Excape

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Excape
Voto recensore:
6,6

Ambientazione
Il buon Knizia ci ha abituato orma da tempo a giochi senza alcuna ambientazione, ma quasi sempre interessanti anche per chi non ama gli astratti; tuttavia non è comune per lui scegliere di creare un gioco con i dadi, Excape invece è basato sui dadi, ma con qualche sana complicazione.
Stavolta il tema del gioco è una corsa in cui la lettera "X" domina (da cui il nome "eXcape", invece di "Escape", come sarebbe corretto).

Il gioco
Il contenuto della scatola (scatola un po' troppo grande per quanto contiene) è presto descritto. C'è una mappa a forma di X, costituita da quattro pezzi che si incastrano. I rami della X costituiscono il percorso composto da caselle numerate da 1 a 20, oltre alla casella di partenza e a quella di arrivo (segnalata, indovinate, da una X). Al centro della mappa ci sono sei "gradini", numerati da 0 a 5, che sono il "motore" del gioco.
Su questa mappa si muoveranno le pedine fatte a forma di X tridimensionale, in legno, di sei colori diversi. Infine abbiamo 12 dadi (due per ogni colore, coordinati alle pedine) a sei facce, ma numeri differenti; ogni dado riporta anche una faccia con una X.
Ah, naturalmente ci sono le regole, molto brevi e molto chiare.

Il gioco è presto descritto.
Al proprio turno, ciascun giocatore tira i suoi due dadi e non li somma, ma legge il risultato come nei dadi percentuali, cioè se, per esempio, ottengo 3 e 4, vale come 34 o 43 (di solito conviene scegliere il numero più alto e vedremo perché). Se esce la X vale come zero, ma attenzione, io posso ritirare i miei dadi quante volte voglio, ma se dal secondo tiro in poi esce almeno una X, il mio turno finisce ed ho perso il tiro (e devo arretrare di tante caselle quante X ho ottenuto).

Il tiro di dado non fa muovere la pedina, a meno che non si ottenga un doppio 1, 2, o 3 che fa muovere di 1, 2 o 3 caselle (poi se voglio posso tenermi il tiro, o ritirare).
Quando ho ottenuto coi dadi un numero soddisfacente, lo piazzo su uno dei 6 gradini al centro della X e, in teoria, al mio prossimo turno, prima di tirare, mi muoverò di un numero di caselle pari al numero del gradino su cui ho messo i dadi.
Così se, per esempio, ho scelto di metterli sul gradino 3, al mio prossimo turno mi muoverò di tre caselle.

Ma, e qui sta il bello, se un altro giocatore dopo di me tira ed ottiene coi dadi un numero maggiore o uguale al mio e lo piazza in un qualsiasi gradino più basso del mio, rimuove tutti i dadi sopra di lui che mostrino punteggi uguali o inferiori. Per questo conviene ottenere numeri alti coi dadi e bisogna pensare attentamente a dove piazzare i dadi, perché magari può convenire un gradino basso pur di far perdere il turno agli altri.
Ovviamente vince chi, per primo, raggiunge o supera la casella finale.

Il gioco prevede anche qualche variante che lo rende ancora più interessante. Non trascurabile, inoltre, è la durata della partita che non supera mai i 15-20 minuti (spesso dura meno).

Considerazioni
Non sono un fan dei giochi astratti, ma Knizia riesce quasi sempre a sorprendermi e divertirmi e questo Excape non fa eccezione. Non è il giocone del secolo, ma è uno dei migliori filler nella mia collezione. E' rapido e, nonostante c'entrino i dadi, è anche parecchio tattico; bisogna pensare, ma non troppo; il gioco non rallenta mai e non dura mai troppo.
Puoi giocarci mentre aspetti la pizza o tra un gioco lungo e l'altro, anche più partite di fila; in mezz'ora, una volta capito il gioco, ne fai anche 3 o 4. Scala bene ed i materiali - per quel che vale - sono buoni.
Nella sua categoria, a mio parere, un 7,5 se lo merita a pieno e se cercate un filler rapido e divertente, oltre che longevo, potete pure considerarlo, come ho fatto io qui, un 8!

Pro:

Ottimo filler.
Rapido e semplice.
Longevo.

Contro:

E' di Knizia, quindi non è ambientato.

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