Che bello abbattere i castelli altrui con Castle Rampage!

Castle Rampage copertina
BoardGameGeek

Matthias Cramer (che forse ricorderete per Glen More, Lancaster, Helvetia, Rokoko e via dicendo) stavolta ci propone un tower defense per due soli giocatori. Ci sarà piaciuto?

Voto recensore:
6,5

Dall’alto della torre si vedeva chiaramente l’esercito schierato, file di contadini armati di ascia erano intervallate da poderosi cavalieri in armatura mentre ai lati dello schieramento le compagnie di mercenari tenevano la loro posizione. Il cancello aveva resistito già due volte all’assalto nemico, ma una terza ondata avrebbe facilmente abbattuto il legno e il ferro che ancora ne restava. Neanche l’elmo poteva nascondere lo sguardo preoccupato del comandante mentre con tono secco diede quello che poteva essere il suo ultimo ordine: “Fate venire l’evocatore!”

Come si gioca?

Castle Rampage può essere definito come un tower defense di carte, dalla durata di circa 20 minuti a partita (anche meno) ed esclusivamente pensato per un confronto tra due giocatori. Lo scopo del gioco consiste nel conquistare il castello avversario, a cui sono state poste delle carte in difesa infatti durante la preparazione (che non dura più di 5 minuti). Ogni giocatore pesca 5 carte da un mazzo comune e ne tiene una in mano, piazzando le altre coperte - rispettivamente 2 nella pila a difesa del castello e 2 in quella a difesa del cancello - dopodiché si ripete una seconda volta questa operazione e si è pronti per dar battaglia.

Ogni carta presenta un valore di difesa per il cancello e uno per il castello, oltre ad un testo che indica eventuali abilità, mentre non tutte hanno un valore di attacco (forza). Le abilità della carte sono varie e tutte ad uso singolo, ad accezione di alcune carte permanenti che restano a terra per tutta la partita (salvo imprevisti) davanti al giocatore che ne ha pagato il costo per giocarle dalla mano.

Castle Rampage carte
Castle Rampage carte
Ad ogni turno un giocatore pesca due carte dal mazzo comune (una soltanto per chi inizia) e può scegliere di fare una, entrambe o nessuna delle seguenti azioni:
  • rinforzare il cancello o il castello ponendo una carta (solo una a turno) tra quelle in mano coperta in fondo alla relativa pila;
  • utilizzare un qualsiasi numero di carte dalla propria mano (pagandone l’eventuale costo aggiuntivo) e applicandone l’effetto.

Questa seconda azione permette di effettuare un attacco contro il cancello dell’avversario (se non ci sono più carte nel cancello si attacca il castello), che si risolve confrontando il valore di forza contro quello di difesa nel seguente modo:

  • se il valore di difesa è maggiore di quello di attacco si scarta la carta attaccante e il danno non si conserva sulla carta in difesa;
  • in caso di pareggio si scartano entrambe;
  • se il valore di attacco è maggiore si scarta la carta in difesa e se ne rivela la successiva, continuando ad attaccare con il valore di forza residuo.

Quando un attacco elimina l’ultima carta a difesa del castello abbiamo il vincitore.

Cosa trovo nella scatola?

All’interno della scatola troviamo 120 carte (118 di gioco e 2 che servono per riepilogare le azioni possibili ed indicare la pila del cancello e quella del castello durante il setup) di buona fattura che vengono mischiate spesso. Lascio a voi la decisione se imbustare oppure no, io personalmente non ho voluto spendere di bustine quanto il costo del gioco, quindi ho deciso di non farlo.

Il regolamento, in inglese, è scritto bene e con qualche esempio ma, di contro, il testo delle carte non risulta sempre chiaro, al punto che in un paio di casi sono ricorso alle faq su BoardGameGeek per essere certo di applicare le giuste regole. I disegni sono in stile cartoon e li ho trovati gradevoli, l’iconografia è molto chiara ed immediata e le scritte
sono abbastanza grandi da risultare leggibili senza sforzare la vista.

Quindi che faccio? Lo compro?

Ed ecco infine le mie personalissime considerazioni su Castle Rampage, che dovete leggere anche in considerazione del fatto che la mia cultura ludica probabilmente non è vastissima, per cui la percezione del gioco potrebbe essere diversa da altri giocatori più esperti.

Fatta la dovuta premessa vi dico che Castle Rampage è un buon gioco di carte senza nulla di straordinario, ma con la piacevole idea del mazzo unico di pesca per entrambi i giocatori, la fortuna è un elemento presente nel gioco e l’interazione diretta si fa sentire, aggiungerei giustamente visto che stiamo conquistando un castello!

Il retro di Castle Rampage (per i conoscitori del tedesco)
Il retro di Castle Rampage (per i conoscitori del tedesco)
Data la semplicità del gioco l’età indicata di 8+ ritengo che sia giusta, l’importante è saper leggere le poche righe di testo sulle carte (in inglese!), il che permette di confrontarsi anche con i propri figli, che cercheranno di abbattere il vostro castello con orde di giganti agguerriti.

Poiché la durata della partita è breve potrebbe capitarvi di farne una dietro l’altra, portando di conseguenza ad una considerazione sulla rigiocabilità del titolo: fare due partite uguali risulta improbabile, ma farne due molto simili sì (anche perché alla fine si tratta sempre delle stesse 118 carte). Certamente le strategie non sono moltissime, più che altro è proprio difficile attuarle visto che esistono carte che scombinano la mano, spostano le difese e impediscono di attaccare. Si tratta sempre di scegliere se massimizzare il turno stesso o aspettare di pescare la carta per massimizzare l‘effetto di una di quelle in mano che ha come requisito quello di scartarne un’altra specifica, il tutto senza però comportare una paralisi da analisi poiché tutto il gioco scorre molto velocemente con la componente tattica che fa da padrone.

Più che la rigiocabilità o l’alea, a mio avviso, il difetto più grande è quello delle carte permanenti poiché alcune sono molto forti (una in particolare permette di attaccare direttamente il castello senza passare dal cancello) ed esiste solamente la carta “La catapulta”, in triplice copia, che permette di farle scartare. Averle contro per tutta la partita crea uno sbilanciamento piuttosto evidente, al punto che già dopo poche partite si è rivelato importantissimo tenere in mano una copia della suddetta carta da giocare al momento giusto per non rischiare di vedersi compromettere qualsiasi possibilità di vittoria già ai primissimi turni.

Il gioco attualmente non esiste in italiano ed il testo è presente su quasi tutte le carte; anche se il contenuto delle carte non risulta particolarmente complesso, necessita comunque di essere tradotto almeno inizialmente per chi proprio non conosce l’inglese. I termini comunque si ripetono e già dopo un paio di partite anche i meno anglofoni potranno fare a meno delle traduzioni.

Chiudo dicendo che il gioco mi è piaciuto ed ha superato anche il test “di coppia” vedendo il tavolo più spesso di quanto immaginassi grazie alla sua semplicità ed alla grafica cartoon; inoltre, la scatola piccola ed il costo esiguo - si trova intorno ai 10€ - possono essere quei plus che permetteranno a Castle Rampage di entrare nella vostra collezione e di scendere in campo tra due giochi più impegnativi o per finire in leggerezza una serata ludica.

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Commenti

Gioco nel radar dalla sua uscita, Cramer è uno tra i miei autori preferiti, trovo i suoi design sempre piuttosto originali.

La recensione conferma le mie impressioni, nei giochi di sole carte non da proprio il suo meglio.

Comunque di simile ho apprezzato il suo Fight for Olympus, se piace il genere lo consiglio.

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