Capital Lux: corporazioni planetarie

Copertina di Capilal Lux
Aporta Games, Granna, Ludicus, PixieGames

Partendo da una capitale, in Capital Lux dobbiamo gestire quattro corporazioni per colonizzare nuovi pianeti. Le carte delle corporazioni possono essere giocate sul proprio pianeta per accumulare punti o nella capitale per usufruire dei loro poteri speciali.

Giochi collegati: 
Capital Lux
Voto recensore:
8,0

Dal retro della scatola:

Giocherai cittadini nella tua città per avere punti in futuro, oppure li metterai a disposizione presso la capitale guadagnando dalle loro abilità speciali? In Capital Lux sei sempre sul filo del rasoio. Rischierai? Ingannerai? Oppure seguirai un piano accuratamente ideato? La decisione è tua in questo unico ed eccitante gioco di carte, in cui trovi le magnifiche illustrazioni del pittore americano Kwanchai Moriya.

Il Gioco

Siamo colonizzatori dello spazio che, partendo da una “capitale” (non meglio specificata) devono portare la civiltà su altri pianeti (totalmente assenti nel gioco). Le corporazioni disponibili per colonizzare l’universo sono quattro: gli eruditi, i mercanti, gli agenti (governativi) e i chierici.

Per ognuna delle quattro corporazioni sono disponibili diciotto carte di diverso valore (tre di valore 2, quattro di valore 3, 4 e 5 e tre di valore 6). Ogni corporazione possiede un potere riservato che è simboleggiato da una icona in cima alle quattro carte di base (una per corporazione) da tenere sul tavolo, a simboleggiare la capitale.

A grandi linee il gioco è il seguente: si hanno in mano delle carte e si deve decidere se metterle di fronte a sé (ossia sul proprio pianeta) per accumulare punti, oppure metterle sulle pile comuni (nella “capitale”) per sfruttarne i poteri speciali. Vediamo più in dettaglio il meccanismo.

Preparazione del gioco: si pongono sul tavolo le quattro carte di base che rappresentano la capitale e, in prossimità, gli otto gettoni di legno (sproporzionati rispetto al gioco e decisamente sgradevoli da maneggiare e gestire) relativi alla corporazione dei mercanti, e le quattro carte modificatrici dei punteggi, relative agli agenti governativi (queste ultime riportano i valori: +4, +2, -1, -3).

Carte di Capital Lux disegnate da Kwanchai Moriya
Carte di Capital Lux disegnate da Kwanchai Moriya

Il gioco si articola in tre turni, ognuno dei quali è composto da tre fasi.

  1. Scelta delle carte (draft): ogni giocatore riceve sei carte (cinque se si gioca in quattro); due carte della mano vengono tenute e si passano le altre al giocatore alla propria sinistra; due carte di quelle ricevute si tengono e si passano le altre nuovamente a sinistra; le ultime carte ricevute si devono tenere. La mano così costruita sarà quella con cui giocare il turno.

  2. Gioco delle carte: in senso orario ogni giocatore decide se posizionare una carta davanti a sé (sul proprio pianeta) oppure nella pila comune della capitale. Se messa davanti a sé, la carta dà solo il punteggio scritto sopra; se, invece, è giocata sulla capitale, se ne attiva il potere come segue:

    • eruditi: si pesca una carta dal mazzo; questo comporta un possibile vantaggio perché si ha più scelta, ma anche uno svantaggio perché si potrebbe rimanere con carte in mano quando il turno finisce (cioè quando un giocatore gioca la sua ultima carta);

    • mercanti: si ottiene un gettone, il quale potrà essere utilizzato nella terza fase del turno;

    • agenti governativi: si pesca una delle quattro carte modificatrici e la si pone, coperta, al di sopra di una delle quattro pile comuni sulla capitale; questa carta modificherà il punteggio di quella pila alla fine del turno;

    • chierici: si prende la carta con il valore più basso tra quelle giocate su una delle altre tre corporazioni della capitale e la si pone sul proprio pianeta.

  3. Fine del turno: quando un giocatore gioca la sua ultima carta, gli altri hanno la possibilità di giocare ancora una carta; poi, tutte quelle rimanente sono giocate obbligatoriamente sulla propria città. Si rivelano le carte modificatrici e, tenendone conto, si fa, per ogni corporazione, la somma dei punti giocati sulla capitale e sui pianeti dei giocatori. I giocatori che hanno sul loro pianeta un punteggio totale inferiore (o uguale) a quello della capitale, possono mantenere le loro carte, gli altri devono scartarle e perdono il punteggio accumulato. Se, tuttavia, si è in grado di pagare in gettoni (accumulati con il mercante) la differenza fra la somma del proprio pianeta e quella della capitale, allora si possono conservare le carte sul pianeta. Infine, chi sul pianeta ha la maggioranza dei punti per una corporazione, ottiene come bonus la carta più alta tra quelle giocate sulla capitale per quella corporazione (e tiene la carta da parte, coperta).

Le carte modificatrici sono mescolate e risistemate in una pila coperta, si distribuiscono nuovamente le carte non ancora utilizzate e si prosegue con un secondo e poi un terzo turno di gioco. Il primo giocatore, ad ogni turno, è colui che ha il punteggio totale più elevato sul suo pianeta.

Alla fine del terzo turno il vincitore è chi ha totalizzato il punteggio maggiore dato dalla somma tra i punti accumulati sul suo pianeta, i punti delle carte bonus e i gettoni (un punto ciascuno).

Capital Lux: mercanti, eruditi, agenti governativi, chierici
Capital Lux: mercanti, eruditi, agenti governativi, chierici

Considerazioni

Ogni azione del gioco porta con sé vantaggi e svantaggi che devono essere ben ponderati prima di effettuare il proprio gioco. Nonostante le regole e i meccanismi siano estremamente semplici, la loro combinazione porta a dover elaborare una strategia per nulla banale. Giocare carte sulla capitale porta a benefici per se stessi, ma anche per gli altri giocatori e non bisogna avvantaggiare troppo gli avversari. Le carte modificatrici del punteggio consentono un certo grado di inganno, mentre i gettoni del mercante permettono di compensare eventuali squilibri tra la capitale e il proprio pianeta, al costo di dover giocare molti mercanti sulla capitale, avvantaggiando gli altri giocatori.

Tutto il meccanismo del gioco, quindi, è ben tarato e non mostra evidenti strategie dominanti. Nel complesso, dunque, un ottimo titolo.

Pro:
  • Regolamento molto semplice
  • Grafica accattivante

  • Ottimo meccanismo di gioco: giocate semplice che, combinate, generano una strategia complessa

  • La fortuna è tenuta sotto controllo sia dal draft iniziale di ogni turno, sia dalla presenza di tre turni tra loro collegati (molte delle carte giocate non si perdono)

Contro:
  • Scatola sovradimensionata

  • Gettoni relativi al mercante che sono totalmente sproporzionati al resto del gioco, decisamente una caduta di stile

  • tematica difficile da percepire (il gioco è, di fatto, un astratto)

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