De Vulgari Eloquentia

Giochi collegati: 
De Vulgari Eloquentia
Voto recensore:
8,2

Ambientazione
A cavallo tra XIII e XIV secolo, mercanti, frati e cardinali viaggiano per terra e per mare attraverso l'intera penisola italica. Visitando città e abbazie, raccogliendo manoscritti, studiando le opere di Francesco d'Assisi, stringendo alleanze con nobili, badesse, politici o amanuensi e consultando la biblioteca pontificia al fine di accrescere il proprio prestigio culturale, contribuiscono così alla nascita di una nuova lingua nazionale plasmata nel crogiolo di lingua d'oil e latino, toscano e occitano: il volgare.

Il Gioco
Il tabellone è composto da una mappa dell'Italia divisa in territori rappresentanti città o luoghi più o meno significativi della storia sociale e soprattutto culturale italiana del tempo.
Queste zone sono a loro volta caratterizzate da un colore che ne identifica l'identità linguistica (giallo per il latino volgare, arancio per la lingua d'oc e così via) e da una serie di icone, a volte accompagnate da tabelle, su cui i giocatori andranno a piazzare i loro dischetti e i "pulsanti", i dischi più grandi comuni a tutti i giocatori.
Ogni giocatore avrà poi in dotazione delle monete, un segnalino/ometto, dei dischetti lignei del proprio colore da posizionare sul tabellone l'uno come indicatore della propria posizione sulla mappa e gli altri come marcatori del livello raggiunto nelle varie linee d'avanzamento, oltre ad uno schermo dietro cui nascondere le proprie risorse (i voti).

Il gioco si svolge in una serie di turni che varia da 13 a 16 (il termine della partita viene determinato casualmente estraendo delle tessere) all'interno dei quali ogni giocatore piazzerà i pulsanti sulle icone del tabellone, rappresentanti le azioni che intende svolgere, ed ottenendo immediatamente l'effetto corrispondente; dopodiché passerà i pulsanti al giocatore che lo segue nell'ordine di gioco, che varia ogni turno in base ad un meccanismo riequilibrante semplice ed efficace, finché tutti non hanno compiuto le azioni ed il turno ha termine.
Le azioni a disposizione sono di base cinque per turno e vi sono ben 13 opzioni fra cui scegliere. Ad esempio, muovere il segnalino raffigurante il proprio personaggio sulla mappa, raccogliere ducati (moneta del gioco); accaparrarsi voti/cubetti di quattro colori (raffiguranti nobili, politici, badesse o amanuensi), avanzare il proprio indicatore di cultura, raccogliere le tessere manoscritto, ecc.

Con l'avanzare dei turni, ciascuno caratterizzato da un evento che si svolge in una precisa località della mappa (palese sin dall'inizio del gioco), i giocatori potranno far sì che il proprio personaggio diventi prima frate, poi addirittura cardinale, pagando il dovuto costo e recandosi nei luoghi a ciò preposti sulla mappa, rispettivamente conventi o cattedrali. Nel far questo si potrà scegliere fra diversi personaggi unici, ognuno coi propri bonus o malus e l'opzione di rimanere mercante (condizione di partenza) o di votarsi alla vita religiosa alla fine della partita consentirà gli avanzamenti di carriera corrispondenti; un mercante potrà diventar banchiere, un frate potrà diventare monaco benedettino e il cardinale addirittura papa.
Ovviamente per far ciò il giocatore dovrà aver accumulato un certo numero di voti (ogni cubetto corrisponde ad un numero di 3 voti che varia da 1 a 3, in base al colore/ruolo che raffigura) che utilizzerà nello sviluppo della propria carriera. Non manca nemmeno la possibilità di partecipare ad un asta (collocata alla corte di Federico II) dove si rilanciano voti al fine di ottenere punti cultura.

Alla fine della partita, sancita dalla morte del papa (evento determinato casualmente tramite un'estrazione di tessere, come già accennato) i giocatori riceveranno Punti Volgare in base a 9 criteri differenti: colui che possiede più ducati, chi ha mantenuto più voti oltre a quelli spesi per l'avanzamento di carriera, il grado di carriera eventualmente raggiunto, il numero ed il valore dei manoscritti raccolti, ecc.

Considerazioni
De Vulgari Eloquentia è decisamente un gioco all'europea per la scarsità di fattori casuali (anche se non vi è assenza assoluta di alea) e per le meccaniche adottate. La ricchezza strategica che offre è subito chiara, le vie per raggiungere la vittoria sono moltissime così come le scelte che si presentano ad ogni turno.
La particolare ambientazione si sente più che in molti capolavori del genere e lo sforzo fatto nel caratterizzare il gioco con riferimenti culturali precisi si fa ampiamente notare.

ll manuale denso di regole e la sopracitata sovrabbondanza di opzioni non aiutano a rendere dolce la curva di apprendimento di un gioco destinato senza dubbio a giocatori esperti.
Sempre per i suddetti motivi e per il fatto che ogni giocatore esaurisce tutte le proprie azioni prima di cedere la mano, De Vulgari Eloquentia può indurre i pensatori a mai gradevoli rallentamenti producendo così un forte rallentamento nel turno con inevitabili tempi morti per gli altri giocatori.

Di contro, l'originalità e il valore del titolo non risiedono solo nella ricchezza delle scelte messe a disposizione del giocatore (garanzia, tra l'altro, di partite sempre diverse), ma anche nel saper coniugare elementi e meccaniche apparentemente lontane come il worker placement o l'acquisto e la gestione delle risorse con il movimento su mappa, il tutto senza creare particolari scollamenti o impressioni di minestrone mal amalgamato.
Insomma, ogni turno è quasi una mini partita a sé stante e scegliere come impiegare quelle sempre scarse cinque azioni è allo stesso tempo maledettamente difficile e appagante.
In più, l'esposizione palese di ciò che sarà reso disponibile in termini di risorse ed eventi nei turni successivi (almeno fino al decimo) regala ad ogni match un respiro strategico veramente profondo.

La scalabilità è, una volta tanto, effettiva e le partite, grazie ad un livello di interazione minimo, mantengono la stessa verve sia in due che in cinque giocatori.

L'ambientazione è ben resa da una veste grafica elegante, ma essenziale e da una componentistica che, nei colori e nello stile di carte, tessere e tabellone, richiama l'arte medievale.

Pro:
Profondità strategica e longevità assicurata.
Originalità e resa dell'ambientazione.
Asciutta eleganza estetica.
Ampia varietà di scelte possibili.
Contro:
Il materiale e la forma degli schermi.
Errori di stampa (non compromettenti) su tabellone e schermo che funge anche da quick reference.
La linea marcatrice dei punti cultura è fatta in modo che le pedine coprono il livello raggiunto.
Downtime che può essere pesante.
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale