione. Le carte obbiettivo sono formate da una coppia di tipologie ed hanno sempre una città in ogni regione. Questo sistema implica che spesso due o più giocatori hanno le stesse città come obbiettivo.

La mappa e le componenti del gioco sono molto chiare e i feudi in plastica belli e funzionali. Nel complesso, a parere mio, il miglior titolo daVinci (anzi dV Giochi) da sempre che può andare a contendere a "Ticket to Ride" una fetta di mercato/giocatori.



Speciale Essen 2009 - Foto by Guglia



Gonzaga



Gonzaga

Pro:
Regolamento semplice e funzionale.
Materiali molto belli e grafica curata.
Lotta per la vittoria molto serrata.
Poco dipendente dalla fortuna.
Contro:
E' possibile elaborare strategie che vanno apertamente contro un giocatore (non è necessariamente un difetto però).
Limite massimo di giocatori 4.
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